16. Come in un sogno ✨

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Spazio autrice: Sono tornata finalmente! Scusate questo ritardo, ma la mia prima sessione estiva mi ha tolto un po' troppo tempo. Sono riuscita a trovare un buco prima di riprendere con altri esami a luglio quindi eccomi qua con un nuovo capitolo. Questo sarà un po' diverso. Ho lasciato un po' l'atmosfera cupa e dolorosa che ha caratterizzato l'intera fan fiction per lasciare spazio ad un po' di leggerezza e amore. Spero quindi di farvi gioire e mi raccomando fatemi sapere cosa ne pensate. Inoltre vi anticipo che sto iniziando la revisione di alcuni capitolo in vista del concorso di quest'anno quindi ci sarà qualche cambiamento. Bene, ora basta che vi annoio. Buona lettura ❣️
Baci 💋 alla prossima.

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Sentivo la sabbia asciutta sotto le dita dei piedi. Una lieve brezza marina mi scompigliava i capelli. Avevo dimenticato cosa si provasse. Quella sensazione di beatitudine sotto un cielo stellato accanto a una persona speciale. Avevo dimenticato cosa significasse andarsene via da tutto e da tutti. Tagliare i contatti con il mondo esterno e prendersi una pausa. E lì in quel posto magico, con lui, dopo tanto tempo ero felice. Veramente felice.
Lui si era allontanato per mettere una canzone su cui ballare 🎵 Hunger ~ Ross Copperman 🎵 e sotto quelle stelle con lui che mi stringeva tra le braccia, non avrei potuto desiderare momento più perfetto. Era da anni che non mi sentivo così con qualcuno, ma lui era diverso. Lui era riuscito a tirar fuori la vera Caitlin.
Mi stava fissando con quei suoi dolci occhi verdi a cui non riuscivo proprio a resistere. Dovevo essere talmente rossa in viso da assomigliare al vestito che avevo indossato. Lui però non distoglieva lo sguardo.
~ Smettila. ~ soffocai una risata.
~ Perché? ~ anche lui stava ridendo.
~ Mi fai arrossire. ~ abbassai lo sguardo nascondendo il mio enorme sorriso.
~ Bene. Perché sei bellissima.~ sollevò di nuovo il mio viso in modo che i nostri occhi potessero incontrarsi. Avrei potuto perdermi dentro di essi, erano così profondi.
~ Volevo ringraziarti. ~
~ Ringraziarmi per cosa?
~ Per avermi salvato.~
~ Non ho fatto niente. ~
~ E invece sì. Sei entrata nella mia vita e questo è bastato a stravolgerla in meglio.~ continuava a guardarmi come se fossi l'unica cosa sulla Terra e questo non fece che farmi sentire fortunata. Poi si avvicinò tanto da posare leggermente le sue labbra sulle mie per un dolce bacio.
~ Ti amo Cait. Ti ho sempre amato.~ pronunciò quelle parole tutto d'un fiato senza il minimo cenno di esitazione.
~ Ti amo anch'io. ~
Non aggiungemmo altro, continuammo a ballare su quella spiaggia in quella notte stellata. E anche quando la canzone finì continuammo a muoverci cullati dal dolce suono delle onde che si infrangevano a riva. Era davvero una notte perfetta.

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La verità era che anche prima di aprire gli occhi e svegliarmi avevo già capito che si trattava di un sogno. Era tutto fin troppo bello per essere vero. Eppure non riuscivo a smettere di sorridere. Sapevo che era stato tutto frutto della mia fantasia, ma continuavo a chiedermi se c'era anche una piccola possibilità per cui potesse diventare realtà. E perché no? Savitar si era praticamente dichiarato in quel messaggio che continuavo a guardare. Inoltre la sua presenza voleva pur dire qualcosa. E se quella fosse stata la nostra seconda occasione?
Rimasi ancora un po' sotto le coperte. Era ancora presto per andare agli Star Labs inoltre non avevo ricevuto nessuna chiamata da allerta cattivi. Così con calma andai in cucina a fare colazione. Presi il mio solito caffè e poi mi soffermai a guardare la città fuori dalla mia finestra.
Mentre ero intenta a guardare, qualcosa attirò la mia attenzione proprio sotto casa mia. Mi affacciai ma non c'era più nulla, quando senti suonare il campanello.
Aperta la porta mi ritrovai letteralmente di fronte ad una rosa. Ma la parte più interessante era colui che la reggeva.
~ E tu chi ci fai qua ? ~
~ Buongiorno anche a te! Posso entrare? ~
O stavo ancora sognando oppure Savitar era letteralmente piombato nel mio appartamento portandomi non solo la colazione, ma anche una bellissima rosa. 
Chiusi la porta un po' perplessa e iniziai a fissarlo.
~ Pensavo non ti dispiacesse.~ riferito alla colazione.
~ Nono grazie. E che non mi aspettavo una tua visita.~
~ So che è un po' strano, ma ho pensato che ti servisse una pausa da tutto questo. Così ho preso la colazione e sono venuto da te. ~
Non riuscivo a credere a ciò che avevo appena sentito o meglio non me ne capacitavo. Era così simile a Barry. La verità è che non era mai cambiato aveva solo perso la via. Mi avvicinai a lui e aprii il sacchetto che sprigionava un invitante odore di donuts all'interno.
~ Si hai ragione. Mi serve proprio una pausa. Cosa proponi? ~ forse ero avventata, ma l'unica cosa che volevo fare in quel momento era staccare la spina. Presi un donut e attesi la sua proposta.
~ Beh... potremmo fare un giro. Lontano da qui però. Insomma io ho praticamente la faccia di Barry. ~
~ Si hai ragione. Allora dove proponi di andare? ~
~ Non lo so, dove vuoi andare tu. Possiamo andare praticamente ovunque. ~ vidi un cenno di un sorriso sul suo volto e non potei fare a meno di sorridere anche io. Era vero, con la sua velocità potevamo praticamente andare ovunque e tornare in un lampo.
~ Bene che ne dici dell'Italia? O in un' isola tropicale?~ scoppiammo a ridere entrambi poi lui si avvicinò e con delicatezza mandò via lo zucchero a velo che era rimasto sul mio naso. Per un attimo, solo per un attimo tornammo seri con gli occhi fissi l'uno sull'altro. Fui io a deviare lo sguardo per prima.
~ Grazie. Tralasciando gli scherzi che ne dici di Coast City? Almeno se ci viene fame sappiamo dove andare a prendere la pizza. E inoltre non siamo troppo distanti in caso saltasse fuori Devoe.~
~ E' perfetto. ~
~ Bene allora mi cambio e partiamo. ~ accorgendomi solo in quel momento di indossare ancora il mio pigiama. O che imbarazzo!

" Stay "Where stories live. Discover now