Capitolo 25) Eve 18

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Ero letteralmente entrata nella tana dell'orso e dire che fossi tesa, non avrebbe reso realmente il mio stato attuale, ma ero stufa di nascondermi dietro la mia maschera, e volevo provare ad essere diversa.
    
A lasciarmi andare, e in cuor mio, speravo che il soldato brontolone fosse la persona giusta, che non va a spifferare ai quattro venti qualsiasi cosa fosse nata fra noi.

L'appartamento, come aveva detto, era vuoto di ogni tipo di mobile. Beh, sapeva adattarsi ad ogni tipo di soluzione, potevo descriverlo con l'aggettivo pratico.

"Vorrei dirti mettiti comoda, ma i mobili dovrebbero arrivare tra due giorni ."

"Nessun problema , è stato così anche per me all'inizio."

"Aspetta,prendo una coperta."

Non voleva portarmi sulla specie di letto che intravedevo dalla porta aperta, ed era un buon segno. Dovevamo parlare di questa "esclusiva", perché altrimenti penso che farò sparire la clientela femminile dal Rose's, e questo potrebbe compromette gli affari.

Ci sistemiamo per terra, dopo che Isaac abbia preso delle birre dal frigo, e anche se non è Corona , accetto volentieri, mi serve per sciogliermi dal mio stato di tronco .

"Per,quando arriveranno i mobili, vuoi una mano o..."

Alza un sopracciglio e mi sento una stupida per averglielo chiesto.

"Lascia perdere, sono una frana come aiutante e poi quando ho dovuto montarli a casa mia, ho rischiato di montare pezzi dell'armadio al posto del letto e..."

"Sei nervosa rossa?"

"Si nota tanto eh? Solo che soldato, non sono abituata a questo e se penso di essere un minimo affascinante, con te divento un clown scappato dal circo."

Mi copro il viso con i capelli, ma una sua mano afferra il mio mento per farmi voltare verso di lui. Poggia le sue labbra sulle mie, e di nuovo quella sensazione di scariche elettriche, attraversano il mio corpo. Che in realtà abbia una sottospecie di super potere?

"Dalla prima volta che ti ho incontrata, mi ero imposto di starti lontano,ma mi hai reso le cose difficili. Sai quanta voglio ho di farti mia?Quindi non pensare di essere ridicola ai miei occhi."

Rido nervosa, cavolo, questo lato di lui, non me lo sarei mai aspettata.

Si avvicina di nuovo a me, e il bacio da casto diventa sempre più passionale.

Mi stacco per riprendere fiato,ma con una leggera spinta sul mio collo, torna ad attaccare le mie labbra.

Con la sua mole, basta che si alzi leggermente verso di me, per farmi cadere sulla schiena e mentre lo guardo, il suo sguardo è illuminato da una strana luce.

Ho il fiatone, ma si spezza non appena la sua mano si posa sul mio seno.

"Voglio vederlo ."

Una fitta colpisce il basso ventre , mentre i battiti del mio cuore, aumentano sempre di più.Sento di avere la gola secca, e non riesco a dire una parola.

Poggio la mia mano sulla sua e senza spezzare il contatto visivo annuisco, e senza perdere tempo,afferra la maglietta che finisce in qualche angolo della casa.

Resta fermo per qualche istante ad osservare il tessuto di pizzo nero che ricopre i miei seni, prima di accarezzarmi il fianco, salendo dietro la mia schiena.

Con una mano, sento che riesce a sganciare il gancetto, e quando lo leva, istintivamente mi copro con il braccio.

Poggia la sua fronte contro la mia , prima di riprendere a baciarmi, mentre accarezza le mie braccia.

"Lasciameli vedere, non c'è nulla di cui tu debba vergognarti Eve."

Devia le sue labbra lungo il mio collo e il respiro diventa sempre più veloce, quando sposta le mie braccia. Si solleva di poco per guardarmi nuda superiormente, e si lecca le labbra, per poi piegarsi, prendendo un capezzolo in bocca.

