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" Guardati! Sei bellissima! " mia madre mi fa specchiare con aria orgogliosa e rapita. Mi osservo con attenzione. Devo ammettere che non sembro più la ragazza acqua e sapone che tutte le mattine, zaino in spalla, va a scuola.

Indosso un lungo abito rosso bordeaux con una profonda scollatura sul davanti. La gonna è tempestata di minuscole paillettes che, sotto la luce, brillano come un cielo stellato. Mia madre ha raccolto i miei lunghi capelli castani in una morbida acconciatura dietro la nuca, lasciando libere alcune ciocche vicino a viso. Con l'aiuto di un po' di trucco, le sue sapienti mani, hanno saputo mettere in evidenza il colore degli occhi, e far diventare le labbra come un bocciolo di rosa appena schiuso.

Questa sera la scuola ha organizzato il ballo di fine anno, ho deciso di partecipare solo sotto stressante insistenza di Ginni. Sia io che lei, non siamo state invitate da nessun ragazzo, e così abbiamo deciso di andarci insieme.

" Non dimenticare la borsa! " mia madre mi porge la borsa e il soprabito.

" Sono pronta " sospiro non del tutto convinta della mia partecipazione alla festa. Mentre sto per scendere le scale e raggiungere mio padre che mi accompagnerà, squilla il cellulare. Lo recupero dalla minuscola borsa e rispondo: " Pronto! ".

" Isa sono io! " la voce di Ginni sembra provenire da una caverna.

" Purtroppo non posso venire...mi dispiace da morire! Ho un po' di febbre e la gola mi fa ancora male ".

La mia già poca convinzione di partecipare al ballo, va definitivamente e irrimediabilmente sotto terra.

 " Allora non vado neanche io! " le risponde sollevata per lo scampato pericolo.

" No ti prego! Tu vai. Sono sicura che ti divertirai anche senza di me! "

Aggiunge: " Immagino che sarai bellissima e farai strage di cuori! ".

Termino la conversazione con un " certo...come no! ".

Purtroppo non avevo fatto i conti con l'insistenza di mia madre: " Dopo tutto l'impegno che ci ho messo, devi assolutamente andare! " dice irremovibile.

Salgo in macchina con mio padre. Mi dice che sono bellissima e che farò strage di ragazzi. Sul fatto della strage non sono per niente convinta.

La festa si svolgerà in palestra.  L 'ambiente è molto grande, può ospitare l'intero istituto. Alcuni ragazzi non li ho mai visti, ma potevamo invitare anche amici o fidanzati di altre scuole. Faccio il mio ingresso solitario in mezzo a tante coppie. Spero proprio che il tempo voli il più rapidamente possibile, così potrò tornare a casa e dimenticarmi per sempre di aver accontentato mia madre.

Saluto alcune compagne di classe che, comeprevedibile, sono abbracciate ai loro ragazzi. In un lato della palestra cisono un paio di lunghi tavoli pieni di bibite e cibo; mi avvicino e mi prendoqualcosa da bere. Le poche seggiole sono tutte occupate, e così sono costrettaa rimanere in piedi: in bilico sui tacchi alti. Mentre sorseggio la bibita,vedo arrivare Lorenzo accompagnato dai suoi amici. Insieme a lui c'è Sara, stretta in un abito dorato super sexy che lascia ben poco all'immaginazione.

Li vedo dirigersi prima verso i tavoli, dove si riempiono i bicchieri, e poi a salutare l'innumerevole stuolo di amici che gli si sono riversati davanti. Non posso fare a meno di notare la camicia azzurra che indossa, mette ancora più in evidenza il colore dei suoi occhi, mentre le luci fanno risplendere i suoi capelli biondi.

Ci sono molte ragazze che lo salutano. Sara gli sta attaccata come una cozza allo scoglio. I suoi occhi trafiggono ogni ragazza come fossero pugnali.

La musica risuona in tutta la palestra, e i ragazzi si scatenano in pista sulle note delle ultime Hit. Guardo il cellulare: " È quasi mezzanotte! ". Non manca molto all'ora in cui sarò a casa.

" Ragazzi! " urla il DJ dal palco. " Preparatevi con le vostre dame o i vostri cavalieri...a mezzanotte ballo lento per tutti! ". Penso che tanto per me, lento o rock, non cambia niente.

Mi giro verso il tavolo delle bibite e vedo Lorenzo che si stacca dal gruppo di amici viene verso di me.

" Vorresti concedermi questo ballo? "

" Certo! Con molto piacere " rispondo con un sorriso.

ME+TE ( #Wattys2019 )Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora