Capitolo 69 - Tre

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<<Cancellale, mandale al tuo cellulare e poi cancellale, non importa. Vuole essere sicuro che non le venderò a nessun sito di gossip, ha proprio capito tutto di me no?>>

Il calciatore scorre le ultime foto della galleria, strizza gli occhi e serra la mascella. Guarda le poche foto che ho fatto con il mio cellulare, io e lui che ridiamo, che mangiamo, che ci guardiamo sorridenti. Lui di schiena prima di buttarsi in mare, davanti ad un tramonto suggestivo. La mia foto preferita. Non voglio vederle più, per quanto faccia male so che è la cosa giusta da fare.
Un taglio netto.

<<Gliele farò avere, con questi chiari di luna non so fida nemmeno di me. Il pugno che gli ho dato è stato troppo poco, te lo assicuro.>> risponde Berna, con la rabbia nelle vene. Entrambi non capiamo cosa stai succedendo a Paulo, cosa lo stia spingendo a trattarci in questo modo orribile.

<<Grazie, per tutto. Senza di te non so come avrei fatto.>> mormoro, portandomi una mano sul viso. Il biondo mi stringe delicatamente una spalla e mi spinge contro il suo fianco.

<<Dovremmo parlare di come gestire la nostra "storia" Eu, perché io non ho intenzione di tagliare i ponti con te. Voglio sentirti, vederti e non ho intenzione di rinunciarci.
Per me sei un'amica, e in un ambiente come il mio bisogna tenerseli stretti gli amici.>>

Per poco non scoppio a piangere, perché la penso esattamente come lui. È diventato una persona importante per me, e mantenere vivi i contatti mi farebbe solo che piacere. Gli scocco un bacio sulla guancia, nonostante il pizzicore della barba corta.

<<Siamo sulla stessa lunghezza d'onda, alla tua amicizia non rinuncio, quindi come vogliamo fare?>> gli domando, non riuscendo a pensare ad un alternativa credibile che non sia l'annuncio della nostra rottura.

<<Semplice, nulla. Non rilasceremo interviste, non risponderemo alle domande, andassero al diavolo tutti.>> risponde, come se fosse ovvio. Mi piace.

Restiamo un po' a chiacchierare, a conoscerci meglio, fianco contro fianco. Non parliamo del bacio che ci siamo scambiati, non ha significato nulla per nessuno dei due, e di questo ne sono felice. Era solo una recita, nulla di personale.
Mi stringo un po' di più al suo fianco. Il suo calore mi fa sentire meno sola, anche se non meno triste. Il ragazzo mi distrae ma non cancella il turbinio che ho dentro, non ci si avvicina nemmeno. Si impegna e lo ripago con sorrisi accennati, non riesco a fare di meglio.

<<Oh, sei ancora qui.>> commenta imbarazzata Clara, spuntando dal bagno con addosso solo un piccolo accappatoio bianco.

Berna è voltato per metà verso di lei, da qui riesco a notare la sua bocca aperta. Sta fissando la mia amica dalla testa ai piedi, deglutisce a vuoto e si alza di scatto. Lei si copre quanto può, arrossendo, indecisa sul da farsi. Restano in stallo, con il biondo bloccato in piedi, a guardarla come se vedesse una donna per la prima volta e Clara che ricambia lo sguardo, ma più timida, più confusa. Alla fine gira i tacchi e si chiude in bagno.

<<Cosa è appena successo?>> do voce ai miei pensieri, rivolgendomi al mio amico. Berna si allenta il colletto di un invisibile camicia, quasi rompendo il collo della maglietta. Si tormenta le mani, i capelli, il viso, suda.

<<Cosa? Successo cosa? Non è...non è...è...quando hai detto che parti?>> balbetta, cambiando argomento.

<<Ti senti bene? Perché non ti siedi?>>

Il biondo mi guarda anche se sembra non vedermi veramente, aggrotta le sopracciglia e scuote la testa. Non penso si senta bene, ha le guance chiazzate di rosso. Prende le chiavi della camera e il cellulare, si china per stamparmi un bacio sulla guancia e si allontana.

Colpita da una stella 🌌 /// Paulo Dybala (Completa)Where stories live. Discover now