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A ogni suo tocco la mia pelle reagiva in modo strano, avevo brividi in tutto il corpo, era una sensazione unica. ‹Non cercare di resistermi› mi staccai da lui guardandolo confusa, aveva uno strano ghigno sulla faccia «Che cazzo è appena successo» mi alzai di scatto allontanandomi, era come se mi avesse parlato nella testa ‹Stanno per cambiare un po' di cose nella tua vita› lo guardai sbalordita, non aveva mosso un muscolo, restava semplicemente lì a guardarmi con il suo solito sorrisetto «Quindi vuol dire che diventerò come te?» avvicinai tremante una mano verso la mia faccia «Non ho alcuna intenzione di diventare come te» a quelle parole fece una faccia strana, non era arrabbiato, però lo avevo ferito e anche parecchio. Quando me ne resi conto lo guardai dritto negli occhi, non diceva nulla era solo strano, né allegro né altro. Raccolsi la canna che era caduta forse una mezz'ora prima e iniziai a fumare, non credevo di sentirmi così in colpa eppure gli ho fatto e detto cose peggiori, ma stavolta era diverso non so dire come ma era così e basta. «Cosa cambierà di me» cercai di sdrammatizzare la situazione, si girò verso di me con un leggero sorriso «I tuoi occhi saranno come i miei, mentre la tua pelle diventerà più chiara» era quasi serio mentre parlava «Oh avanti ancora più chiara di così, se mi mettessi davanti ad un muro potrei mimetizzarmi» iniziammo a ridere entrambi, in effetti non era tanto male stare con lui, superata la paura iniziale è... quasi piacevole. «Peró ho la vaga impressione che queste non saranno le uniche cose a cambiare, vero?» semplicemente annuì, non sapevo se volevo sapere cos'altro sarebbe dovuto cambiare. Calò di nuovo il silenzio mentre io mi limitavo a fumare, fuori era ancora giorno, forse erano le 12 non più tardi. Mi alzai dalla poltrona e mi avvicinai alla sua mentre guardava ogni mio movimento, mi sedetti a cavalcioni su di lui,  mi passò le mani sulle cosce mentre io avevo le mani poggiate sul suo petto, proprio sotto il suo sfarzoso colletto del vestito «Ti è passata adesso la paura dei clown?» la sua voce era scherzosa ma anche un po' inquietante, forse ancora non era passata la mia fobia, ma almeno non avevo più paura di lui. Non gli risposi, lo guardai dritto negli occhi prima di baciarlo, un bacio lungo e molto lento, mi stringeva la gola con una mano mentre l'altra era salda sulla coscia. Più stringeva e più avevo voglia di lui, ormai eravamo un vortice di passione ardente come non mai. ‹So che ti spavento, ma non voglio farti del male, almeno non più di quanto te ne abbia già fatto mordendoti› sentii rimbombare nella mia testa, mi fermai guardandolo negli occhi «Perchè?» lo guardai con un leggero sorriso e lui non capendo cambiò espressione inclinando la testa «Il dolore non è poi così brutto» rimase senza parole, sorrise soltanto, un sorriso sadico e perverso. Si alzò dalla poltrona con me in braccio, si avvicinò ad una parete mentre ci baciavamo, avevo capito qual'era la sua intenzione «Hey aspetta, io..» non mi fece finire la frase che subito tornò a baciarmi, cercai di allontanarmi da lui ma non ci riuscivo. Mi teneva stretta a lui impedendomi qualsiasi movimento, ma stava succedendo qualcosa. Sentivo un dolore lancinante alla testa, era come se il cervello mi stesse per esplodere, quando finalmente capì che qualcosa non andava mi rimise giù guardandomi confuso «Che hai..?» fece un passo indietro lasciandomi un po'di spazio, mi accasciai sul pavimento con le mani sulla testa, non riuscivo a parlare e anche respirare mi sembrava un'impresa impossibile. Dopo qualche interminabile minuto il dolore svanì «Che cazzo