Capitolo 18

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Resto a guardare mia madre sconcertata. Credevo che loro non facevano caso a me. E invece loro si erano accorti di tutto. Questa nuova consapevolezza mi lascia senza parole. Boccheggio, ma non riesco ad articolare più di due parole di senso compiuto insieme. Sbotto un "non lo so" tra i denti. Mia madre mi sorride con tenerezza. "So per certo invece che tu lo sai. Ma aspetterò Jamie. Aspetterò che tu sia pronta. Lo so che non sei Jenni, a lei basta fare due domande di seguito che crolla. Tu hai i tuoi tempi. Perciò io ti aspetto Jamie, ho sempre aspettato. Lo farò anche adesso" una lacrima mi bagna il viso, mia madre mi stringe in un forte abbraccio e per la prima volta credo che non è vero che i miei genitori non hanno mai puntato su di me. Loro non avevano bisogno di puntare, perché già sapevano che avrei vinto. Ho passato la vita a sentirmi la figlia meno. Meno amata. Meno capita. Meno seguita. Invece io non ero meno. Io ero più. Più in grado di cavarmela da sola. E se questo mi riempie di gioia, da un lato mi rattrista aver passato metà della mia vita a chiedermi perché loro non credevano in me. Quando invece loro ci credevano così tanto in me da capire che da sola avrei fatto già il massimo.

Io e mia mamma torniamo in salotto e l'immagine che vedo davanti ai miei occhi sa di dolcezza e malinconia. Joey è a quattro zampe e porta in giro mia figlia sulla schiena che urla "Forza destriero portami al castello" e Joey finge un nitrito davvero, davvero brutto che sia io che mia mamma scoppiamo a ridere. Lei mi guarda e fa un cenno con il mento che mi sa tanto di "va da loro e fai la cosa giusta" annuisco e corro a salvare Joey dalla mia piccola peste. "Julia lascia stare Joey" lui si gira a guardarmi e non è più arrabbiato. Mi sorride mentre mia figlia sbotta "mamma Sali. Andiamo al castello!" "Julia nessun castello e poi dove salgo? Sei impazzita? Gli spezziamo la schiena. Forza scendi!" mia figlia caccia i lacrimoni da perfetta piccola manipolatrice. Joey se ne accorge e sbotta "Forza Regina Jamie sali anche tu. Non deludere la nostra piccola principessa" e il mio cuore perde un battito alla parola nostra. Sorrido forte ma vorrei piangere. Mi ha praticamente affondato il cuore e lui neanche se n'è accorto. Perché mia figlia continua a tirargli il codino come se tirasse le briglie e lui continua a nitrire. Scoppio a ridere. Mi avvicino a loro "ma sei sicuro che ce la fai" lui mi guarda con aria sarcastica "dovresti conoscere la mia resistenza. Te ne ho data prova più e più volte" io arrossisco e credo di essere rossa come un pomodoro. Mentre da dietro le mie spalle sento tanti Oh e tanti Eh sognanti. Brutte stronze. "Ok. Salgo. Cerca di non farci cadere." Mi siedo dietro Julia che stringo e Joey inizia a nitrire più forte e ad alzarsi come un cavallo imbizzarrito. Io scoppio a ridere. "Tu sei pazzo" e credo di sorridere così tanto e così a lungo da non ricordo quando. Dopo un mezzo giro il nostro cavallo stramazza al suolo. Mentre dice "era meglio fare il Re!" e tutti scoppiano a ridere. Mia figlia visibilmente preoccupata va a prendergli un bicchiere d'acqua e glielo porta. "Joey bevi. Sei stanco." Lui la guarda da terra si alza e se la stringe tra le braccia. E il mio cuore perde un altro battito. Ora due sono le cose o sono affetta da una patologia cardiaca e non lo so. O lui e lei insieme mi danno scariche così forti che il mio cuore non regge. Se continua così per stasera si dovrà chiamare il 911, perché avrò bisogno di un defibrillatore. Joey si alza con Julia in braccio e c'è da dire che è un po' sudato ed affannato e cazzo è così sexy. Mi avvicino a lui e dico sottovoce "in effetti ti ricordavo con maggior resistenza" e gli faccio un sorrisetto sarcastico. Lui scoppia ridere, poi si avvicina al mio orecchio e dice "se vuoi ti do quella famosa ripassata così ti do una prova certa della mia resistenza" prende e va via e io sono praticamente rossa come non mai. Tanto che le donne malefiche della mia famiglia mi guardano e sogghignano. Marlen ride e dice tra i denti "te la sei proprio cercata" e scoppiano a ridere.

