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"Esco a fare due passi" avviso, ne ho davvero bisogno. Nonostante adesso stia vivendo un periodo più tranquillo rispetto ai precedenti, nel quale ho rallentato i ritmi, mi sento comunque parecchio stressata; il punto è che quella che sto passando non è una fase di riposo volontario, tutt'altro, mi è stato imposto. Sospiro e mi dirigo al solito piccolo parco nel quale mi rifugio quelle volte in cui sento il bisogno di uscire per una passeggiata o anche solo per rimettere in ordine i pensieri spari che si ammassano nella mia mente. La primavera è già iniziata ma l'aria è ancora fredda, specialmente di sera. "Hey" fa qualcuno, io mi volto, è Chris: "Chris" esclamo e mi alzo dall'altalena sulla quale mi stavo lentamente dondolando, "avevi bisogno anche tu di prendere una boccata d'aria?" domando, "per la verità stavo facendo una corsetta nei dintorni" spiega, io noto infatti che indossa una tuta ginnica. Chris siede sull'altalena affianco alla mia ed entrambi ci spingiamo delicatamente in avanti con i piedi e cominciamo a ondeggiare, "va tutto bene?" chiede, Chris si rende sempre conto di quando qualcosa mi turba, "è buffo il fatto che quando qualcosa comincia ad andare per il verso giusto, la vita ti ostacola in qualche altro modo" esclamo, lui mi fissa interrogativo: "mentre al lavoro le cose andavano a gonfie vele, ero rimasta parecchio indietro con lo studio, ricordi? Adesso sono di pari passo con il resto della classe, però", "la tua professione ti sta causando non pochi problemi, non è così?" ipotizza, io annuisco. Le accuse mosse contro l'ex marito di mia madre hanno coinvolto anche noi: la mamma ha dovuto presentarsi in tribunale per rispondere ad alcune domande sul passato dell'uomo che ha sposato, quel regista che mai nessuno avrebbe immaginato potesse essere denunciato per molestie sessuali. Non so davvero come abbia fatto, ma pare sia stato assolto, la colpa, invece, è ricaduta sulla ragazza che lo ha querelato in quanto è risultato che, nel momento della presunta aggressione sessuale subita, lei fosse ubriaca; alla fine è stata lei a pagarne le conseguenze, in quanto è stata accusata di diffamazione e costretta a risarcire Jeremy, la 'povera vittima' calunniata. Mi dispiace per la ragazza, sono certa che la ragione sia sua, ma non ha potuto dimostrarlo o forse quell'uomo è tanto ricco e maligno che le ha chiuso la bocca offrendole una grossa somma di denaro o zittendola con dei ricatti, o semplicemente aveva dei buon avvocati. Le autorità hanno indagato sul suo passato, risalendo a degli sporchi traffici e altri affari illegali e la mamma è stata chiamata davanti al giudice per testimoniare; lei non ha confermato nemmeno questa volta di sapere, ha dichiarato di non essere a conoscenza di nessuna delle sue malefatte e che il loro matrimonio è stato annullato per via della dipendenza dal gioco d'azzardo del suo ex coniuge e per il fatto che le spillava via molti soldi. Purtroppo Jeremy mi ha messa nei guai, in quanto, per fare la figura del buon samaritano, ha citato tutta una serie di opere buone che ha compiuto, come quando ha donato un bel gruzzolo per aiutare una famiglia che ha subito uno sfratto o come quando, appunto, si è preso cura di giovani talenti per immetterli nel mondo dello spettacolo e qui ha tirato in ballo me. La mamma ha tentato di smentire tale affermazione, aveva il coltello dalla parte del manico, non correva il pericolo che Jeremy, per ripicca, potesse raccontare che lei, per tutto questo tempo, ha mantenuto il silenzio a riguardo delle sue cattive azioni perchè si sarebbe incriminato da solo, mentre invece ha sempre negato si essere invischiato in tali questioni. Jeremy è stato rilasciato, io non riesco a spiegarmi come ne sia uscito pulito da tutte le indagini, non so davvero come abbia fatto a risultare innocente, deve aver fatto affidamento su qualcuno di potente, però mentre lui se la spassa e cammina a testa alta, con lo sguardo fiero di un uomo che non ha fatto che del bene in vita sua, a me è andata assai diversamente: i giornali parlano del matrimonio di Jeremy con mia madre e non fanno che ipotizzare sui reali motivi della loro rottura, nessuno crede alle affermazioni della mamma; i reporters sono in cerca di scoop insomma, mentre tutti i miei impegni lavorativi sono stati cancellati. Già, pare che nessuno voglia più collaborare con me. Sono ferma da più di un mese e Matt si dispera e sbatte la testa di qua e di là affinchè possa farmi ottenere anche solo un piccolo ruolo di minore importanza. La mamma, ovviamente, ha fatto presente a Jeremy che esiste questa problematica, lui dapprima si è finto dispiaciuto, dicendoci che tutto ciò che avrebbe potuto fare per noi sarebbe stato restituire a mamma tutti i soldi che le ha sottratto e niente per risolvere il problema che mi ha creato, a mamma non importa più nulla di quel denaro, vuole però che lui rimedi, è persino disposta a parlare davanti al giudice e a confessare tutto, nonostante ciò la renda complice del suo ex. Non voglio che mamma arrivi a tanto e chiaramente non lo vuole nemmeno Jeremy, perciò ha avanzato un'altra proposta: vuole che io firmi un contratto con la Dreaming Production, l'etichetta per la quale lavora, quella che ha fondato assieme ad altri personaggi di rilievo. "Jeremy adesso è un uomo diverso, pare che sia stato in grado di smettere con tutto ciò di cui era dipendente e quello che fa, adesso, è legale, ma io non intendo firmare un accordo con la sua etichetta, mi vogliono in esclusiva e questo significa che io non potrei più lavorare con nessun'altra. Non mi vincolerò a lui" spiego a Chris, "siete solo l'ultimo pettegolezzo del momento" fa lui, "presto verrete dimenticati perchè i giornali presteranno attenzione a qualche altro fatto e qualcuno ti offrirà un contratto per qualche nuovo progetto" cerca di rassicurarmi, io non sono certa che sia così ma spero abbia ragione. "E quel tuo amico, James, lui non può darti una mano?" chiede Chris, "James ci ha provato ma nemmeno la sua parola è servita a molto" esclamo, Chris intanto si accende una sigaretta e io ricordo l'episodio dei fiori bruciacchiati e sussulto perchè, subito dopo, mi balza alla mente ciò che è successo il giorno del mio compleanno. Con Chris è sempre la stessa storia, ci sono momenti nei quali uno dei due è in difficoltà, ci avviciniamo, ci sosteniamo e poi, all'improvviso, ci allontaniamo; dal nostro ultimo bacio non ci siamo più rivolti la parola, nel senso che non ci siamo più fermati a parlare a lungo da soli, è solamente capitato che a scuola ci scambiassimo un saluto di sfuggita o che sillabassimo qualcosa di insensato, entrambi sembravamo molto a disagio nei confronti dell'altro. "Chris, c'è una cosa che devo chiederti" lo affronto, "si tratta di ciò che è successo durante la tua festa?" indovina lui, "ci hanno visti tutti, sai? Quelle che tu ritieni amiche formulano ipotesi su una nostra ipotetica storia e i ragazzi mi tormentano per sapere cosa c'è veramente sotto" esclama, io sento una strana sensazione allo stomaco, farfalle? No, sarebbe ridicolo, figuriamoci. "Tu non mi hai baciata per fare uno sgarbo a James, non è vero? domando, "non mi ero nemmeno accorto che fosse arrivato" dice, "però mi farebbe piacere sapere che si sia infastidito" esclama e getta la cicca per terra, calpestandola, "è chiaro a tutti che ci prova con te e, credimi, quel tipo non piace a nessuno. Tutti i ragazzi pensano che sia solo un pallone gonfiato, perciò se il mio gesto è servito ad allontanarlo da te, beh, ne sono felice; nessuno ha il coraggio di dirtelo, ma sarebbe il peggiore col quale potessi metterti", io inarco un sopracciglio, ma cosa sta dicendo? Sembra quasi che parli con se stesso piuttosto che con me. "Vi state costruendo dei castelli in aria, perchè mai arrivate a pensare che io possa intraprendere una relazione con James? Se fosse così, le ragazze sarebbero le prime a saperlo, quindi dirò loro di smetterla di farsi film mentali su di noi" mi agito, poi mi calmo: "volevo solo capire il perchè del tuo gesto dato che, sai, è la seconda volta che lo fai" concludo, Chris si alza e si ficca le mani in tasca, poi scuote la testa: "mi sei simpatica" dice e fa spallucce, io sono più che stranita, "e tu baci la gente solamente perchè non la trovi antipatica?" mi agito ancora, "intendevo dire che non mi dispiaci" chiarisce, io mi sento sempre più confusa, avrei bisogno di un traduttore dal linguaggio enigmatico di Chris a quello di uso comune, comprensibile a tutti. Non lo capisco più questo ragazzo! "Beh, forse è meglio che io torni a casa adesso" faccio poi, "perchè?" chiede lui, "non devi mica studiare, ti sei rimessa in carreggiata, l'hai detto tu stessa, non c'è nulla da recuperare" osserva, una cosa positiva di tutta questa baraonda nata per via di Jeremy è proprio questa: ho potuto finalmente concentrarmi come si deve sullo studio, senza che avessi distrazioni di nessun tipo, nemmeno lavorative. "A proposito, Chris" faccio poi, "questi giorni mi son serviti a pensare molto, non ho solo deciso su cosa incentrare la mia tesina d'esame, ho anche stabilito che proverò ad iscrivermi alla Seattle University, non è certo che io riesca a completare l'intero percorso di studi, è molto probabile che lo abbandoni strada facendo, dipende da come si metteranno le cose, però voglio tentare" dichiaro con un sorriso, "lo stesso vale per me" annuncia lui, "frequenterò la facoltà di lingue orientali" dice ed io m'illumino, "prenderò lingue anch'io ma intendo studiare quelle europee: italiano, francese, spagnolo, tedesco" faccio, "comunque saremo nella stessa struttura" aggiungo e sorrido, lui annuisce. Davvero dovrei rientrare adesso, però, "Roxanne" fa Chris, "sono sicuro che tutto si sistemerà. Tu sei una vincente, lo sai, ogni cosa andrà per il meglio" dice, "grazie Chris, sai sempre come tirarmi su il morale" concludo io.

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