Three

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Osservo le pareti spoglie della mia stanza da qualche ora vaneggiando sulla mattinata che mi aspetta.

Sono le cinque del mattino e non riesco a prendere sonno dal flusso costante di pensieri che non mi permettono di addormentarmi.

Tra meno di tre ore comincerò la mia nuova scuola e l'idea di incontrare persone nuove mi spaventa.

Decido di alzarmi così da smettere di farmi mille paranoie e mi avvio in bagno.

Entro nel box doccia dopo essermi liberata del mio pigiama. L'acqua fredda immediatamente fa rabbrividire la mia pelle.

Mi asciugo i capelli e ritorno in camera per scegliere cosa indossare oggi. Sinceramente non è la prima delle mie preoccupazioni quella di vestirmi bene, perciò opto per una semplice t-shirt della vans bianca e dei jeans strappati.

Applico un po' di mascara nelle mie lunghe ciglia per sembrare almeno guardabile il primo giorno di scuola

Preparo il mio zaino nero infilando all'interno solo l'astuccio e un quaderno,non credo che già dal primo giorno di scuola ci facciano lavorare.

***

Intravedo già in lontananza una crocchia di ragazzi raggruppati tra loro che aspettano il suono della campanella e quindi l'inizio di questo anno scolastico.

Alcuni sembrano entusiasti,alcuni un po' meno mentre io vorrei solo ritornare a casa.

Rimango appoggiata ad un muretto vicino alla scuola mentre maneggio con il telefono.

"Oh merda sei la tipa del didietro" sento una voce maschile vicino a me e confusa alzo lo sguardo.

Mi giro verso la voce sconosciuta e riconosco il ragazzo del parco.

Oh no il ragazzo strano.

Lo guardo di sfuggita e spero recepisca il messaggio e se ne vada. 

"Sei Aria giusto?" corruga la fronte.

Non ha recepito proprio un bel niente!

"Ariel"lo correggo e riprendo a maneggiare con il cellulare ignorandolo.

"Stavo scherzando,non si più dimenticare il nome di una bellissima ragazza come te "mi guarda alzando le sopracciglia in alto e in basso ripetitivamente.

 Lo fulmino con lo sguardo e lui appoggia la moto nel muretto di fianco a me.

"Coglione non graffiarmi la moto" urla un ragazzo verso la nostra parte.

"Fanculo Adrian" risponde Travis nervoso.

Mi giro per scoprire da dove provenga quella voce che non mi è totalmente estranea.

Oh no

È il ragazzo del parco dagli occhi color pece con cui ho avuto uno scontro l'altro giorno.

Mi pare sia con lo stesso gruppo di amici con cui l'ho visto l'ultima volta ma non ricordo,era buio e a malapena riuscivo a vedere lui.

Questo è un incubo. 

Appena mi vede inizia a fissarmi dritto negli occhi con lo sguardo assottigliato,probabilmente sta cercando di capire chi io sia oppure mi ha riconosciuta. Spero la prima.

Continuo a sostenere il suo sguardo intimidatorio e lo distolgo non appena sento la voce di Travis richiamare la mia attenzione.

Rialzo poi gli occhi ancora verso di loro e lui fortunatamente non mi sta più guardando.

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