Capitolo 57 - Cuore spezzato

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È triste, disperato e distrutto.
Ma perché?
È stato lui a lasciare me non il contrario, ha fatto tutto lui eppure...qualcosa non torna.
Mi sta sfuggendo qualcosa, lo sento ma...poggia una mano calda sulla mia e i suoi occhi mi stanno implorando di capire, ma capire cosa?

<<Mi prendi in giro? Mi hai pugnalata alle spalle e ti sei pure fregato la vacanza pagata da me! Te ne potevi andare in Australia o dove cazzo ti pareva e invece sei venuto qui, a torturami, ma che coincidenza!>> sibilo, sfilando la mano dalla sua.

Ho smesso di farmi fregare!
È un bugiardo, un traditore, un impostore, uno stronzo e...se non fosse una coincidenza?
Oddio, mi scoppia la testa.

Paolo si alza, abbassa lo sguardo e piega le spalle in avanti. Non l'ho mai visto in queste condizioni, e nonostante tutto mi dispiace. Si sistema la maglietta sul torace scolpito, lascia il bicchiere mezzo pieno sul bancone e...

<<Non pensavo fossi così ceca E, così ingenua.>> sussurra, prima di voltarsi ed andarsene.

Ceca?
Ingenua?
Ma che cazzo sta dicendo?

Mi prendo la testa tra le mani, frustrata. Non ci sto capendo niente, non ho il controllo di nulla e sto per impazzire, lo sento. Ordino una camomilla al barman che mi guarda come se mi compatisse, e non trovo nemmeno la forza per mandarlo a farsi fottere.

<<Giornata stressante mh?>> si intromette una voce maschile famigliare, è il ragazzo nella hall, il moro dell'occhiolino.

<<Cosa vuoi?>> ribatto, per nulla vogliosa di dirgli i fatti miei.

<<Niente, mi sembrava solo triste lasciare da sola una bella donna come te.>> dice, accenando un sorriso malizioso.

Ma ce l'hanno tutti con me oggi?
Cos'è l'universo ce l'ha con me?
Forse al mio ritorno dovrò fare una visitina a Gianna, magari mi scaccia il malocchio. O forse ha ragione lei e dovrei girare con un Santo in saccoccia.

<<Non sono sola e non sono dell'umore giusto per essere educata, quindi vedi di levarti dalle palle.>> esclamo, fulminandolo con un occhiata.

<<Ma come siamo sboccate, non immaginavo.>> ridacchia il ragazzo, facendomi saltare i pochi neuroni rimasti. Stringo i pugni, con il desiderio che prenderlo a calci.

<<Calma tigre, non sono qui per rimorchiarti.>> afferma, quasi come se fosse ovvio. Chi diavolo è?

<<Ah no? Allora cosa cavolo vuoi?>> ringhio, ad un passo dal perdere il controllo.

<<Farti un favore, mettiamola così. Sono qui per darti un avvertimento, più per te che per me, e dovresti ringraziarmi sai? Sono davvero misericordioso.>>

Sono confusa, irritata e arrabbiata.
Quando arriva la mia fottuta camomilla?!
Forse dovrei buttare giù metà boccetta di Valium per calmarmi.

<<Vai al punto Narciso, mi sto stufando.>> sbuffo, cercando di mantenere il controllo e non beccarmi una denuncia per aggressione.

<<Sei divertente biondina, te lo concedo. Posso capire perché ti trovi così attraente, ma le cose non cambiano, non possono cambiare. Fossi in te starei attenta e lascerei stare la tua frequentazione, non ti porterà da nessuna parte.>> dice serio, gli occhi scuri in fiamme.

<<Si può sapere chi sei tu?>> chiedo, esasperata e un po' spaventata. Lui si alza e si avvicina.

<<Nessuno di importante, ma fidati quando ti dico che l'unica cosa che ti resterà di Paulo Dybala sarà un cuore spezzato.>>

Lo guardo andare via fischiettando, le mani nelle tasche dei pantaloncini scuri. Non so cosa pensare, so solo che il cuore è partito al galoppo e non so come fermarlo, come farlo rallentare.

<<Dov'è la mia camomilla?!>> sbraito, sbattendo la mano sul bancone.

Neanche a farlo apposta appena riesco a scolarmi la tisana bollente, vedo entrare il soggetto in questione.
Com'era? Parli del diavolo e spuntano le corna? Beh, Paulo Dybala è qui e sembra anche parecchio incazzato.

Con molto coraggio e dignità mi abbasso e giro intorno al bancone, nascondendomi con classe. Col cavolo che ho intenzione di sorbirmi la sua sfuriata per averlo lasciato a piedi, o di affrontare una discussione impegnativa. Sono stanca.

<<Signorina ma cosa sta facendo?>> chiede il giovane barman, sconvolto.

<<È andato via? Il calciatore, quello della Juve è andato via o no?>> dico, sperando che non mi faccia scoprire. Il barman alza lo sguardo e poi lo riabbassa, sotto shock.

<<Puoi uscire da lì dietro, non so cosa hai combinato ma devi averla fatta grossa stavolta Europa.>>

Mi congelo nel riconoscere la voce che arriva dall'altra parte del bancone. Cazzo. Mai un momento di pace eh? Stringo le labbra e mi costringo ad alzarmi, pronta ad affrontare un'altra difficile discussione.

Spazio autrice: No, non sono morta. Purtroppo il lavoro è stato infernale, non ho avuto tempo per fare nulla.
Ma comunque...cosa credete stia nascondendo Paulo?
E Paolo? Cosa avrà voluto dire?
Chi sarà mai il moro che ha avvertito Europa?
E chi l'ha sgamata dietro al bancone? 😂
Ne saprete di più nel prossimo capitolo, a presto 😏❤

Colpita da una stella 🌌 /// Paulo Dybala (Completa)Where stories live. Discover now