Quello che non ti ho detto

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Vedere Alice così disperata mi ha fatto male e mi ha spaventato. Non capivo il motivo ti tale disperazione e non avevo idea che il motivo potesse essere quello che mi trovo davanti una volta che Silvia mi porta in sala da pranzo.

Una sala da pranzo perfettamente sistemata per una romantica cena a due.
Ci sono candele sul tavolo e una cena pronta ad essere servita. E poi ci sono io che pian piano comincio a capire e più capisco più mi sento uno stronzo.

"Ecco il motivo. Alice aveva preparato una serata solo per voi. Tuo padre non c'è è fuori con Teresa e anche io ero uscita per lasciarvi solo qui. Ma tu non sei arrivato. E non hai nemmeno avvertito. Potevi almeno chiamare e dire non torno.
Claudio per Alice è già difficile stare qui.
È difficile aprirsi a te perché comunque questo periodo l'ha distrutta ma ci sta provando. Ci sta provando perché ti ama e vuole stare con te. Ma tu così non l'aiuti.
Mi ha raccontato della tua freddezza quando è venuta a parlarti. Ha paura di averti perso ma nonostante tutto è qui e stasera voleva provare di nuovo a fare la cosa che le riesce peggio...parlarti. Dimostrandoti che lei vuole affrontarli i vostri problemi ma devi dargli modo di farlo Claudio. Se la vuoi ancora"

"Ho avuto una cena con dei colleghi...ho avvisato mio padre ma evidentemente non ha avvertito... non potevo saperlo che lei mi stava aspettando... non lo sapevo"

"Saresti venuto?"

"Ovviamente si."

"Lei pensa che tu ti sia stancato di lei. Pensa che non la ami più. L'altro giorno ti ha sentito distante ti ha visto freddo ha visto i tuoi occhi diversi e ha pensato fosse finita. Ma è stata forte e invece di scappare come forse avrebbe fatto in passato, anche grazie al mio appoggio ha deciso di provare ancora con questa cena. Ma oggi si è sentita rifiutata."

"Io volevo solo che lei fosse realmente convinta di quello che mi diceva. Volevo che il suo dirmi torna mi sei mancato non fosse solo legato al momento, alla distanza. Alice deve capire che malgrado io la ami con tutta la mia anima io non posso essere sempre in balia dei suoi stati d'animo, non posso. Io voglio stabilità. Ora voglio questo da lei. Perché me lo merito e lo merita la nostra storia. Per questo ho finto freddezza quando avrei voluto stringerla e dirle che andrà tutto bene."

"Ok. Penso che a questo punto tu debba vedere una cosa. Aspettami qua"

Non ho idea di cosa Silvia voglia mostrarmi.
Ma sono curioso. Ho la sensazione che sia una cosa importante. Se ho un po' imparato a conoscere Silvia deve esserlo.

"Eccomi"

Ha un foglio in mano.
La stessa mano che me lo porge dicendomi

"Claudio quello che sto facendo farà probabilmente infuriare Alice. Lei si fida di me e mi aveva pregato di non farlo. Anzi forse pensa che io l'abbia buttata. Ma non ho potuto farlo. Non posso. Questa è una lettera per te. Da parte di Alice. L'ha scritta il giorno dopo la tua partenza e c'è tutto. C'è la mancanza. C'è la sofferenza. E ci sono le motivazioni che l'hanno spinta a sbagliare. Per questo io te la devo dare. Perché tu devi capire. Ora io vado di la in camera mia . Così hai tutto il tempo di leggere, metabolizzare e decidere. Ma fallo presto perché questa storia sta portando solo sofferenza."

Detto questo prende la borsa, la giacca, e va in camera lasciandomi solo con un foglio di carta tra le mani.
***
Non lo so se ho fatto la cosa giusta. Non lo so se stavolta avrei dovuto tenermene fuori. Non lo so.
So che Alice si arrabbierà. Questo è sicuro. So come è fatta e non supporterà volentieri questa mia intromissione. Ma so anche che è abbastanza intelligente da capire che l'ho fatto per lei. Perché questa situazione andava sbloccata. E l'unica strada per sbloccarla mi è sembrata quella lettera.
Quella bellissima lettera piena di amore che aveva scritto di getto e che si è rifiutata di consegnare al destinatario.
L'ho fatto io.
E spero con tutto il mio cuore che sia servito a qualcosa.
***
Giro e rigiro questo foglietto tra le mani. Silvia me lo ha consegnato e mi ha consigliato di leggerlo. Dice che capirei tante cose. Ma io adesso ho quasi paura di farlo. Perché è vero, forse Alice aveva ragione se sono venuto qui oltre che per "aiutarla" allontanandomi da lei l'ho fatto anche perché avevo bisogno di scappare. Scappare dalla sua freddezza, scappare dalla sua lontananza sempre più evidente, dai suoi occhi che non erano più gli stessi, che non mi guardavamo più con amore ma con rancore, con delusione.
Penso che mai un foglio di carta sia stato per nessuno così pesante mi sembra di avere del piombo tra le mani.
Ma devo farlo. Devo farmi coraggio ed aprirlo. Magari davvero potrebbe farmi capire tante cose .
Un respiro profondo e come se stessi entrando dentro l'acqua come in apnea mi immergo in questa lettera dei sentimenti.

L'Allieva...Fidati Di Me (#Wattys2019)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora