14.

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Scendo di corsa le scale per arrivare alla porta prima di zia Judith, ma lei è più veloce di me e resta sorpresa e confusa quando vede le due ragazze.
"Posso aiutarvi?" Sorride cordiale.

"Siamo amiche di Alex, volevamo salutarla." La rossa mi lancia un'occhiata notandomi ferma a metà delle scale.

Zia Judith si gira verso di me e aggrotta le sopracciglia. Si vede che ha capito che quelle non sono mie amiche, ma ormai mi hanno vista e, anche volendo, Judith non potrebbe dire che non sono in casa.

Rassegnata, scendo le scale e mi avvio verso la porta.
Le due stronze si fanno spazio e superano la zia oltre la porta, senza essere state invitate a farlo.
Carino da parte loro.

"Che volete?" Sbotto.
Bella mi sorride falsamente e incrocia le braccia al petto, lanciando un'occhiata alla sua amica.

"Non ci inviti a sedere?" Chiede Vanessa.
Alzo gli occhi al cielo.
Prima mi diranno cosa vogliono prima andranno via.
Faccio un cenno verso il divano e guardo zia Judith chiedendole con lo sguardo di andare in cucina.

"Be', io vi lascio." Coglie al volo la mia richiesta e si allontana.

Sposto nuovamente l'attenzione sulle due ragazze.
"Allora?" Insisto.
"Come sei impaziente." Sbuffa Vanessa, che si zittisce subito ad un cenno di Bella.

La rossa accavalla le gambe e poggia le mani sulle ginocchia.
"Ti sei divertita ieri?" Mi sorride falsamente.

A quel punto capisco ogni cosa.
"Sei stata tu." Sussurro scuotendo la testa.

"Non sei così stupida come sembri."
Sento la rabbia crescere a dismisura.
"Sei una stronza!" Sbotto.
Avrei voglia di prenderla per i capelli e trascinarla fuori dalla porta. Ma che razza di scherzo è questo?!

"Abbassa i toni, principessa, ti avevo detto di stare attenta. Hai voluto fare di testa tua e adesso ne paghi le conseguenze." Guarda annoiata le sue unghie laccate di rosso.

"Non ho paura di te." Dico convinta.
Lei sorride malefica e si alza dal divano.
"Invece dovresti. Quello di ieri è stato solo un assaggio. Sono in grado di fare molto peggio."

Continuo a non avere paura, ma sono infastidita e arrabbiata.
Sono arrivata qui con l'intenzione di iniziare una nuova vita e di non avere problemi e questa qui piomba dal nulla rovinandomi i piani.

In ogni caso, non dico nulla, non so cosa dovrei risponderle, così semplicemente sostengo il suo sguardo e non mi allontano di un centimetro.

"Sta' lontana da Harry!" Mi punta un dito contro e poi prende Vanessa per un braccio.
"Tutto tuo." Sbotto. "Ora, se non vi dispiace, vorrei il vostro culo fuori da casa mia." Incrocio le braccia al petto.

"Stai giocando con il fuoco." Suona come una minaccia, ma non m'importa.
Le trascino fino alla porta "Starò lontana da Harry solo se tu starai lontana da me." Dico mentre apro la porta di casa.

Non le do nemmeno il tempo di rispondere che l'ho già richiusa alle loro spalle.

Mi appoggio al muro e sospiro di sollievo.
"Mi spieghi che sta succedendo?" Zia Judith sbuca da dietro la porta della cucina facendomi fare un balzo.
"Mi hai fatto prendere un colpo." Porto una mano al petto.

Lei ride per un attimo, poi torna seria e mi esorta a raccontarle tutto.
Non credo di avere altra scelta perciò mi decido a parlare.
"Non sto molto simpatica a quelle ragazze." Dico.

"Lo avevo notato." Vuole sapere di più.
Sospiro "Che ne dici di sederci?" Cerco di guadagnare tempo per decidere cosa posso o non posso dire.
Fa un cenno di assenso e si avvia verso la cucina.

Non posso raccontarle di ieri sera, darebbe di matto e non mi sembra il caso. Potrei parlarle di Harry.. Ma non avrebbe molto senso dato che tra me e lui non c'è assolutamente nulla, mi ha solo aiutata perché ero stata drogata. È una cosa triste da dire..

Ci sediamo e allora non posso più pensare a quello da dire, così comincio a parlare.
"La rossa si frequenta con un ragazzo della scuola. Crede che a me lui piaccia e non vuole che mi avvicini. "
Non ho mentito, ho solo omesso qualcosa.

Judith mi studia per qualche secondo e poi si decide a parlare "E a te piace?" Mi chiede.
Ci metto un attimo a capire di chi stia parlando.
"No." Dico sicura.
Harry non è il mio tipo.. credo.

"E allora per quale motivo lo pensa?"
Bella domanda..
"È stato gentile con me un volta." Dico di getto la prima cosa che mi passa per la mente.
Non è una bugia, ieri sera è stato davvero gentile con me, anche se in circostanze del tutto differenti.

Judith annuisce valutando la cosa.
"Non potrebbe essere che a lui piaci tu e quella ragazza abbia paura di perderlo?" Mi domanda.
Non ci avevo mai pensato, ma è una cosa impossibile, lui mi odia.

"Impossibile. Io ed Harry a stento ci rivolgiamo la parola." Sbuffo una risata, che però mi muore in gola non appena noto il sorriso furbo stampato sulla faccia di Judith.
"Harry, eh?"

Alzo gli occhi al cielo.
"Non è come pensi. Non sopporto quel ragazzo e lui non sopporta me."

La zia scoppia a ridere "Le relazioni più durature iniziano sempre così." Commenta.
"Piantala, ti prego." Sussurro tappandomi le orecchie per non sentirla, mentre lei continua a prendermi in giro.
"Comunque sia, Bella e il suo sicario non mi tollerano, fine della storia."

"Oh, tesoro, non lasciare che quelle due stronzette ti tormentino. Vivi la tua vita e lasciati andare. Se ti va di fare qualcosa, falla, così non potrai vivere con il rimorso, con il dubbio."

Mi prende la mano sopra il tavolo e mi sorride rassicurante.
"Non permettere a nessuno di tapparti le ali. Arriverà anche il tuo momento e allora tu coglilo e non ti pentire di nulla.
La vita è una e non vale la pena di sprecarla per cose inutili." Continua.

"Se quel ragazzo ti piace, stai con lui, non importa cosa pensino gli altri, importa solo ciò che pensi tu." Conclude.

Resto senza parole per il suo discorso e sono sicura di avere gli occhi ludici, proprio come lei.

È ciò che più di simile ho ad una madre e si sta comportando da tale nonostante non lo sia.
Le sorrido "Grazie." Mi butto tra le sue braccia e la stringo come non ho mai fatto prima.

"Di nulla, tesoro mio." Mi bacia la testa e mi accarezza la schiena.

I see you.Where stories live. Discover now