La serata continua tranquilla. Mangiamo e beviamo. E l'aria in questa casa è così felice e serena che mi sembra di respirare di nuovo dopo tanto tempo. Joey ha più volte detto a Marlen tra i denti ma sorridendo "posti a sedere stabiliti. Come no!" lei scoppia a ridere e scappa via ogni volta. E io sorrido visibilmente imbarazzata perché ogni volta, lui guarda me ed alza gli occhi al cielo esasperato anche lui dall'uragano Marlen. Sono le dieci, noi donne siamo tutte in cucina sistemare. Dopo aver messo tutto in ordine vado in salotto e ancora una volta il mio cuore perde un battito. E nella mia mente vedo l'immagine di me a terra con i paramedici del 911 che con defibrillatore alla mano urlano "libera". Perché il mio cuore si è praticamente fermato. Mia figlia si è addormentata praticamente addosso a Joey, anche lui addormentato, che la stringe forte a se tra le sue braccia completamente tatuate. Mi avvicino a loro. I loro visi sono beatamente sereni. Julia sembra così serena tra le sue braccia e in effetti non c'è posto al mondo dove anch'io non mi sono sentita serena allo stesso mondo. Mi ridesto dal mio stato di trans e do una piccola spinta sulla spalla di Joey. Lui apre lentamente gli occhi e appena scorge il mio viso mi sorride e i suoi occhi sono azzurri come l'acqua di mare. Io sospiro visibilmente "ci siamo addormentati" dice. "Ho notato." E sorrido "ma dobbiamo andare a casa." lui annuisce. Mentre Tim dice "Jamie dami 5 minuti e ti scorto a casa visto che Mary e Dominick si sono avviati" io annuisco imbarazzata. Perché solo in questo momento ricordo che il ex marito psicopatico è sparito. Sbuffo e vado a prendere la borsa. Mentre torno sento Joey dire a Tim che mi scorterà lui fino a casa. E ancora un'altra scossa al cuore. Mi affretto a dire che non c'è bisogno. Ma Joey mi lancia uno sguardo come a dire non ribattere. Gli faccio segno di darmi Julia ma lui mi dice "la porto io. Non preoccuparti" annuisco. Salutiamo tutti ed usciamo fuori in un silenzio molto strano.

Arriviamo all'auto, apro lo sportello e Joey mette Julia nella sediolina. Mia figlia apre gli occhi per un attimo e dice "ti voglio bene re Joey" e poi richiude gli occhi e si sistema meglio sulla sediolina. Vedo Joey imbambolato a guardare mia figlia. Poi si gira verso di me e sorride. E io sorrido a mia volta. Chiudo lo sportello. E mi avvio verso il mio lato. E lo sento da dietro dire. "Jamie" mi giro verso di lui. E lui continua. "Per un anno tu sei stata tutto. Tutto tranne che una tappa buche. Perché tu eri la buca grossa, proprio qui" e si indica il petto, proprio al centro. Resto a guardarlo. Non so che replicare, ma anche se volessi non potrei perché un'altra scossa mi spezza il cuore. Joey va verso la sua moto. Mette il casco. E io mi affretto a salire in auto. Metto in moto e parto. Dallo specchietto lo vedo seguirmi fino a casa. Ogni tanto noto che lui mi guarda dallo specchietto e sorrido. Perché Joey nonostante tutto, mi guarda ancora. 

"Fiori di cera. Adesso noi."Donde viven las historias. Descúbrelo ahora