DAY 18 - SCONFORTO

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Bakugou pov

Recovery Girl esce dalla porta, io l'assalto, m'inginocchio e la prendo per il camice, riesco a formulare un'unica domanda: <<È viva?>> 

RECOVERY GIRL: <<Ragazzo, sarò sincera, è viva, l'operazione è andata bene, abbiamo drenato i polmoni collassati, gli organi addominali perforati sono stati ricostruiti, ha riportato diverse fratture in tutto il corpo, ha perso parecchio sangue, ma il suo cuore batte. Non so dirti se si riprenderà, non lo so davvero, non so nemmeno dirti come si riprenderà. Ora è sotto morfina. Se e quando aprirà gli occhi, potrai avere le risposte che cerchi, abbiamo fatto il possibile>>.

Il mondo mi crolla addosso, se solo io non fossi così debole, così inutile, così insignificante, avrei potuto salvarla, avrei dovuto proteggerla, non doveva finire così. Adesso, che cosa posso fare? Niente, la risposta è talmente ovvia, che sottolinea la mia impotenza, non ho potuto aiutarla prima, adesso ancora meno. Ho realizzato troppo tardi che tengo a lei, per anni non ho saputo cosa queste parole volessero dire, il significato profondo di voler bene a una persona. È proprio vero quello che mi dice sempre mia madre, capisci quanto veramente tieni a una persona solamente quando la perdi, perché non potevo esserci io al suo posto? Lei sarebbe ancora qui, con il suo sorriso, sarebbe stato meglio per tutti. Lo sapevo, lo sapevo che non dovevo affezionarmi alle persone, sono fragili e sfuggenti, quando cominci a dare per scontata la loro presenza nella tua vita, scompaio, e dietro di loro lasciano solo un senso di vuoto, arido e desolato.

AIZAWA-SENSEI: <<Posso vederla?>> 

RECOVERY GIRL: <<Adesso no, è in sala operatoria e i medici stanno richiudendo le cicatrici, appena l'avremo medicata la porteremo in camera>>. 

AIZAWA-SENSEI: <<Recovery, tienimi informato per favore, io ora devo andare, stiamo svolgendo delle indagini a cui non posso mancare. Bakugou, veglia su di lei, almeno per stanotte, domani hai il permesso di non venire a lezione e fatti curare le ferite>> esce dalle porte scorrevoli. 

Io rimango seduto a fissare il vuoto, Recovery Girl mi mette una mano sulla spalla. 

RECOVERY GIRL: <<Ragazzo, non t'incolpare per quello che è successo. Ora dobbiamo medicare le tue ferite, se lei ti vedesse ridotto così, cosa penserebbe? Vieni, ci penserò io, poi ti metterò nella stessa stanza, resterai qui la notte per degli accertamenti>>.

IO: <<Come faccio a non incolparmi, lei si è messa in mezzo, quel Nomu stava per colpire me, se solo fossi stato più forte>>.

RECOVERY GIRL: <<Ragazzo, non credi che siano gli stessi sentimenti che tu provi che l'hanno mossa per prendere quella decisione? Lei lo ha fatto per te, non vanificare in questo modo il suo gesto, dimostra che sarai forte per lei, in questo momento ha bisogno di qualcuno che le stia vicino>>.

Recovery mi fa strada, io la seguo, ciondolando, fisso il vuoto, trascinato dai sensi di colpa, non ricordo nemmeno le parole che mi ha detto poco fa, sono state rimosse oppure non le ho mai recepite. Mi porta in una stanza, con due letti, mi fa sdraiare e mi medica tutte le ferite, non avevo nessun osso rotto, solo qualche graffio, e tutto grazie a lei. Lei mi ha protetto, io non sono stato in grado, che Eroe voglio diventare? Gli Eroi dovrebbero salvare le persone, andare incontro al pericolo a testa alta, non farsi piegare dai nemici. Non sono riuscito a salvarla, se non ci fosse stata lei non avrei salvato nemmeno me stesso. Lei ha vinto la sua battaglia, se non avessi fatto la vittima, lei non avrebbe dovuto mettersi in mezzo tra me e il Nomu, io non le ho chiesto di farlo, perché lo ha fatto? Perché non ha lasciato che quel Nomu mi uccidesse? Lei avrebbe potuto scappare! Maledizione, è colpa mia se è ridotta così, mi sento come se fossi io l'artefice della sua condizione. Dopo il bacio che mi ha detto Reovery Girl mi sento stanco, appoggio la mia testa al cuscino e mi addormento.

Io sono una guerriera {Bakugou x Reader}Where stories live. Discover now