9. «Scritto tutto attaccato?»

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Peter si svegliò a causa di un esplosione.

«Che... che succede? Che ore sono?» Domandò confuso e assonnato. Se non fosse stato per il fatto che a qualche metro di distanza era esploso qualcosa -che puzzava di marcio-, Sybil avrebbe trovato la scena adorabile. «Sono le quattro e trenta del mattino. Metti il costume, Web Head. Abbiamo qualcuno da prendere a calci in culo.»

Velocemente Peter si spogliò, restando in mutande, per poi accorgersi di averlo fatto davanti alla ragazza. «Oh ehm... io-»
«Non ho tempo per sbavare. Sbrigati.» Gli lanciò il costume. «Tu non ne hai uno?»
«Non è la mia priorità.»

Il ragazzo finì di mettere il costume. «Bene, andiamo.» Disse, prendendo la ragazza e uscendo dalla finestra, iniziando ad andare verso l'esplosione più velocemente che poteva.

«È FANTASTICO!» Urlò la ragazza, stretta a Spider-Man. «Ti prometto che quando finiremo qui ti farò fare altri giri. Ma ora attenta stiamo svoltando.» Strinse ancora di più a sé Sybil. «Voglio un abbonamento gratuito per almeno... sempre!» Ridacchiò la giovane mutante.

Un'altra esplosione.

«Non potresti andare più veloce?» Il ragazzo aumentò la velocità, spingendosi al massimo.

«Arrivati, signorina.» Disse Peter, poggiando a terra la ragazza. «Ciao, idiota.» L'eroe salutò il mutante: aveva una massa informe di capelli rossi e ricci, la pelle sembrava scottata dal sole, e indossava un paio di pantaloncini mimetici, una canotta bianca ed era scalzo. «Voi siete gli eroi di questo universo?» Si fermò a guardare i due ragazzini, mentre alzava un piede.

«Web Head.» Lo chiamò la ragazza, vedendo il sorriso sghembo dell'uomo. Il ragazzo non sembrò sentirla -o la ignorò-. «Sì, noi siamo gli eroi di questo mondo, e tu sei?»
«Sono il vostro incubo peggiore.»
«Scritto tutto attaccato?» Domandò sarcastico. «Pensi di poter fare battute?»
«Web Head. Non sta prendendo nulla a fuoco o qualcosa del genere.» Sussurrò la ragazza, guardandosi intorno: l'uomo non aveva fatto esplodere nulla: ma il ruomore e l'effetto erano quelli di un'esplosione -tranne per le fiamme assenti-. «Posso fare tutte le battute che voglio.»

L'uomo sbattè il piede per terra, e fu il caos.

Un'onda d'urto colpì Peter e Sybil, che vennero balzati indietro.

«Stai bene?» Si domandarono a l'un l'altro all'unisono. «A quanto pare sì. Ora facciamo il culo al dominatore dell'aria.» Disse Sybil, lanciandosi verso l'uomo che, schioccando le dita, la rimandò indietro. Peter la prese al volo.

«Sbaglio o ti piace passare del tempo tra le mie braccia, Weasel?» Scherzò il ragazzo, lanciando una ragnatela sull'uomo. «Non mi colpirete mai, eroi da strapazzo.» Un altro schiocco.

«Tu a destra e io a sinistra.»
«Come comandi, Web Head.»

I ragazzi si lanciarono sull'uomo, ma lui saltò, creando un altra onda d'urto.

Ormai lo stavano facendo da venti minuti, e mancava poco all'alba.

«Ma non ti stanchi mai?» Chiese Spider-Man, mentre Sybil cercava qualche possibile punto debole dell'uomo. Guardò verso l'alto e vide un lampione -l'unico che non si era rotto-. «Stancarmi? E perché mai? È così divertente.» Fece una risata. «E si può sapere che cosa vuoi fare?»
«Pensi che ti dirò il suo piano?»
«Quindi lavori per qualcuno... chi è?»
«Colui che mi ha portato sul tuo universo.»

