59. Balliamo?

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Lo vedo irrigirdirsi improvvisamente, sbianca e rimane immobile per qualche istante. Tutto intorno a noi sembra frenato, gli sguardi della gente, il vociare, il frastuono. Non so perchè l'ho detto e me ne sto già irrimediabilmente pentendo "N-non avrei dovuto" Dico tremante cercando di allontanarmi di corsa ma la sua ferma mano mi blocca il polso costringendomi a guardarlo negli occhi "Che cosa hai detto?" Domanda fin troppo pacatamente "Nulla" Mento, sbagliando di nuovo "Che cosa diamine hai detto Irene?" Ora la sua voce è severa, più forte e incute molto timore. Gli occhi chiari sembrano gelidi, un posto inospitale in cui trovarsi adesso mentre la sua mano rimane stretta al mio polso "I-io ti ho ringraziato" Ho la voce infranta dal pianto e debole, l'esatto opposto della sua "Ma certo, come ho fatto a non capirlo! Gli occhi sono così simili ai suoi, il modo di parlare e perfino quell'assurda mania di torturarsi le punte dei capelli ogni qualvolta è in ansia. Tu sei-" Non so cosa stia per dire e non lo saprò mai perchè proprio in quell'istante Charles compare alle sue spalle facendomi tornare a respirare improvvisamente "Irene scusa posso parlarti un secondo?" Il mio sguardo corre tra lui e l'uomo davanti a me "Certo" Gli sorrido gettandomi praticamente sul suo braccio per sostenermi, lo tiro il più velocemente possibile lontano da Giuseppe e, solo quando siamo finalmente soli in un posto più o meno appartato, lo abbraccio con tutte le forze che mi rimangono "Ehy ehy ehy, bambolina che succede?" Tra un singhiozzo e l'altro riesco a biascicare due parole, quanto basta per fargli capire quanto appena successo "Lui lo sa, lo sa" La sua mano mi spinge la testa contro il suo petto mentre inizia a baciarmi i capelli dolcemente "Và tutto bene Irene, ora calmati però" Vorrei davvero ascoltarlo ma mi risulta impossibile e la situazione non cambierà fino all'inizio della seconda sessione di test della giornata, momento in cui mi trovo costretta a pensare solo ed unicamente alla macchina.

Irene_Tripoli

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Irene_Tripoli C'è qualcosa che un buon gelato non possa curare?

landonorris Ma la foto fatta come?
  Irene_Tripoli Boooh 😉

Sarahpeters Perchè non ho la pancia piatta come la tua?? 😭😭
  Carlossainz55 sicuramente la stava trattenendo

Irenefans 😍😍😍😍

"Grazie Charlie" Gli sorrido facendogli un occhiolino per poi prendere l'ennesimo cucchiaio di gelato, unica vera gioia di questa estenuante giornata "L'importante è che tu ti sia calmata" Dice con voce seria mentre io sfuggo al suo sguardo sapendo che se mi guardasse negli occhi vedrebbe solo un'immensa preoccupazione.
Poso la vaschetta sul comodino avvicinandomi a lui e sedendomi fra le sue gambe, così da avvicinare pericolosamente i nostri visi "Che piani hai Tripoli?" Non gli rispondo, mi limito a mordere il suo labbro inferiore per poi baciarlo con desiderio. Le sue mani iniziano immediatamente ad accarezzarmi la schiena nuda mentre mi fa sdraiare delicatamente "Potrei farti la stessa domanda" Mormoro sorridendo sulle sue labbra, lui scuote la testa e mi bacia il collo. Entrambi sappiamo perfettamente come finirà questa serata, o perlomeno così pensavamo prima di venire interrotti da una persona che bussa alla porta "Non andare" Mugugna lui sdraiandosi su di me ed impedendomi così di alzarmi "Charles dai!" Dico ridendo cercando di spingerlo via e lui, visti anche i ripetuti battiti sulla porta, si sposta di fianco sbuffando "Almeno mettiti una maglietta Irene, ti prego" Solo in quel momento mi ricordo di essere solo in pantaloncini e reggiseno così afferro la prima Tshirt che trovo infilandola e rendendo così più felice il monegasco.

"Sì?" Apro la porta ponendo già una domanda ma paralizzandomi quando la figura di Giuseppe si prospetta davanti a me "Posso entrare?" Chiede con tono severo ed io gli faccio spazio "Oh, ciao Charles" Saluta quasi imbarazzato e il pilota, diventato improvvisamente rosso, ricambia con un cenno mettendosi poi seduto più compostamente "Non volevo interrompervi è solo che vorrei parlarti" Si rivolge ora a me che sono ancora in piedi davanti alla porta, annuisco lentamente e vado a sedermi in una delle sedie presenti nella stanza "Prima o poi dovremo farlo, già" Ribatto incerta continuando a torturarmi l'anello sul mio anulare "Vedi Irene spero tu capisca la mia reazione di oggi, insomma sapevo di avere una figlia da qualche parte ma da qui a ritrovarmela davanti ce ne passa" Prende un profondo respiro passandosi una mano tra i capelli brizzolati "Non ho il diritto nemmeno di fare la voce grossa perché tu non hai colpe di quanto successo, però capisci bene che mi sono sentito preso in giro" Questa è bella, davvero bella "Tu ti sei sentito cosa? Io ho scoperto di essere stata adottata a 18 anni e pochi mesi fa ho saputo che tu non mi hai voluta e non mi hai lasciato con mia mamma, come pensi mi sia sentita io?!" I toni iniziano inevitabilmente a scaldarsi mentre le prime lacrime di rabbia rigano il mio viso "Ho sbagliato e ora me ne rendo conto, ma ero giovane e non potevo certo pensare di fare il padre modello con una figlia avuta da una ragazzina" Sospiro cercando di trattenere lo sfogo ma con scarsi risultati "Ragazzina? Maria sarebbe stata una madre esemplare e ora è sola! E poi - indugio qualche istante spostando il mio sguardo su Charles, affranto quanto me dalla situazione - tu non hai idea di quante persone vorrebbero avere un figlio, ma non possono. Tu non hai idea di cosa significhi perdere un figlio per una scelta del destino, quindi non venire a farmi la predica perchè-" Le lacrime prendono il sopravvento e la frase cade nel vuoto. Vedo Giuseppe confuso ma allo stesso tempo triste, mentre Charles si alza rapidamente per venire ad abbracciarmi e farmi sentire tutto il suo calore.
Mi asciugo il viso cercando di riprendere un minimo di compostezza ma invano, vorrei dirgli così tante cose eppure non ho nemmeno la forza di parlare, poi nuovamente battiti sulla porta. Sbuffo alzandomi e dirigendomi verso di essa, chi diamine è ora?!
La apro con un gesto secco e davanti a me compare l'ultima persona che avrei voluto in questo momento "Nicholas?!" Il suo sorriso si spegne quando vede il mio viso distrutto, poi un lampo di confusione nel vedere Giuseppe ed infine l'inevitabile ira per Charles "Irene vuoi spiegarmi cosa sta succedendo?" Entra furiosamente in stanza buttando a terra un mazzo di rose e facendomi sentire, se possibile, ancora peggio.

Mio padre ritrovato, il mio ex ragazzo (o amante?) e il mio attuale ragazzo nella stessa stanza. Sembra una barzelletta no?
Un italiano, un monegasco ed un inglese si trovano insieme, cosa potrebbe mai succedere?

Sembra proprio che stiano per aprirsi le danze, che facciamo, balliamo?

Irene /Charles Leclerc/Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora