52. E se invece và bene?

3.2K 108 8
                                    

Esco rapidamente dalla palestra buttando la borsa in macchina e mettendo in moto. Il traffico londinese rimane impietoso come suo solito facendomi impiegare tre quarti d'ora per arrivare a casa, ci avrei messo meno ad arrivare a piedi se solo i miei muscoli non fossero così doloranti.
Quando finalmente intravedo il palazzo in cui abito e il parcheggio vicino, sorrido esausta immaginandomi già il bagno caldo che mi aspetta; scendo dall'auto facendo una corsa fino al portone, salgo le scale a due a due e arrivo finalmente alla porta di casa. La apro e rimango a bocca aperta, a terra trovo una serie di petali rossi di rosa che formano un sentiero fino alla camera da letto, qui il materasso è completamente cosparso degli stessi petali e molti palloncini a forma di cuore riempiono il soffitto "Ma cosa?" Dico fra me e me prima di sentire le braccia di Nicholas avvolgermi e le sue calde labbra lasciarmi un bacio sul collo "Buon San Valentino amore mio" Sussurra, mi giro di scatto trovandomi davanti l'inglese perfettamente vestito in uno dei suoi elegantissimi completi, il sorriso raggiante e gli occhi emozionati. Lo bacio prima di tornare ad osservare in ogni dettaglio la stanza notando ora anche alcune nostre foto sparse sul letto e una grande scatola di cioccolatini aperta sui cuscini "Sei matto!" Affermo ancora scioccata e confusa "Ma almeno sei felice?" Mi domanda titubante e io annuisco convinta, molto più di quanto io sia realmente. Non mi aspettavo certamente una sorpresa simile, non ho mai particolarmente festeggiato il 14 febbraio e vedere tutto questo mi crea dei sentimenti contrastanti. Afferro la borsa nike posata ancora a terra per prendere il cellulare e fare una foto a quella che non sembra nemmeno più la mia camera da letto ma per quanto io cerchi fra le varie cose non riesco proprio a trovarlo "Corro a vedere un attimo se è giù e torno" Gli faccio l'occhiolino soettinandogli i capelli e andando verso l'uscita dell'appartamento.

Arrivata alla macchina trovo sul parabrezza una sorpresa, se possibile, ancor più inaspettata di prima, uno splendido girasole incastrato tra i due tergicristalli con un biglietto posato sopra di esso

E rimarrai la cosa più bella tra tutto ciò di bello a cui non ho saputo dare spiegazione

Afferro il fiore emozionata entrando nell'auto e prendendo l'iphone che effettivamente avevo lasciato lì, lo sblocco ed entro su instagram trovando quello che speravo

Charles's story

Non me ne accorgo nemmeno che sono già ad asciugarmi delle fredde lacrime che rigano il mio volto facendomi venire la pelle d'oca prima di cadere su quel meraviglioso fiore

Oops! This image does not follow our content guidelines. To continue publishing, please remove it or upload a different image.


Non me ne accorgo nemmeno che sono già ad asciugarmi delle fredde lacrime che rigano il mio volto facendomi venire la pelle d'oca prima di cadere su quel meraviglioso fiore. Lo accarezzo dolcemente come fossero le fossette di colui che me l'ha mandato prima di immobilizzarmi di colpo, se il fiore è qui con quel biglietto significa che anche il monegasco è qua da qualche parte, magari vicino, magari a pochi metri. Esco dalla macchina iniziando a guardarmi intorno con agitazione, osservo ogni angolo possibile ma, come prevedibile, non vedo nessuno "Irene ci sei?" La voce squillante di Nick mi riporta alla realtà, lascio in auto il girasole e il biglietto e torno verso il portone dove l'inglese mi sta aspettando "Scusami ci ho messo un pò a trovarlo" Rispondo mostrandogli il telefono e superandolo per tornare verso casa.
Rientrare in appartamento e ritrovare tutta quella 'sfarzosità' mi fa sentire quasi male, forse perchè una parte di me sa di non meritarselo o forse perché quella stessa parte di me è stata così più felice di un singolo fiore rispetto a tutte queste rose da capire la sola cosa fondamentale: in fondo l'amore è una cosa semplice.

Irene /Charles Leclerc/Where stories live. Discover now