Capitolo 39) Eve

10.9K 372 16
                                    

Guardavo la valigia davanti ai miei occhi e alternavo lo sguardo sui vestiti sparsi sul letto.
Ero andata a fare compere con mia nonna, più che altro lei si era presentata a casa mia armata di carta di credito pronta a trascinarmi in una ventina di negozi.
Avevo passato l'intera giornata con lei, dopo aver liquidato Isaac come se nulla forse, uscendosene con la scusa che ormai da quando c'era lui riusciva a vedermi sempre più raramente. Anche se la sua vera affermazione è stata "Potrete scopare una volta in vacanza!"
Volevo sotterrarmi da sola, dopo aver sentito mia nonna interessarsi della mia vita sessuale.
Comunque, tornando al presente,ero di fronte ad una grande scelta.
Abiti che usavo quotidianamente o vestiti succinti scelti dalla vecchia.
Ero molto tentata di restare quella di sempre, ma tornando a guardare gli abiti scelti da mia nonna, devo dire che erano molto belli, specialmente uno nero, che lasciava la schiena scoperta. Il tessuto era di pizzo, ma sotto aveva una leggera sottoveste, adatto al clima che avrei incontrato a Samoa.
Lo prendo in mano e prima che possa avere un ripensamento lo infilo, insieme agli altri nella valigia. Prendo anche i costumi da bagno e tutto quello che può essermi utile e chiudo velocemente tirando un gran sospiro di sollievo. Ormai è fatta, niente ripensamenti.

Thor abbaia, attirando la mia attenzione e lo trovo intento a guardarmi scodinzolando.

"Mi dispiace , ma non posso portarti con me."

Poggia una zampa sulla valigia elo guardo con le braccia conserte, mi sta forse dicendo che devo restare a casa con lui? Mi fa una dolcezza, ma lui dovrà restare qua .

"Thor,fai il bravo, tornerò prima che te ne possa accorgere, nel frattempo starai con la nonna e cerca di non diventare obeso, o non avrò più la forza di prenderti in braccio."

Lo accarezzo e per tutta risposta lui mi salta addosso, iniziando a leccarmi la faccia,facendomi il solletico. Niente da fare, prima di farmi partire deve prendersi una piccola vendetta su di me, anche se penso che probabilmente non vuole che io resti da sola con Isaac e ho come la sensazione che non andranno mai d'accordo.

***

Bussano alla porta e controllo che le occhiaie non si vedano, alla fine non sono riuscita a chiudere occhio per quanto felice ero di partire.
Oltre alla mia fuga da Los Angeles, non avevo viaggiato molto e mi ero pentita di questo.
Vado ad aprire, trovandomi un Isaac, impeccabile come sempre, ad attendermi.

"Buongiorno"

"Buongiorno a te, pronta?"

"Si, credo che non abbia dimenticato niente e che il gas sia spento."

"Andrà tutto bene, da qua, la prendo io."

Prende la valigia, che per me pesa un macigno, con estrema leggerezza e si avvia a scendere le scale, mentre io do una rapida occhiata alla casa prima di chiuderla.
La vecchia è venuta a prendere Thor ieri sera, che dopo aver fatto i capricci aveva deciso di seguirla senza fare storie.
Scendo trovando Isaac ad aspettare poggiato al taxi e distinto gli corro incontro, saltandogli addosso, prima di baciarlo e salutarlo come si deve.

"Noto che qualcuno è felice."

"Si, e tanto anche."

"Spero che lo sarai anche dopo venti ore di viaggio ."

"Puoi scommetterci."

Arriviamo in aeroporto a e dopo aver sistemato le valigie e mostrato i passaporti ci imbarchiamo, e una volta seduti in prima classe, le hostess ci fanno accomodare.Sono talmente agitata che Isaac deve baciarmi diverse volte per mantenermi calma, anche se credo lo faccia perché gli va.
Quando l'aereo decolla resto per tutto il tempo attaccata al finestrino, incantata dal vedere la terra così piccola, quando Isaac mi tira a sé.
Sbatto contro il suo petto e alzo la testa per guardarlo sorridere rilassato, a quanto pare era vero il fatto del volere staccare la spina. In fondo anche il ritorno della ex l'aveva scosso più di quanto mi mostrasse, solo che non dava a vederlo per non farmi preoccupare. Dopo così tanto tempo che ci frequentiamo anche io avevo imparato a capirlo senza che mi parlasse .

