Epilogo

4.5K 124 30
                                    

"Mamma"
Mi volto verso la familiare vocina adorabile, notando il mio piccolo ometto con le scarpe tra le mani.
"Non riesco a mettere le scarpe." Lo sguardo quasi triste per non esserci riuscito da solo.

"Oh tesoro, non fa nulla, ti aiuto io." Poso lo strofinaccio sul lavabo della cucina e mi avvicino al piccolo.

A soli tre anni il piccolo Max pretende si fare tutto da solo e la maggior parte delle volte ci riesce anche. A volte mi fa sentire quasi inutile. Vorrei poter fare tutto io per lui, ma non me lo permette e il mio adorato maritino dice che dovrei lasciarlo fare. Ma cosa ne sanno gli uomini!

"Tesoro hai visto il mio casco?"
Ed eccolo qui, il mio splendido marito, con i ricci scompigliati e l'accenno di barba. Non è cambiato molto da quando eravamo ragazzi, solo è più muscoloso adesso, grazie ai numerosi allenamenti con la squadra. Per il resto non è cambiato affatto.

"Lo hai lasciato sopra la mensola all'ingresso."
Allaccio l'ultima scarpa al mio bambino e poi mi alzo, dirigendomi verso la mensola e afferrando il casco.
Mi giro verso Harry con aria soddisfatta, mostrando il caschetto come se fosse un premio.

Il suo splendido sorriso super sexy mette in mostra le fossette mentre si avvicina e mi cinge la vita con un braccio.
"Ti ho mai detto che sei la moglie migliore del mondo?"

"Oh si che me l'hai detto, tutti i giorni." Allaccio le mani intorno al suo collo e mi godo il suo profumo.

Avvicina le labbra al mio orecchio "Avrei voglia di stenderti sul divano e farti mia subito." Sussurra per poi lasciare un bacio bollente proprio sotto l'orecchio.
Già, ne avrei tanta voglia anche io, peccato che il signorino abbia una partita importante tra poche ore.

"Magari stasera, ma solo se vinci." Mi allontano, raggiungendo Max in cucina.
"È una sfida, piccola?" Mi urla dietro Harry, facendomi ridacchiare.

"Prendila come vuoi" ribatto senza voltarmi. Mi inginocchio di fronte a Max sistemando il colletto della sua polo azzurra, in perfetta sintonia con i suoi occhi blu acceso. È davvero assurdo come il verde degli occhi di Harry e il grigio dei miei abbia creato un blu così intenso. Forse la forma degli occhi è l'unica cosa che ha preso da me, per il resto è uguale a suo padre, stessi ricci scuri, stesse labbra rosee e stessa indipendenza.

"Oh bene, allora sarà una sfida molto piacevole da vincere." Sorride Harry appoggiato allo stipite della porta.

"Quale sfida?" Chiede il piccoletto. Ecco, un'altra cosa che ha preso da me è la curiosità, fa così tante domande che spesso mi mette in difficoltà, come quella volta in cui mi ha chiesto come fosse nato. La storiella della cicogna non ha retto, ma stranamente Max non ha ribattuto anche se era palese che non ci credesse. Spesso mi chiedo cosa passi per la testa del mio ometto.

Guardo Harry, aspettando che sia lui a dare una risposta a nostro figlio. Harry coglie il mio sguardo e, sospirando, si avvicina al piccolo e lo prende in braccio.

"Se vinco la partita, stasera la mamma mi farà un bel regalo." Ammicca Harry nella mia direzione, facendomi alzare gli occhi al cielo seppur con un sorriso divertito stampato in faccia.

"Che regalo?" Domanda il piccolo con gli occhi spalancati per lo stupore.
"Shh, non si dice, sarà una sorpresa se no che regalo è?" Ribatte Harry.

Max annuisce con decisione "Non lo dirò a nessuno, papà."
Sorrido vedendo quella scena.
"Ne sono sicuro." Harry lascia un bacio sulla fronte a Max prima di rimetterlo giù.

"Devo andare" posa i suoi occhi verdi nei miei "Ci vediamo lì, ok? Per qualsiasi cosa chiamami, mollo tutto e vengo da te."

Mi mordo il labbro mentre mi avvicino. Da quando è entrato nei Green Bay Packers non ha fatto altro che dirlo "Se hai bisogno di me mollo tutto e ti raggiungo" e so benissimo che sarebbe in grado di farlo, soprattutto adesso che c'è Max.

I see you.Onde as histórias ganham vida. Descobre agora