Paulo's pov
Pensavo di conoscere la disperazione, l'oscurità e la tristezza. Credevo di essere perso, alla deriva in una vita che mi soffocava e che non riuscivo più a gestire. Avevo allontanato i miei amici, la mia famiglia, avevo ferito mia madre. Dipendente da emozioni forti, dal gioco d'azzardo, dall'alcol e dalle donne.
Eppure questo non è niente in confronto a cosa sto vivendo adesso. Se ripenso a quanto sono stato idiota mi prenderei a schiaffi da solo, perché ora sono completamente in balia degli eventi. Dopo quello che ho fatto a lei, non sono più lo stesso. Non sarà mai più lo stesso.
Sono passati due mesi da quando ho detto tutte quelle cose orribili in diretta nazionale, e da quando ho perso il mio migliore amico. Di lei non ho più avuto notizie, nonostante Gustavo si aspettasse una contromossa, una dichiarazione, una denuncia, qualcosa. Invece...niente, aveva evitato i giornalisti nonostante i programmi tv e i giornali scandalistici parlassero malissimo di lei.
Ed è colpa mia, solo colpa mia.Bernardeschi era rimasto fedele alle ultime parole che mi aveva gridato contro, non mi parlava più. Sul campo si impegnava a starmi lontano, chiacchierava e rideva con gli altri ma mai con me. Del resto i nostri compagni di squadra sapevano solo quello che avevano sentito in tv, quindi non facevano commenti e si limitavano a farsi i fatti loro. Avevano altro a cui pensare, ad esempio come gravitare intorno a Cristiano.
<<Se continui di questo passo ti butteranno fuori.>> sibila Oriana, cercando di afferrarmi il bicchiere.
Le sorrido e butto giù quasi tutto il liquido ambrato, la gola brucia ma almeno inizio a non sentire bene la mano della ragazza sulla mia coscia. Non la sopporto, ma in pubblico non posso dire niente. La luce nel locale è minima, così finisco il mio whisky e mi guardo intorno annoiato.
<<Tranquilla, non farai brutta figura.>> rispondo, ancora fin troppo lucido.
Ho salvato la mia carriera, anche se non sono più titolare e gioco una partita no e l'altra pure. Il mister non si fida ancora, sono distratto e non sarei di alcun aiuto. Ma è giusto così, non posso lamentarmi.
<<Si, certo, come no.>> borbotta, stanca del mio comportamento altalenante.
Gustavo mi osserva dall'altra parte del tavolino basso, ormai mi si è incollato peggio di una cozza. Mi tiene costantemente d'occhio, pronto ad intervenire al primo passo falso. Comincio ad odiarlo. Mi guarda e non se ne accorge, o semplicemente non gliene frega niente. Sono diventato un automa senza volontà, faccio tutto quello che mi chiede senza oppormi. Sono una marionetta nella sua mani.
Non sono più io, e più passa il tempo più mi dissolvo in una vita che non sento più mia. Parlo poco, dormo ancora di meno e mangio senza appetito. Niente mi dà gioia, nemmeno giocare a calcio. Non provo nulla, neanche un minimo di emozione, di sentimento.
Un robot, ecco cosa sono diventato.<<Oddio, Gù quella sembra proprio...>> esclama Oriana, indicando una figura alle sue spalle.
Allungo il collo e aggrotto le sopracciglia, sta indicando una ragazza con i capelli biondi lunghi, un cappotto scuro e dei tacchi alti. È di spalle ma sento il cuore battere velocissimo, deglutisco a vuoto. Non ci posso credere...lei è qui! Stringo forte i bordi della poltroncina e faccio per alzarmi quando la ragazza in questione si volta verso di noi e ricado a sedere di botto.
<<Ci assomiglia ma non è lei.>> dice mio fratello, osservando attentamente la mia reazione. Non si è perso neanche un secondo, nemmeno un respiro.
Il solo pensiero di trovarmela davanti mi terrorizza, non saprei cosa fare o cosa dire. Non sarei nemmeno pronto a sopportare il disprezzo e il disgusto nei suoi occhi scuri, probabilmente scapperei lontano. Il bisogno di vederla viene soppiantato dalla paura, e per la prima volta dopo giorni provo qualcosa.
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Colpita da una stella 🌌 /// Paulo Dybala (Completa)
FanfictionEuropa è una ragazza come le altre, solo più sfigata. Dopo il tradimento del suo ragazzo, partirà per una vacanza da sogno in un isola tropicale, dove dovrebbe rilassarsi, schiarirsi le idee, dimenticare e divertirsi. Ma ovviamente nulla va mai seco...