n.9 la creepyhouse

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Tranquillità. Una sensazione di sollievo e di gioia pacata che non vuoi mai lasciare; in tutta la sua vita T/n non avrebbe mai potuto immaginare che  prendesse una curva così turbolenta e impulsiva.

Diventare una killer.

Si ricordava ancora le parole delle sue professoresse. "Non importa la strada che prenderete, so che sarete di grande aiuto per tutti: per la vostra famiglia, la vostra città...". Si ricordava persino tutte le giornate passate ai doposcuola sull'orientamento lavorativo che comunque non ebbero nessuno scopo su di lei oltre a quello di aprirle la mente su un unico fattore.

Lei non avrebbe mai scelto.

Le sue scelte e i suoi obbiettivi erano lontani anni luce da quelli dei genitori che riservavano tutta un'altra storia per lei. Le volevano bene.

Ma non così tanto da poter vedere oltre la loro coltre di egoismo.

T/n P.O.V
Ho riflettuto a lungo sulla proposta di Matty (nickname per Matthew) e devo dire che, anche se passata una settimana ho paura delle conseguenze che avrà il mio accettare la proposta, certo la casa sarà piena fino all'orlo di persone strane come me, piena di assassini,

ma non penso che riuscirò a farmi per così dire degli alleati, infatti non mi aspetto di fare amicizie o storie affettuose con gente che mi vedrà nei primi giorni come una preda, una vittima.

Quanto si sbaglieranno, d'altronde solo Slenderman e qualche proxy che non fa altro che fissarmi nell' ombra possono sapere le mie vere capacità; e come potrei dimenticarmi di nanetto verde! Per lui ho riservato un trattamento speciale.

Non sono mai stata brava nelle scelte, i miei genitori e chi mi stava attorno sceglieva per me, quante volte ho desiderato fargli ragionare; quante volte ho voluto vederli soffrire mentalmente come soffrivo io.

Questo è anche il motivo per cui non sono mai stata brava con le scelte, ma non me ne faccio una colpa perché le scelte che prendo hanno sempre un valore superficiale.

Ma questa volta è differente,

So che mi cambierà la vita e che non potrò mai più tornare indietro. Una volta firmato un contratto con lo Slenderman o Zalgo, non è possibile tornare sui propri passi; cioè non è impossibile è solo molto complicato e svantaggioso.

Finii di preparare la mia valigia con vestiti, i miei apparecchi tecnologici, il mio portatile e i miei grossi risparmi. Infine presi un altro zainetto e lo riempii di piccoli oggetti da arredamento che stavano molto a cuore a me e conservano molti ricordi.

Avevo già avvertito il mio capo sul fatto che avevo trovato una casa abbastanza lontana dalla compagnia ma che comunque avrei continuato il mio lavoro da hacker; a lui non fece né caldo né freddo, gli bastava che continuassi almeno un po' il mio lavoro, mi aveva anche concesso le ore lavorative a piacere!

Mi incamminai nella foresta in cui proprio a metà del percorso vidi Matthew che mi stava aspettando, ci eravamo organizzati in questo modo: io avrei preparato dopo pranzo le valigie e lui nel mentre avrebbe parlato con Slender del mio arrivo, poi ci saremmo visti a metà del bosco e lui poi mi avrebbe accompagnato alla magione.

"Finalmente sei arrivata, dai andiamo e dammi quella valigia sembra abbastanza pesante e non vorrei affaticarti prima del colloquio con Slender" farfugliò nervoso, "sei nervoso per me per caso? Non credo che sarà un dramma avere un colloquio con lui" rimuginai io.

"Non sottovalutare il vostro futuro incontro, non dovrai dire bugie, lui sa già tutto sul tuo conto ma ti vorrà testare: non pensare niente contro di lui, lui può leggere le menti e attenta" si fermò per un po' e riprese con più ansia di prima "lui ha grandi piani per te, ne sono sicuro i tuoi poteri comprendono sia l'oscurità che l'elettricità allo stato puro: un mix di poteri mai visto... Molto potente per aggiunta. Quindi di testerà anche fisicamente,tu sei sicura di voler andare?" Concluse.

Non mi sentivo incerta, ogni cosa che Slenderman mi avrebbe posto davanti sapevo con certezza che l'avrei superata.
E quindi finalmente parlai dopo minuti di silenzio senza proseguire il nostro cammino

"Ne sono certa, non ho più dubbi"

Lui si limitò a darmi un sorriso rassicurante ma che ai miei occhi comunque si mostrava preoccupato poi, mi prese per mano e proseguimmo il cammino.

La strada; non so come, quando e perché man mano che ci allontanavamo dal punto di prima più sembrava farsi fitta, tortuosa e tetra. Pochi minuti dopo notai che la mia osservazione era corretta e che inoltre la foresta stava diventando una specie di labirinto; i miei occhi non riuscivano a scorgere l'entrata della foresta che sembrava solo un puntino. Ero abbastanza scossa e inquieta.

Ad un tratto lui si fermò proprio davanti a una magione ben nascosta infatti era fin in cima al tetto coperta da chiome più o meno verdi,rovi e fiori, la casa possedeva un aspetto antico e vecchio ma non rovinato, i colori erano in  gran parte scuri: grigio caldo,terracotta, mogano e nero. L' unica cosa a non avere un colore scuro erano i dettagli e le statuine poste agli angoli fatte di quarzo bianco, molto opaco;

Ero così incantata dal luogo che solo dopo qualche minuto di sogno ad occhi aperti e di sguardi stupiti riuscii a ritornare alla realtà.

Matthew nel mentre aveva salito dei gradini e mi aveva spalancato la porta aggiungendo:

"Benvenuta alla Creepyhouse, m'lady"

GAME OVER /creepypastas X Reader/Where stories live. Discover now