SABATO

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È un sabato un po' come gli altri. Ma non del tutto. 

È iniziato tutto più tardi del solito, visto che ci sono le vacanze. In questo momento non so se le odio o le amo. Credo entrambi, un po' come i miei rapporti. Le odio perché mi manca la routine, il vedere le stesse persone ogni giorno a cui tengo molto, arrivare a casa sfinito e dover studiare, per modo di dire. Mi manca svegliarmi presto e strofinarmi gli occhi per svegliarmi fino a non vederci più. Quegli occhi che strofino un sacco di volte quando sono con lei per paura che sia un sogno. Un sogno che rivedo ogni notte, come se avessi solo quello nella televisione dei miei ricordi. Un ricordo di cui non mi stancherei mai, anche mettendolo in loop per tutta la vita. Un ricordo che mi fa ridere, mi fa sorridere, mi fa accennare un sorriso, mi fa pensare, mi fa riflettere, mi fa creare paranoie, mi fa diventare triste. Un ricordo a doppia faccia, come una moneta. La testa che indica il cervello, i ricordi ragionati e la croce segnata nel cuore, quella che preferisco. La scelgo sempre quando lancio la moneta in aria per prevedere se sarò interrogato o meno. Mi manca andare dal termo caldo e aprire la finestra, per mantenere il mio livello di indecisione e incoerenza. Un termo caldo su cui mi brucio le mani che ho sempre fredde, perché le tengo a qualcuno poche volte. Quella finestra che apro per dare aria, per non dare aria alla bocca. Quella finestra che mi libera dalla pesantezza dei libri, della routine che sto già avvertendo come lontana e importante. Perché è quando una cosa è lontana che ti rendi realmente conto di quanto importante sia, più di quanto tu possa considerarla quando la tieni con cura tra le mani. In quella finestra vedo la libertà di chi si è sentito in gabbia, tra le sbarre per troppo tempo. La libertà di chi è rimasto in silenzio quando voleva urlare per paura di essere giudicato, per paura di perdere le persone a cui avrebbe detto tutto quello che gli passava per la mente. La libertà di chi è rinchiuso nella bolla della timidezza. La libertà di chi vorrebbe dichiararsi alla persona che ama, ma che non lo farà mai, per insicurezza, per paura. Per insicurezza di se stesso, di non essere abbastanza per quella persona di cui si sono innamorati. Per paura di essere rifiutati e di rovinare il rapporto che si era creato fino a quel momento. 

La libertà di chi ha paura di perdere anche la propria ombra e che si nasconderà sempre dietro di lei e non se ne libera. 

L'insicurezza di stare al mondoKde žijí příběhy. Začni objevovat