28. Segui l'istinto

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Percepisco un movimento cadenzato cullarmi, mentre riprendo pian piano conoscenza. Muovo il capo e sfioro con la punta del naso una superfice morbida dall'odore familiare.

Sollevo le palpebre e focalizzo il profilo di Glad, un secondo prima di accorgermi che mi sta trasportando sulla schiena. Mi sforzo di rammentare che cosa sia successo, ma l'ultima sensazione che ricordo è il dolore intenso che mi impediva di respirare. Devo essere svenuta, non c'è altra spiegazione.

«Ha smesso di annusarmi?» Mi lancia un'occhiata fugace prima di osservare con attenzione il percorso del labirinto.

«È stata solo una reazione istintiva.» La voce mi esce gracchiante e la schiarisco; devono essere trascorsi diversi minuti da quando ho perso i sensi. Alzo gli occhi verso il cielo ormai scuro, dove le prime stelle brillano lontane. «Dove stiamo andando?»

«In teoria dal resto del nostro gruppo.»

«Nella realtà?»

Giungiamo a un bivio e, dopo un leggero tentennamento, prosegue a sinistra. «Ero convinto di aver memorizzato la strada, però non erano dove ricordavo.»

«Magari si sono spostate. Perché le ha lasciate da sole?»

Il cambiamento della sua postura è minimo, ma lo sento irrigidirsi sotto il mio corpo. «Quando abbiamo sentito le sue grida, Heather mi ha chiesto di venirla a cercare. Mi ha detto che avrebbe pensato lei alle altre.»

«Heather sa il fatto suo, anche se avrei preferito che fosse venuta lei. Mi metta giù, Glad.»

«Stavolta cosa ho detto per infastidirla?»

«È lei nella sua interezza che non sopporto. Ogni qualvolta penso che mi possa fidare di lei, fa qualcosa che distrugge la poca fiducia che le ho riposto. Da quando sono arrivata qui, è sempre stato così.»

Si ferma e finalmente molla la presa sulle mie gambe, facendomi toccare il suolo. Faccio un passo indietro, ma lui si volta e mi sovrasta con il suo corpo. «Perché invece di pensare solo alle azioni altrui, non pensa anche alle sue? Che senso ha avuto ribellarsi e gettarsi nel labirinto da sola, senza un confronto con il gruppo? Senza parlarne con me? Ho salvato la sua esistenza, Iris, quella lozione avrebbe cancellato tutto ciò che è oggi.»

«Cosa si aspetta che le dica? Grazie? Prima o poi tutto questo finirà e avrò due possibilità: morire o annullare me stessa. Adesso sto solo rimandando l'inevitabile!» Un sorriso amaro emerge sulle mie labbra e scuoto la testa, mentre i miei occhi si inumidiscono con lacrime di frustrazione.

«C'è un'altra opzione per uscire da qui.»

«E quale sarebbe?»

Una volata di vento gli scosta i capelli e alcune ciocche gli ricadono sul viso serio. «Vincere.»

Sogghigno. «Non ha capito nulla di me se pensa che io sia così egoista.»

«Le piace fare la martire? Non le ho chiesto di uccidere qualcuno, le ho solo proposto di arrivare fino alla fine.»

«E cosa succederà quando tutto questo sarà finito? Diventerò la sua regina?» gli chiedo sarcastica, sfidandolo a parlare.

Stringe i pugni, mentre il suo sguardo diventa più sottile e le spalle si irrigidiscono, ma la sua bocca rimane sigillata.

«Come immaginavo. Io rimarrò fino alla fine fedele a me stessa, quindi cerchi qualcun'altra da abbindolare.» Lo spintono con una spallata e lo supero, sollevando lo sguardo per orientarmi.

Abbiamo costeggiato tutto il lato sinistro senza trovare nulla, l'unica alternativa è procedere nella direzione opposta. Devio verso destra e focalizzo una delle pareti della cavità molto frastagliata per seguire una traiettoria. Non mi volto indietro, ma percepisco nitidamente i passi di Glad alle mie spalle.

Iris - Il regno di FloraWhere stories live. Discover now