Capitolo 64 - Niente cazzate

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Dopo una lunga doccia solitaria mi ritrovo a scendere di corsa le scale per raggiungere la sarta, come concordato. Passo davanti ad uno specchio e mi rendo conto di avere un aspetto spaventoso, tra le occhiaie e i capelli crespi che vanno da tutte le parti neanche avessi preso la scossa o un fulmine in pieno.

Cerco di tenere a freno i ricordi sulla Spa, e sul dopo. Per fortuna non c'era stato imbarazzo tra di noi, quanto una consapevolezza condivisa. Ci eravamo vestiti, ed eravamo scivolati fuori dalla stanza prendendo strade diverse, senza nemmeno avere il coraggio di guardarci in faccia.

Ed ora eccomi qui, troppo afflitta per provare ansia o gioia in vista della serata. Sorpasso due ragazze che strepitano e ridono, spintonandosi a vicenda. Un nuovo peso mi si aggiunge sullo stomaco, facendomi serrare la mascella. Chissà cosa starà facendo Clara. Non pensarci, lascia perdere.

<<Sei in anticipo.>> esclama la rosa, con un sorriso.

Annuisco, entro in sartoria e non dico niente. Vorrei solo piangere, raggomitolarmi sul letto e sparire. Ecco, sparire sarebbe meraviglioso e terribile allo stesso tempo. La ragazza, Filomena, leggo sulla targhetta della divisa, mi guarda e perde il sorriso. Mi fa sedere e mi mette una mano sulla spalla, preoccupata.

<<Mi sarei aspettata tutto tranne questa faccia da funerale, e perdonami se te lo dico ma sembri uno spaventapasseri.>> dice, guardando disgustata la matassa di capelli. Mi sentirei offesa se solo me ne importasse qualcosa.

<<Hai davvero intenzione di presentarti con un nido di rondini in testa?>> continua, rigirando il coltello nella piega.

Ma nemmeno questo commento mi fa dire niente, l'unica cosa a cui sto pensando è Paulo. Con chi verrà alla festa? Da solo o accompagnato? Non sono sicura di volerlo sapere. Forse l'idea migliore è davvero restare in camera.

<<Forse è meglio se torno su.>>

<<Cavolo, allora è grave.>> borbotta, prima di tirarsi indietro e correre ad un minifrigo.

Tira fuori una bottiglia ambrata, prende un bicchiere e me ne versa tre dita. Senza esitazione ne mando giù metà, e la gola brucia peggio dell'inferno. Ma sono più lucida in un certo senso, più sciolta.

<<Sei ancora intenzionata a non presentarti alla festa?>> domanda Filomena, con entrambe le mani sui fianchi. Sembra arrabbiata.

<<Non lo so.>> sospiro, finendo la grappa.

<<Sarà una serata magica, glielo assicuro. Ci vada, è sempre in tempo per tornare in camera sua in qualsiasi momento no?>> prova a convincermi, ed effettivamente non ha tutti i torti.

<<Perché insisti tanto?>> lagno, allungando la mano verso la bottiglia di grappa.

<<Ah no, basta alcol! Insisto perché il suo vestito sarà il più bello di tutto l'albergo, e finalmente ho trovato qualcuno a cui sta divinamente. In più non vedo l'ora di vedervi con il calciatore, sarete la coppia più chic.>> esclama, con un sorriso luminoso. Si vede che ci tiene.

Sto per dirle che non è come crede, che tra me e il biondo non c'è niente che non sia un amicizia appena sbocciata e già destinata ad appassire, che non è il ragazzo che mi ha rubato il cuore piano piano. Rivedo il suo sorriso spensierato, i suoi occhi brillare come diamanti e serro forte la mascella.

Io non sono così, non mi lascio abbattere da qualcosa che sapevo già in partenza e in più l'avevo pure promesso a me stessa, niente drammi per qualche ragazzo! Quindi che io sia dannata, andrò a questa fottuta festa e vestita da super gnocca! Gli farò vedere cosa sta lasciando, e cavolo, qualsiasi cosa mi stia nascondendo spero che per lui ne valga la pena altrimenti che si mangi pure i gomiti!

Colpita da una stella 🌌 /// Paulo Dybala (Completa)Where stories live. Discover now