42. Pianeti

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Quanto prendiamo i biglietti scopriamo, tristemente, di essere divise. Essendo i posti solamente da 2 persone, infatti, Sarah e Mila sono sedute vicine, per loro fortuna, mentre io non so con chi dovrò condividere questo lungo viaggio. Saliamo sull'aereo che sono circa le 8 del mattino e ci mettiamo subito in cerca del posto ma, ancor di più, dello scatto perfetto per instagram "Top sei fantastica" Mi dice Sarah porgendomi il mio cellulare e mettendosi poi le in posa per le varie foto di rito, poi ci separiamo e andiamo ognuna dove indicato dal biglietto. Ovviamente quando qualcosa deve andare storto lo fa per bene ed io mi ritrovo pure senza finestrino, senza considerare l'attesa di chiunque debba sedersi al mio fianco, evidentemente in ritardo "Pensate dovrò stare in piedi ancora per molto?" Domando ironicamente ma scocciata alle mie amiche che sono sedute un paio di file più avanti "Magari non arriva nessuno!" Risponde la rossa facendomi alzare gli occhi al cielo dalla disperazione. Decido nell'attesa di andarmi a sedere in braccio a Mila, che ha il posto lato corridoio, e continuando a guardare quello che sarebbe il mio sedile sperando nell'arrivo di quel fantastico, si fa per dire, passeggero. Sto per arrendermi e rubargli il posto quando una gomitata mi perfora lo stomaco facendomi guardare malissimo Sarah, artefice di questo mio dolore "Che problemi hai?!" Fa un cenno con la testa indicando dalla parte opposta dove era diretto il mio sguardo "Hai una minima idea di chi sia lui?" Mi volto a guardare il soggetto della sua domanda ma prima di poter rispondere Mila si intromette in questa conversazione "O my god quanto può essere bello?" Mi volto verso le due scoppiando in una risata fragorosa "Cosa ridi!" Mi dà un altro colpo Mila mentre la rossa inizia a spiegarmi il perché della loro reazione "Quello, mia cara, è il nostro anfitrione. Pensa che tutte, ma proprio tutte, hanno provato ad accaparrarselo ma senza successo, ovviamente. È un modello non verrebbe mai con una 'chiunque' di noi - mima le virgolette in aria mentre continua ad osservare il ragazzo ora fermo a parlare con uno degli altri passeggeri - Però abbiamo la fortuna di far parte della ristretta cerchia di persone che ha invitato con lui in Kenya e tu, grazie a noi, ne fai parte!" Alzo gli occhi al cielo mentre le due iniziano a scambiarsi occhiate maliziose tra loro "Sembra che abbiate visto Brad Pitt, ragazze calmatevi. Insomma carino sì ma non è un Dio e poi non so cosa intendiate voi con ristretta ma ha riempito un intero aereo" "Solita guastafeste" Mi rimprovera Mila. Potrei star qui ad osservare la loro bava calare per tutto il giorno ma il ragazzo si avvicina si parecchi passi a noi e posso giurare di percepire l'imbarazzo nella voce delle mie amiche; quando si affianca a noi tre si volta improvvisamente facendomi spuntare un sorriso divertito. Abbassa lentamente gli occhiali da sole mentre sento che Sarah sta per proferir parola venendo però zittita dalla voce calma e dolce dell'inglese davanti a noi "Irene?" Domanda sorridendomi mentre Mila si irrigidisce sotto di me "Nick, non sapevo fosse tua questa idea" Abbassa lo sguardo per poi tornare a rivolgerlo a me "Già, effettivamente l'ultima volta non ho detto molto su di me" Una piccola risata mi esce naturale prima di salutarlo e vedere che si dirige verso...il mio posto?! Scuoto la testa posandola al sedile davanti rendendomi conto di quanto ridicola sia tutta questa situazione. "Nick? Nick?! Per quale dannato motivo tu conosci Nicholas Hoult e ce l'hai tenuto nascosto?!" La voce di Sarah è ora abbastanza alta da essere sentita da molti passeggeri ma, a giudicare dal suo sguardo, non sembra essere la sua preoccupazione più grande "Ci siamo incontrati alla festa la scorsa volta e ad essere sincera non sapevo chi fosse" Mi alzo sorridendo alle due ragazze "E forse è stato meglio così" Proseguo facendo un occhiolino e dirigendomi verso la mia fila.

"Penso che dovremmo condividere qualche ora" Dico attirando l'attenzione dell'inglese su di me e ricevendo in cambio un sorriso "Poteva capitarmi di peggio, pensa che una volta ho passato 10 ore di volo con una ragazza che cercava di spiegarmi i vantaggi di un matrimonio" La sua faccia schifata mi fa ridere spontaneamente "Non ho alcuna intenzione di parlare di matrimoni lo giuro!" Si alza ridendo a sua volta e lasciandomi il suo posto "Lo so che vuoi il finestrino, lo vogliono sempre tutti" "E perchè lo cedi a me?" Domando sedendomi nel posto migliore di tutto l'aereo, con la vista sull'ala "Perchè voglio tu dica alle tue amiche che non sono spocchioso come pensano" Arrossisco abbassando lo sguardo "Non pensano tu sia spocchioso, è solo che non sono abituate a sentirsi dire di no, penso" Lui annuisce allacciandosi la cintura e rimanendo in silenzio ad ascoltare la voce metallica che annuncia l'imminente decollo. Quando i motori si accendono rimane per me la sensazione migliore dell'intero volo ma non penso per lui sia lo stesso visto il suo corpo irrigiditosi di colpo "Paura?" Gli chiedo mentre lui a stento riesce a guardarmi negli occhi "No" Risponde spavaldamente mentre io scoppio a ridere "So che sei abituato a fare il duro, o almeno penso sia così, ma fidati che con me non funziona" Un tirato sorriso compare sul suo volto mentre annuisce debolmente "Terribilmente" Afferro il cellulare dandogli le mie airpods e facendo partire l'unica canzone in grado di calmarmi, sempre "È italiana ma sono sicura la lingua non sia un tuo problema ora". Appena la musica parte lo vedo rilassarsi, le mani stringono meno il bracciolo e gli occhi si chiudono. Non penso si sia accorto del decollo turbolento e della prima parte del volo ma in fondo va bene così, io osservo il cielo sotto di noi, Londra e poi il mare mentre lui ascolta la meraviglia di Ultimo e si gode il volo.

Irene /Charles Leclerc/जहाँ कहानियाँ रहती हैं। अभी खोजें