Capitolo 62 - Un male per un bene

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Appena mi sveglio mi rendo conto che sono in ritardo per la prova del vestito per la festa, così sgattaiolo fuori dal letto senza svegliare il calciatore che dorme tranquillo. Gli do un bacio sulla fronte, raccolgo le mie cose, mi do una sistema in bagno e lascio la camera. Con i capelli raccolti, il vestito spiegazzato e due belle occhiaie mi dirigo giù. Passo per la hall che è piena di vita, faccio lo slalom tra la folla e finalmente arrivo dalla sarta.

<<Oh eccoti qui! Vieni cara.>> esclama, spalancando la porta.

<<Mi scuso per il ritardo, non mi ero accorta fosse così tardi.>> dico, notanto vestiti e stoffe sparse ovunque.

<<Non preoccuparti, anche perché volevo parlarti. Strano che la tua amica sia venuta senza di te.>>

Distolgo lo sguardo, sperando che non faccia caso al mio disagio. È una ferita fresca, e a quanto pare non mi ha né aspettato né cercato. Paulo si sbaglia, non si è pentita. Mi avvicino all'abito che avevo chiesto nero, stupita di vederlo ancora nel suo colore originario.

<<Cosa significa?>> le chiedo, cambiando argomento. Sfioro il tessuto pesante del vestito, poco entusiasta.

<<Significa che mi sono rifiutata di colorarlo, perché ho cambiato idea.>>

Mi volto di scatto verso la sarta rosa, confusa. Che cavolo vuol dire?
Me l'ha consigliato lei!

<<Mi scusi?>> esclamo, allontanandomi dal manichino.

<<Non fare quella faccia, sarai magnifica! Ho un gioiellino da farti provare, sono sicura che ti starà divinamente.>> dice tutta entusiasta, tirando un manichino coperto da una mantella scura.

<<La festa è stasera, e avevamo scelto quel vestito! A che gioco sta giocando?>> sbotto, innervosita. Questa storia non mi piace.

<<Oh cara, nessuno. Amo far indossare il vestito più adatto ai miei clienti, anche se i modi sono un po' sbagliati. Vieni, avvicinati.>> mi dà una pacca sulla spalla, spingendomi gentilmente.

La donna slaccia il fiocco della mantella e la vista del vestito mi fa cadere la mascella a terra. È magnifico! Bellissimo, ma eccessivo. Sfioro il tessuto appena palpabile, i lustrini e lo spacco vertiginoso. Ha lo strascico, lo strascico!

<<Troppo. È decisamente troppo!>> borbotto, girando intorno al manichino.

<<Con le sue forme le starà benissimo, lascerà tutti a bocca aperta.>> commenta, con un sorriso enorme.

Vorrei avere tutto il suo entusiasmo, ma la verità è che questa sera sarà l'ultima. Capodanno segnerà la fine della vacanza, e della mia relazione - non relazione con Paulo. Quindi no, vorrei non parteciparvi. Per di più non so nemmeno se ci presenteremo insieme, non ne abbiamo ancora parlato.

<<Lo proverò.>>

La sarta ha gli occhi chiari che si illuminano come stelle di Natale, deve proprio amare il suo lavoro. Mi aiuta ad indossare il vestito e diamine...ha ragione. Sembra una seconda pelle, con un effetto vedo non vedo magnifico. Sembra fatto apposta per me.

<<Il signorino Federico rischierà un infarto.>> si lascia sfuggire la donna, portandosi una mano alla bocca.

Crede che stia con Bernardeschi.
Oddio.
Nulla più lontano dalla verità, forse ha letto qualcosa sui siti di gossip. Lo stomaco mi si rivolta.

<<Se vuole può venire qui a sistemarsi per la serata, sono brava con i capelli e il trucco, sarebbe un piacere aiutarla.>> si propone, raggiante.

Colpita da una stella 🌌 /// Paulo Dybala (Completa)Where stories live. Discover now