sta succedendo» mi rialzai con fatica lasciandomi cadere sulla poltrona «Il tuo corpo sta cambiando, tra qualche giorno sarà tutto passato se siamo fortunati» prese la canna che era caduta per l'ennesima volta e me la porse, iniziai a fumare velocemente «Che vuol dire 'se siamo fortunati'» lo guardai con l'espressione più confusa che potessi avere, esitò un attimo prima di decidersi a prendere parola «Non so quanto questo 'cambiamente' possa durare, giorni, settimane, mesi. Sei l'unica che sia sopravvissuta al mio morso» si girò dandomi le spalle, la sua voce era ricolma di tristezza «Beh spero almeno che non sia tanto doloroso» sospirai continuando a fumare, l'unica cosa che potevo fare era rassegnarmi e sperare che tutto sarebbe passato il più in fretta possibile. «Allora, che si fa ora con questo cambiamento, come potrò spiegarlo ai miei genitori» si girò con un espressione triste e piena di sensi di colpa «Cosa non mi hai detto» mi alzai preoccupata di ricevere altre "belle notizie" «Quando il cambiamento sarà completato dovrai fare una scelta che in ogni caso ti farà allontanare da tutti» era davvero dispiaciuto, i suoi occhi iniziavano a farsi lucidi ma da essi non scese nessuna lacrima «Io non posso restare in questa dimensione troppo a lungo, al massimo un anno. Ma una volta ogni 27 anni io ritorno per nutrirmi di anime per poi ritornare in una specie di letargo» si fermò cercando di essere il più cauto possibile «Solo che i 27 anni non sono ancora passati e io per qualche motivo sono tornato prima, e questo motivo sei tu» si avvicinò accovacciandosi davanti alla poltrona e passandomi una mano sulla guancia «Questa cosa è successa solo con un'altra ragazza prima di te, ma non era forte abbastanza, non come lo sei tu. In ogni caso le alternative sono 3» si fermò per qualche istante, prese delicatamente la canna dalle mie dita e si fece qualche tiro porgendomela subito dopo «La prima è che tu non superi i primi 3 giorni, la seconda è che tu sia forte abbastanza da restare su questo piano facendo restare anche me e la terza è che tu dovrai passare 27 anni in una dimensione diversa in una specie di stato di coma profondo» cercai di pensare il più lucidamente possibile, la prima e la terza opzione non erano contemplabili, l'unica cosa che mi rimaneva da fare era cercare di essere abbastanza forte da restare qui «Come faccio ad essere abbastanza forte da restare qui?» sperai in qualcosa che forse non era tanto impossibile «Il fatto è che tu puoi restare quanto vuoi qui, il problema sono i dolori che dovrai affrontare, sono orribili, ti costringeranno ad andare nell'altra dimensione, ma l'unica cosa che so è che affrontato in due non è impossibile, non so come ma in questo modo entrambi potremmo rimanere qui senza perdere i poteri» concluse guardando il basso sentendosi devastato «La cosa principale è riuscire a sopravvivere i primi tre giorni e nascondere gli occhi gialli ai miei genitori» cercai di sorridere ma ero tutt'altro che felice anche se dentro di me sapevo che sarei riuscita a restare, non era una sensazione era come se lo sapessi già «Basta volerlo, se pensi intensamente a qualcosa la potrai fare». L'unica cosa in cui speravo era soltanto di essere forte abbastanza da non sprofondare nell'abisso... O morire.

Angolo me

Salve gente, so di averci messo una vita a pubblicare un nuovo capitolo, ma non riuscivo a scrivere, ero praticamente in blocco. Spero di aver soddisfatto le vostre aspettative con questo capitolo leggermente più lungo del solito. Aggiornerò appena riuscirò di nuovo a scrivere qualcosa che mi piaccia davvero...

I give you... Myself ||Pennywise||Where stories live. Discover now