Capitolo 30

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Niall pov

È la vigilia di Natale, siamo tutti riuniti a casa dei miei per festeggiare e Sarah sta per avere una bella punizione!

Io: vieni subito qui Sarah! Siamo in ritardo sono già tutti di sotto!! Vieni qui ho detto!
Sarah: nooo!!! Mhhhh non mi piace quel vestito è brutto e prude addosso!!! Non lo voglioooo
Io: l'hai scelto tu! E poi ora devi comunque vestirti vuoi scendere in pigiama??!!!??? Dio Sarah sto per farti il culo rosso come il vestito!!!!
Denise: ehy ehy... cosa urlate voi due? Sarah perchè ancora non sei vestita?
Sarah: papà vuole mettermi quel vestito brutto zia! Diglielo che è brutto!!!!
Denise: tesoro il vestito è bellissimo e siccome tu sei l'ospite più importante lo devi mettere . Dai ti aiuto io si?
Sarah: nooo!!!!!!! Ho detto di no!!!!!

Non ci vedo più la prendo di peso e la porto in bagno chiudendomi la porta alle spalle. Sento Denise dirmi che ci aspetta di sotto e chiude la porta della mia camera.

Io: allora. Adesso a noi due!
Sarah: noo.. scusa papi... bacio?
Io: niente bacio. Adesso ti prendi una bella dose di sculacciate e poi ti vesto! Non sei mai stata tanto capricciosa come in questi giorni qui! Adesso vediamo se la smetti!!!

Mezz'ora dopo, con Sarah in lacrime tra le braccia scendo di sotto dove ci sono già tutti ad aspettarci per cenare.

Maura: amore della nonna che succede? Vieni qui Sarah non piangere...
Io: no mamma, adesso Sarah sta seduta e mangia. Altrimenti prende anche il resto!
Denise: vieni dai Sarah. Ti metti accanto a Theo si?
Sarah: mh.. si ...

Maura: cosa è successo Ni?
Io: mamma da quando siamo qui lei non fa altro che fare capricci , l'ho punita perchè stasera stava urlando per l'ennesima volta, anche con Denise. Qui purtroppo abbiamo troppe persone intorno e lei non si riesce a tenere.
Bobby: si l'ho notato anche io , ma non prenderla così Niall. Essere padre non è facile.
Io: si ma non riesco a capire che ha in questi giorni. È sempre troppo agitata. Fa capricci che a casa con me non fa mai.
Bobby: forse vuole più attenzioni. Chissà.. va a sederti accanto a lei dai, prima che inizi a litigare di nuovo con Theo.

Seguo il consiglio di mio padre e mi metto seduto a tavola accanto a Sarah. Lei non mi guarda nemmeno, mangia in silenzio. Non volevo di certo che fosse così il nostro Natale, la vorrei felice .

Deo: ma che ha?
Io: le ha prese . E ora sta così. Non so che fare
Deo: peró cazzo Ni pure tu... a Natale !
Io: se si comporta male puó essere qualsiasi giorno voglia, non cambia nulla.
Deo: vedrai che le passa. Ha detto che ti ama no?
Io: Deo è una bambina. Dice tante cose.

La cena prosegue in modo tranquillo e Sarah finalmente si comporta bene. Mangia tutto quello che mia mamma ha preparato per lei e Theo e qualche volta assaggia anche alcune pietanze per noi adulti. Si è calmata un pó, non mi tiene più il muso anzi la vedo anche sorridere.

Denise: è quasi mezzanotte, se volete che venga Babbo Natale dovete andare a nanna piccoli...
Theo: noooo
Sarah: papà... non voglio...
Io: Babbo Natale porta i regali soltanto ai bambini che non fanno capricci e vanno a letto presto. Se voi fate i monelli , non ci saranno regali...

Ovviamente entrambi scoppiano a piangere ma si sa che è soltanto perchè sono piccoli e stanchi. Hanno giocato fino ad ora, hanno visto i cartoni natalizi. Adesso è davvero il momento di metterli a letto.