Inarco la schiena contro di lui e un gemito mi scappa dalla labbra.

"I-saac...mi sento strana."

"La mia immaginazione non era andata lontanamente vicina a questo, i tuoi sensi sono come dei frutti proibiti che corrompono la mia mente Eve."

Massaggia l'altro e piegandosi più verso di me, sento la sua erezione premere contro la mia pancia. Non sapendo cosa fare, tengo impegnate le mie mani nei suoi capelli,e al gesto, un verso strozzato sfugge al soldato.

Succhia più veloce e getto la testa all'indietro, rischiando di farmi male contro il pavimento,quando interrompe la tortura, abbracciandomi per poi issarmi su.

"Isaac...ho fatto qualcosa di sbagliato?"

Nasconde il viso contro al mio collo, e devo trattenermi a ridere per colpa della sua barba che mi fa il solletico.

"Temo di perdere il controllo e di spaventarti."

Gli prendo il volto tra le mani e sfioro le mie labbra contro le sue, mentre dentro di me sento qualcosa che non avevo mai provato.

Quel bacio però diventa subito qualcosa di più. Mi prende in braccio e mi distende sul materasso, riprendendo a torturare i miei seni.

Però, la sua mano cambia direzione , sfiorando il mio addome per premere contro la mia intimità .

Stringo le gambe, ma non smette di muovere il dito contro il tessuto dei pantaloncini e sento il mio corpo vibrare, tanto da dimenticare di respirare.

"Rilassati Eve, non arriveremo a fare sesso, voglio solo farti sentire bene."

Le sue labbra cercano le mie e cerco di seguire il suo consiglio, quando lo sento armeggiare con la zip dei pantaloni, che vengono lanciati via, insieme alla sua maglietta.

Indecisa, alla fine gli accarezzo il petto, sfiorando ogni singola cicatrice. Tende i muscoli e si rilassa per continuare il suo assalto.

Sfrega il dito contro il clitoride, e ansimo contro la sua pelle, perdendo la ragione.

Scosta il tessuto per far scivolare un dito all'interno e per l'introduzione sussulto e chiudogli occhi. Da leggermente fastidio, ma quando inizia a muoverlo lentamente inclino il capo all'indietro, coprendomi il viso con un braccio.

"Cazzo, sei così bagnata Eve, e ancora mi chiedo come sia possibile che nessuno ti abbia mai fatto niente."

"Isaac,ti prego io..."

Come se non bastasse stuzzica di nuovo il mio seno e pochi istanti dopo, non c'è la faccio più, e il mio corpo freme sotto al suo tocco, dandomi una sensazione di vuoto,ma di appagamento.

Tento di riprendere fiato, ma Isaac me lo impedisce baciandomi, per poi poggiare la sua fronte contro la mia.

"Hai avuto il tuo primo orgasmo rossa."

"D-davvero?Ma tu ora?"

"Vado in bagno, nel frattempo, datti una sistemata. Puoi usare una delle mie maglie per dormire."

Annuisco, avendo ancora la testa frastornata per quello che è appena accaduto.

Resto a fissare il soffitto fino a quando non sento Isaac sotto la doccia. Cavolo, vorrei sprofondare dall'imbarazzo, ma allo stesso tempo, sento che ho voglia di rifarlo ...Diamine! Sto diventando una pervertita! Colpa di quel soldato , e di tutto quello che mi ha fatto.

Non oso immaginare come possa essere il sesso allora, ma adesso sono anche spaventata.

Perfetto, ho scoperto anche d'essere lunatica di me senza l'aiuto di Fausto, alias tortura femminile obbligatoria ogni santo mese!

Basta, non ci sto capendo più niente.

Eccomiiii😂😂 ci ho messo un po' ma sono tornata.
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Manu

Black Soul "Peccato d'amore"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora