Capitolo 35: Don't give up on me

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«È da un po' che non ci vediamo, come vanno le cose con Gemma?» chiesi allacciando le braccia attorno al suo collo, mentre lui conduceva la danza.
«Non tanto bene, considerando che ci siamo lasciati» sorrise amaramente e poi incastrò lo sguardo nel mio.
«Oh, mi dispiace»
«Non hai nulla di cui dispiacerti» disse accarezzandomi la guancia.

Resistetti dal fare un sorriso imbarazzato. C'era un periodo in cui Liam mi incuriosiva parecchio, il suo accento inglese, i suoi modi regali e gentili, aveva un non so che di affascinante, anche se il ragazzo biondo con gli occhi azzurri non era mai stato il mio tipo, diciamo che io preferivo l'esatto opposto...

«Freya?» richiamò la mia attenzione.
«Perdonami, mi ero un attimo persa nei miei pensieri» scossi la testa sorridendo impacciatamente e abbassai lo sguardo.
Improvvisamente mi mise due dita sotto il mento per ristabilire il contatto visivo; avvicinò le labbra alle mie con l'intenzione di farle scontrare.

Di solito gli ultimi istanti prima di qualcosa, di un bacio ad esempio, sono quasi più intensi del bacio stesso. Lo stomaco cade nel vuoto, senti le farfalle, hai i brividi dietro la schiena, il battito del cuore accelera e il respiro diventa irregolare.
Io però, in quel momento, non provavo nulla di tutto ciò.

Girai il viso di lato prima che le nostre labbra potessero toccarsi, trasformando quel contatto in un semplice bacio sulla guancia.
«Di questo posso dispiacermi?» chiesi sorridendo impacciatamente.
«Tranquilla, non me la prendo mica per queste cose»
Mi baciò le mani e tornò da sua sorella, mentre io andai da Mia che aveva assistito alla scena e aveva dipinto in volto uno sguardo basito.

«Che c'è?» dissi incrociando le braccia al petto.
«Ti sei almeno resa conto di quello che è successo?» mi sussurrò.
«Uhm si?» tentai di rispondere, davvero non capivo quale fosse il problema.
«Perché diamine ti sei spostata?!» disse spingendomi delicatamente la spalla. Come Liam aveva incuriosito me , aveva avuto lo stesso effetto su Mia. Era oggettivamente il ragazzo perfetto. E poi diamine, l'accento inglese è una delle cose più sexy di questo mondo!

«Perché non sono interessata...»
«Mio Dio! Sai questo che significa?!» sbottò iniziando a saltellare su se stessa, sembrava un'adolescente in preda agli ormoni quando faceva così.
«Uhm no» dissi scuotendo la testa meccanicamente. Odiavo quando non arrivava subito al punto, significava che il mio cervello faceva il giro di tutti gli scenari possibili e immaginabili in pochi secondi.
«Sai quando non si è più interessati? Quando si ha già qualcuno per la testa»

Detto questo si allontanò, salutando gli ultimi ospiti che stavano andando via. Feci lo stesso, ma la sua frase continuava a ronzarmi nella testa.
Io non avevo nessuno per la testa, e non volevo avere nessuno. Stavo benissimo da sola, a fare quello che volevo, senza nessuno che decidesse per me. Stare da soli, senza legami, era fantastico.

Salutai Liam e sua sorella, poi mi raggiunse Kyle e alzai gli occhi al cielo.
«Puoi venire un momento?» mi chiese gentilmente. Lo seguii controvoglia, preparandomi nel sentire uno dei suoi soliti discorsi da fidanzato geloso.
«Allora?» lo incitai a parlare, mentre faceva avanti e indietro davanti alla porta dell'hotel. L'aria fresca della notte mi accarezzava le gambe.

«Ti prego, lasciami capire dove diamine sbaglio» si girò verso di me e parlò con tono supplichevole.
Lo guardai confusa e sbuffai, massaggiandomi le tempie.
«Dobbiamo chiarire questa cosa una volta per tutte» dissi.
«Sono d'accordo, possiamo vederci-» iniziò a parlare ma lo interruppi.
«No, la chiariamo adesso» imposi.

LA's Devil - dicono che tu sia il diavoloTempat cerita menjadi hidup. Temukan sekarang