Capitolo 1

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Sono sdraiati sul letto, i fogli su cui Niccolò stava disegnando sparsi un po' ovunque e la luce del sole ormai al tramonto che filtra dalla finestra, chiusa ermeticamente.

Se ne stanno abbracciati, in silenzio, scambiandosi ogni tanto un bacio e un sorriso che proprio non riescono a trattenere. Quando l'occhio di Martino ricade sull'orologio del telefono che segna ormai la fine dell'orario di visita, inizia a muoversi dalla sua posizione per potersi alzare.

"Perché ti alzi?"

"Perché sono le otto, Nì. Non mi fanno rimanere oltre l'orario di visita, lo sai."

"Che palle. Già mi manchi." Dice, la voce già spezzata, mentre si mette seduto sul letto, guardando Martino mentre si allaccia le scarpe, che si era tolto per sdraiarsi accanto a lui.

"Ti prometto che torno domani." Si avvicina e inizia a baciarlo. "E dopodomani..." un altro bacio. "E dopodomani ancora." e di nuovo un bacio. "Vengo tutti i giorni."

Niccolò sorride, un po' stordito da tutti quei baci, poi si rende conto di ciò che questo comporterebbe. "No, dai. Avrai un sacco di cose da fare: il lavoro, la tesi..."

Martino fa una smorfia alla parola tesi che viene subito notata dal ragazzo. "Che c'è?"

"No, niente, è che sono parecchio indietro con la tesi. In realtà finora ho scritto a malapena l'introduzione e in pratica il prof mi ha detto che se non gli porto entro la prossima settimana almeno un intero capitolo dovrò trovarmi un altro relatore perché mi butta fuori."

"Ah porca puttana!" Entrambi rimangono in silenzio, Martino che accarezza piano la spalla di Niccolò, che rimane assorto a pensare. Se fosse per lui Martino sarebbe lì con sé sempre, senza lasciarlo andare mai, ma non vuole nemmeno sembrare troppo bisognoso e finire per costringerlo a stargli accanto. La litigata fatta solo un paio di settimane fa non gli è rimasta indifferente, non vuole sembrare che lo manipoli per stare insieme. Così, anche se dentro si sente morire, lo guarda negli occhi con serenità e sorride. "Vabbè allora facciamo così: questa settimana tienitela per scrivere sto benedetto capitolo e poi il prossimo weekend vieni qui e stiamo insieme, che dici?"

Martino fa una faccia sconvolta dalla proposta. "Ma siamo appena tornati insieme, cioè sono letteralmente due ore Nì, non mi va di stare tutta la settimana senza vederti." Ha un tono solo vagamente lamentoso ma per Niccolò è adorabile.

"Ma smettila dai, tanto sto qui, non scappo mica. E se anche fosse, verrei comunque da te!" E ammicca avvicinandosi al ragazzo per baciarlo un'altra volta. Martino chiude gli occhi e si lascia completamente andare, approfondendo il bacio. In breve si ritrovano entrambi avvinghiati ed eccitati, le mani che vagano ovunque sul corpo dell'altro. Quando sente la mano di Niccolò sulla pelle nuda della schiena si riprende e con uno sforzo non indifferente si allontana quel tanto che basta per guardarlo e fermarlo.

"Okay, è il caso che vada." Dice con un sospiro.

"No, è il caso che prima ti calmi..." lo sguardo di Niccolò si ferma sul cavallo dei jeans di Martino dove è palese il rigonfiamento che lascia poco all'immaginazione. Ha un sorriso malizioso e la lingua in mezzo ai denti, come ogni volta che sta per provocarlo, Martino ormai lo conosce bene. Il fatto è che da quando si erano lasciati, ovvero quasi otto mesi prima, non aveva più avuto rapporti con nessuno e ora con Niccolò che lo bacia e lo tocca nei suoi punto erogeni – il maledetto lo sa perfettamente quali sono e come toccarlo – è davvero difficile resistere.

Butta fuori l'aria, con gli occhi chiusi pensando a sua madre con Spera. Quando li riapre è tutto tornato alla normalità. "Ecco fatto!"

"Impressionante... A che hai pensato per riuscirci?"

Il cuore vicino - RAMESUnde poveștirile trăiesc. Descoperă acum