"Il viaggio è lungo ti consiglio di riposare."

"Posso anche farlo sul mio sedile ."

"Si, ma io sono più comodo."

Sorrido, a quanto pare non avevo scelta di usufruire di questo cuscino, con tanto di muscoli, che si offriva volontario.

***

"Benvenuti a Samoa, speriamo che il pernottamento sia di vostro gradimento."

Essere accolta con ghirlande di fiori non rientra proprio nella mia prospettiva di vacanza, ma potevo passarci sopra. Avevo dormito per circa metà del viaggio e l'altro l'avevamo passato a guardare diversi film e adesso eravamo finalmente arrivati alla nostra meta.
Il cielo stellato era qualcosa di spettacolare, rispetto a quello che ogni tanto riuscivo a vedere sul tetto della casa di Luke.
Ero talmente incantata da dimenticarmi della presenza degli altri turisti venuti in villeggiatura.

"Eve,dobbiamo andare."

"Ah si certo, arrivo."

Saliamo su una Jeep, guidata da un residente locale che ci avrebbe portato nella nostra palafitta.
Me ne stavo comodamente appoggiata ad Isaac, intento a baciarmi il capo, quando l'autista ci rivolge una domanda.

"Siete venuti a Samoa per il viaggio di nozze?"

"C-cosa?"

Se possibile, ero arrossita più per questa domanda che per il clima caldo tipico dell'isola.
Tento di rispondere, ma il soldato mi precede rispondendo con molta calma.

"No,non ancora, in futuro forse torneremo."

Ho sentito bene? Resto a bocca aperta e Isaac mi fa l'occhiolino mentre sento che sto per mettermi a piangere , può sembrare una stronzata, ma le sue parole hanno avuto un certo effetto su di me e ora non riesco a trovare le parole per rispondere.

"Lo spero per voi signori, siamo arrivati, quella sarà la vostra residenza , domani mattina vi porteremo a fare un giro per l'isola e non dovrete preoccuparvi per il mangiare, ci penserà il personale addetto."

"Grazie, a domani allora."

Scendiamo dalla Jeep ed entriamo nella nostra palafitta.
Tutto è arredato in modo impeccabile e questo stile rudimentale mi piace molto.
Esploro la casa, ma la parte migliore arriva quando esco in terrazzo, trovando una piccola piscina che affaccia sul resto dell'isola illuminata.
Sento i passi di Isaac dietro di me e poco dopo le sue braccia circondano la mia vita.

"Ti piace ?"

"Tutto questo è bellissimo, sembra quasi di vivere in un sogno."

"Allora lascia che ti lasci sognare ancora."

Mi volto a guardarlo e accarezzo il suo viso, prima che le sue labbra premano con urgenza le mie.Vengo presa in braccio e trascinata dentro casa, prima di toccare il materasso con la schiena.
Si stacca per riprendere fiato e guardandoci negli occhi non posso fare a meno di parlare a cuore aperto.

"Ti amo Isaac, e spero che un giorno anche tu mi amerai."

"Eve, quello che provo per te, non può essere descritto con due semplici parole. Quando prima ho risposto all'autista lo pensavo veramente, ma faremo le cose con calma e farò in modo che tu ti fidi completamente di me."

"Se dici così però, per me è impossibile non scoppiare a piangere."

"Se sono lacrime di gioia vanno bene, e ora lasciami dimostrare quello che provo per te"

Qualcosa stava nascendo, lontani dal passato, dalle responsabilità, dalla vita di tutti i giorni, su un'isola che solo con uno sguardo al cielo stellato mi aveva conquistata .

Ho dovuto dividire il capitolo perché altrimenti sarebbe uscito troppo lungo, quindi perdonatemi se non ci sono scene piccanti a questo giro, ma al prossimo mi rifarò promesso😂😂😂
Commentate e votate
Baci baci
Manu

Black Soul "Peccato d'amore"حيث تعيش القصص. اكتشف الآن