Colpita da una stella 🌌 /// Paulo Dybala (Completa)

Capitolo 55 - Niente

Sto nuotando in mezzo ai maiali, non credo che lo avrei mai detto ma è così. L'acqua è quasi trasparente e in netto contrasto con la pelle rosa degli animali, un bel colpo d'occhio non c'è che dire. Paulo nuota più un là, con la maschera sul viso e un aria decisamente più calma. Dopo il suo comportamento da stronzo e la mia breve crisi isterica, ci eravamo dati entrambi una bella calmata.

Sono a mollo da mezz'ora, senza essermi mai spinta nelle zone in cui l'acqua è più alta. Sguazzo tra i maiali e ne accarezzo uno molto piccolo, deve essere un cucciolo. Lo sollevo con delicatezza e il maialino sembra gradire, anche se grugnisce in modo acuto.  Paulo compare da sotto la superficie cristallina, facendo venire un colpo.

<<Santo cielo!>> strillo, lasciando andare il cucciolo in acqua con un piccolo tonfo.

Paulo sorride, recupera il maialino e lo accarezza. I capelli bagnati sono tirati indietro e le goccioline d'acqua gli scorrono sul petto, infilandosi dove non dovrebbero. Mi concentro su qualsiasi cosa che non sia il costume estremamente attillato del calciatore, però accidenti...si vede TUTTO.

<<Ti spaventi per qualsiasi cosa.>> commenta Paulo, con un sorrisetto irritante sulle labbra.

<<Se non spuntassi dal nulla una volta si e l'altra pure vedi che non...che ti ridi?>> sbotto, guardando i suoi denti bianchi in bella mostra.

<<Sei così suscettibile, così testarda, così arrogante, così...>> elenca, ancora con il maialino contro il petto.

Ho anche dei difetti eh!
Lo fulmino con un occhiattaccia, una parola carina potrebbe pure dirla una volta ogni tanto. Ma è in modalità stronzo da combattimento, quindi cosa dovrei aspettarmi? Di certo non una sviolinata romantica.

<<...coraggiosa, così intelligente, così luminosa.>> dice, lasciandomi interdetta.

Quasi ho paura di trasformarmi in un lampione, sicuro sto interpretando male. Sono un idiota, e dovrei sorridergli invece di guardarlo storto. Luminosa, in che senso?
Prima che possa dire qualcosa compare un ragazza bionda, con una macchina fotografica tra le mani e un cartellino con il nome intorno al collo abbronzato.

<<Un bel sorriso!>> esclama, alzando la macchinetta.

Paulo mi circonda la vita con un braccio e mi passa il maialino, che ci guarda in modo strano. Con un grugnito adorabile del piccolo mi scappa un sorriso, e non so come sia uscita la foto. Con me che fisso l'animaletto come una mamma chioccia, e Paulo che...sento le sue mani calde addosso.

<<Potrete vederle in casa più tardi, buona continuazione!>> si congeda la bionda, dirigendosi verso un' altra coppia.

La ringrazio e metto in acqua il maialino, lasciandolo libero di andare dove vuole. La mano di Paulo resta incollata al mio fianco e con un movimento fluido schiaccia il suo corpo forte contro il mio. Resto senza fiato mentre le sue dita mi circondano la nuca, affondando tra i capelli bagnati. Ma cos...?

<<Te l'ho già detto che sei bellissima con questo costume addosso?>> mormora, sensuale.

<<Ehm, no.>> rispondo, sconvolta.

<<Saresti ancora più bella senza, ma dovrò accontentarmi, per il momento.>> conclude, facendomi boccheggiare. È illegale, deve esserlo.

Con le braccia lungo il corpo non riesco nemmeno a toccarlo, sorpresa come sono del suo cambio d'umore. È difficile stargli dietro. Con un polpastrello gli sfioro la cicatrice chiara sul fianco, guardandolo negli occhi. Lui trattiene il respiro, si china leggermente in avanti fino a far toccare le nostre fronti.
Mi lecco le labbra, combattuta tra il saltargli addosso o spingerlo via.