Sixty

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Sobbalzai al rumore di vetri rotti proveniente dalla cucina.

Con il cuore in gola scostai le coperte che avevo avvolto attorno al mio corpo infreddolito dal clima estremamente freddo proveniente da fuori.

Mi sedetti nel bordo del letto.

Ero interdetta sul dafarsi. Forse sarei dovuta andare a vedere cosa stava succedendo dall'altra parte oppure semplicemente ignorare la cosa ed andare a dormire, anche se ormai il mio sonno era scomparso.

Prima di prendere una decisione la porta della stanza da letto si spalancò con talmente tanta forza da andare a sbattere nella parete retrostante provocando un rumore assordante.

Mi alzai in piedi ,quasi di scatto ,con il respiro tremolante.

Adrian senza neanche guardarmi si intrufolò in bagno chiudendo la porta dietro di se provocando altro rumore.

Ma è possibile che deve sempre distruggere qualsiasi cosa?

Sbuffai pesantemente e mi risiedetti ai piedi del letto in attesa di un segno di vita da parte sua ma solo lo scroscio dell'acqua sembrava udirsi dall'altra parte delle pareti.

Rimasi ad aspettare per minuti o ore,non lo seppi neanche. Avevo perso la concezione del tempo e da queste parti sembrava non esistere neanche l'ombra di un orologio.
Era già l'alba probabilmente.

Mi aveva permesso di dormire in camera sua mentre lui invece aveva preferito rimanere in quello scomodo divano, cosa che non si sarebbe mai curato di fare qualche mese fa.

Nonostante i miei tentativi di zittire i miei stupidi e tormentanti pensieri non riuscii neanche a richiudere occhio.

Ogni tentativo di riaddormentarmi era vano.

Decisi di alzarmi e cercare di distrarmi almeno per qualche minuto nell'attesa che questo ragazzo problematico uscisse dal bagno.

Sinceramente non mi andava di chiamarlo o corrergli dietro come sempre per poi ricevere il solito schiaffo in faccia.

So che inizieremmo a litigare e non ho la forza né la voglia di affrontarlo.

Mi sono sempre ritenuta negli ultimi anni una ragazza dal carattere forte, ma con lui questa mia forza sembra sbiadirsi ogni volta.

Mi appoggiai al piccolo ripiano che dava all'esterno e rimasi incantata di fronte alla finestra davanti a me che dava direttamente sulla strada.

Edifici grigi contornavano il quartiere conferendone un'aria quasi spaventosa.
Una luce fredda e sottile si addentrava disperdendo ancora più gelo all'interno dell'abitazione.

Inizialmente mi chiesi il perchè di scegliere un appartamento così isolato e tetro ;ma più lo guardavo e più mi rendevo conto di quanto questo posto fosse adatto a lui.

''Non dormi?''

''Oh porca p-''un piccolo urlo lasciò le mie labbra dallo spavento e feci scaraventare a terra un piccolo vaso vuoto appoggiato di fianco a me.

Lo guardai spaventata. Era appoggiato alla piccola scrivania con lo sguardo rivolto verso di me. Chissà da quanto tempo era lì.

''Scusa non ti avevo sentito'' mi piegai e raccolsi il vaso che, grazie alla presenza del tappeto scuro, era ancora intatto.

''Fiu,non è rotto''sussurrai tra me e me vittoriosa.

'Meglio'' rispose scontroso.

Alzai gli occhi al cielo infastidita.

Silenzio.

Mi appoggiai sul piccolo ripiano di fronte a lui sotto il suo sguardo fisso e rimanemmo a guardarci per alcuni secondi senza dire una parola.

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