Capitolo 2

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Entra nella macchina di Giovanni, sospirando pesantemente. Ha preferito farsi venire a prendere piuttosto che usare la sua macchina, tornare in quella casa dopo quasi un anno che non ci mette piede gli mette troppa ansia.

Giovanni lo saluta come al solito e mette in moto. Non ha nemmeno bisogno del navigatore, tante sono le volte che è stato a casa di Niccolò durante l'ultimo anno di liceo: in poche settimane dacché era cominciato il primo semestre, era diventata il ritrovo studio dei contrabbandieri, se volevano coinvolgere Martino, che ormai stava più dal suo ragazzo che a casa sua. Ed era d'obbligo coinvolgerlo, dato che dei quattro era quello che andava meglio a scuola 'nonostante le circostanze', come diceva lui stesso.

Per un po' rimangono zitti, poi Giovanni rompe il silenzio. "Quindi avete chiarito? Tu e Niccolò intendo..."

"Sì, siamo ufficialmente tornati insieme." Risponde con un sorriso.

"I suoi lo sanno?"

"Non gliel'ho chiesto ma credo di sì, visto che devo andare a prendere le chiavi da loro."

"Ti farai una copia?"

"No Gio, voglio che sia lui a darmele, poi finché sta rinchiuso lì non voglio proprio tornare in quella casa, se non quando è strettamente necessario. Come ora."

"Giusto."

"Tu che mi dici?"

"Cosa?"

"Sei stranamente silenzioso e stai puntando l'attenzione su di me. Che c'è?"

Giovanni sorride perché, nonostante i problemi che sta vivendo con Niccolò, Martino è ancora lo stesso migliore amico, che lo conosce così bene da sapere quando qualcosa non va, anche solo con uno sguardo.

"Mi sono rivisto con Eva." Poi tace. Come se questo spiegasse ogni cosa.

Ma in realtà non spiega assolutamente niente, anzi pone solo altre domande.

"E...?"

"E niente, ci siamo solo presi un caffè insieme. Abbiamo chiacchierato un po'."

"Gio te devo fa' l'interrogatorio?"

"Giuro, non è successo altro... però mi ha detto che non si frequenta più con quel tipo con cui l'ho vista. Non lo so... non vorrei illudermi."

"Magari è la volta giusta."

"Tu sai qualcosa!"

"Cosa? No, no, non so niente."

"Martino!"

"Okay, l'hoconvintaadarsiunaltrachanceconte." Dice tutto d'un fiato, come quando Eva lo sgama su una qualsiasi cosa.

"Cosa? Quando?"

"Te l'avevo detto che stavo lavorando anche per te, no? Lascia fare..." Per il resto del viaggio, quegli ultimi cinque minuti prima di arrivare a destinazione, rimangono in silenzio. È un silenzio rilassante? No, ma Martino al momento non ha voglia di rompere quella specie di quiete che c'è.

"L'hai convinta... Non è esattamente esaltante." Dice Giovanni, una volta spenta la macchina.

"No, non in quel senso, scemo!"

"E in quale senso?"

"Aveva paura, perché quello che ha provato e continua a provare per te è davvero forte, nonostante il tempo e tutta la gente che è passata nel mezzo. È come tra me e Niccolò. Aveva solo bisogno di una spinta a buttarsi, come ne ho avuto bisogno io. Questo non vuol dire che quello che provo per Niccolò non sia reale, no? Lo stesso vale per lei."

Il cuore vicino - RAMESWhere stories live. Discover now