Io: vado a mettere Sarah a letto, scendo tra un pó ..
Denise: si anche io vado con Theo. A dopo

Do la mano a Sarah mentre lei continua a piangere perchè vorrebbe stare di sotto con tutti gli altri , ma lei è piccola e noi adesso abbiamo la classica partita natalizia con tanto di bevuta.
Lei non puó stare di sotto mentre noi giochiamo a carte soprattutto perchè di solito facciamo mattino, quindi deve dormire.

Io: Sarah amore.. non piangere, basta. Lo sai che hai degli orari , devi dormire ora. Forza mettiamo il pigiama...
Sarah: io voglio stare con te.. e i nonni..
Io: abbiamo ancora tanti giorni per stare con i nonni. Ora è tardi e tutti i piccoli devono andare a letto... ecco fatto. Accendiamo la lucina della buonanotte...
Sarah: papà? Mi leggi una favola?
Io: va bene , quale vuoi leggere?
Sarah: quelle del libro che mi hanno regalato zio Deo e zio Willie...

Prendo uno dei libri di favole che i miei cugini hanno comprato e comincio a sfogliare per vedere con Sarah quale leggere..

Sarah: questa! La principessa!
Io: va bene ma tu stenditi bene sotto le coperte e prova a chiudere gli occhi.
Allora....
C'era una volta una principessa bellissima, che viveva con il suo vecchio padre in un castello lontano lontano. Purtroppo il castello era molto lontano dalla città e la principessa Ania trascorreva la maggior parte del tempo da sola e si annoiava tantissimo. Il vecchio re le promise che come regalo per il suo compleanno l'avrebbe portata a fare una bella gita in città. Ania non vedeva l'ora, era felicissima, al suo compleanno mancavano ormai pochi giorni e lei non vedeva l'ora di partire!!
Finalmente arrivò il giorno prestabilito, la carrozza del re fu caricata di mille bagagli e i due partirono alla volta della città. Ania si divertiva a guardare fuori dal finestrino,i bambini che uscivano da scuola chiacchierando e giocando, gli animali al pascolo. Il mondo sembrava così bello fuori dal castello. Una volta arrivati in città Ania fu sorpresa da quanta gente ci abitava, c'era sempre un gran fermento, persone che camminavano in ogni direzioni, macchine e autobus.
Il vecchio re l'accompagnò ovunque volesse andare, al parco, sulle giostre, al cinema... verso sera un simpatico conte amico del re organizzò una festa in onore di Ania dove invitò tutti i giovani della sua età.
La principessa si divertì tantissimo, e si fece un sacco di nuovi amici. Scoprì addirittura che in città i ragazzi della sua età andavano a scuola e non studiavano da soli in casa, che la scuola era un posto divertente dove si studiava certo molto, ma anche si stava in compagnia dei propri amici e si chiacchierava e si facevano gite divertenti tutti assieme. Quando fu ora di tornare al castello nel bosco Ania era disperata, solo l'idea di essere di nuovo sola e di tutto il silenzio che regnava nel bosco le venivano le lacrime agli occhi. Il vecchio re che le voleva molto bene non se la sentì proprio di deluderla, così ordinò che il castello fosse trasferito immediatamente in città!
Da quel giorno Ania e il suo vecchio papà vissero felici nel loro castello in città. 
Ania era la principessa più felice del mondo.

Devo ricordarmi di ringraziare quei due testoni per il regalo. La piccola si addormenta facilmente con le favole.

Le rimbocco le coperte e scendo di sotto pronto a stracciare i miei cugini . Ogni anno ci provano a vincere contro di me ma è inutile. Sono molto più furbo di loro e di certo diventare padre mi ha giovato. Mi sento anche meglio ora che ho visto Sarah dormire serena, quindi senza preoccupazioni prendo l'occorrente e ci posizioniamo intorno al tavolo pronti per una lunga notte...

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