Mentre i due discutevano, la ragazza aveva tirato fuori gli artigli, facendo un segno sul lampione

«Web Head.» Lo richiamò la ragazza, avvicinandosi a lui. «Io lo distraggo, tu gli lanci il lampione.»

La ragazza si lanciò verso l'uomo, che, a differenza di quello che si era aspetta, utilizzò una piccola onda d'urto per volarle incontro e afferrarla per il collo.

«Sybil!» Urlò Peter, lanciandosi contro l'uomo -e ignorando il piano del lampione-. Il mutante sbattè i piedi, creando un'onda d'urto che fece volare via Peter, mentre atterrava con la mano ancora attorno al collo della ragazza.

Sybil mise una mano su quella dell'uomo, che molto probabilmente era munito di superforza, provando ad allontanarla da sè. «Pensi di essere più forte di me, ragazzina? Io sono invincibile, sono l'incubo degli eroi e-» si bloccò, colpito alla testa da un pugno di Peter.

«Beh, signor invincibile, dovresti stare più attento a ciò che accade intorno a te.» Disse il ragazzo.

La giovane mutante si rialzò, battendo il pugno a Peter.

«Ben fatto.» Dissero insieme, sorridendo.

Improvvisamente si aprì un varco: era quello che aveva portato Sybil in quella terra.

Il varco iniziò a risucchiare tutto, e Peter fu costretto a tenersi ancorato con una ragnatela, tenendo stretta anche la ragazza. Il corpo dell'uomo, invece, era stato trascinato lì.

«Lo riporterà a casa.» Disse, mentre lo squarcio continuava a risucchiare tutto ciò che non poteva opporre resistenza.

«A casa tua?»
«Penso di sì. Lui... c'è stato spedito da qualcuno qui, no? Forse se lo sta riprendendo e... potrei andare a casa.» Sussurrò.

Casa.

Peter ebbe una stretta allo stomaco. «Vuoi... vuoi andare? Ti lascio andare?» Che domanda stupida, era ovvio che la ragazza volesse tornare a casa. «Web Head, sei un bravo amico, lo sai? Tengo tantissimo a te e-» Il ragazzo si tolse la maschera e le scoccò un bacio sulla guancia. «Mi mancherai, Weasel.»

Stava per mollare la ragazza quando, com'era comparso, il varco sparì.

«Se n'è andato...»
«Scusami, dovevo lasciarti andare prima.» La ragazza scosse la testa.
«Non so se avrei davvero lasciato il tuo mondo, Web Head. Alla fine, abbiamo degli elementali da combattere, no? Non me ne andrò senza aiutarti.» Sorrise. «E poi... mi saresti mancato. Mi sarebbe mancato anche Quentin, anche se ci ho parlato poche volte e attorno c'era odore di elettricità.»

"Le sarei mancato." Pensò Peter, col cuore che gli martellava nel petto.

«Guarda: c'è l'alba.» Disse la ragazza sorridendo e indicando il cielo. «È fantastica, vero?»
«E sarebbe ancora più bella vista dall'alto.» Bisbigliò Peter, poi prese la ragazza e la portò su un tetto. Sybil poggiò la testa sulla spalla del ragazzo.

Era felice di aver trovato qualcuno con cui poter combattere. Qualcuno con cui sentirsi più potente -perché era questo, infondo: accanto a Peter si sentiva imbattibile.

«È una vista fantastica.» Sussurrò estasiata, e il ragazzo, vedendo il sorriso della giovane mutante che gli aveva appena detto che non sarebbe tornata a casa senza aiutarlo, non riuscì a fare a meno di concordare.

«Sì, é una vista fantastica.»

La sua mente, comunque, non riusciva a non pensare a quel "mi saresti mancato".

Different Universe ||MarvelWhere stories live. Discover now