2. Alone [ revisionato ]

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Spazio Autrice:
Volevo innanzitutto scusarmi con tutte/i voi per aver pubblicato il capitolo così in ritardo. Devo ammettere di aver avuto vari blocchi e dilemmi su questa parte della storia e trattandosi del mio personaggio preferito volevo che fosse il più possibile vicino all'originale. In questo capitolo parlerà Caitlin. Spero vi piaccia. Vi ringrazio ancora per il supporto. Un bacio 💋✨

Quando mi lasciò la mano sentii un vuoto dentro, un vuoto che conoscevo bene, qualcosa che purtroppo avevo provato già troppe volte. Scesi dal tetto e mi diressi lontano, volevo stare un po' da sola prima di rivedere tutti al funerale. Il mio pensiero andò a Cisco, avevo cercato di ucciderlo, quale amica lo fa? Riuscivo a sentire la sua delusione. Ero delusa anch'io: di me stessa e di tutto ciò che ero diventata, non avevo più un'identità né una casa. Non potevo proprio ritrovare me stessa vicino a chi mi aveva segnato al punto da spezzarmi. E quella città, quei laboratori, quelle persone che nonostante tutto amavo ancora, erano però riusciti a spezzarmi. Da lì il pensiero andò al diretto interessato, Barry.
Barry Allen: l'unico in grado di spezzarmi e di saper ricucire le mie ferite.

Forse è meglio raccontare tutto dall'inizio.

Sapete tutti la mia storia: brillante carriera, matrimonio in vista con un uomo fantastico, e poi ? E poi boom.... l'acceleratore, i meta-umani, essere di nuovo sola... Ronnie mi aveva fatto capire cosa significasse essere felice davvero, vivere appieno la vita. Quando se n'è andato ho perso ogni cosa e credetemi la vita era veramente uno schifo. Ma un giorno, così come il fulmine che lo aveva colpito, un certo Barry Allen entrò nella mia vita. E da allora mandarlo via è sempre stato impossibile.
Sin dal primo momento in cui Barry arrivò ai Laboratori passai molto tempo con lui. Praticamente lo sorvegliavo giorno e notte, in parte per spostare l'attenzione su qualcosa che non fosse Ronnie e in parte perché il suo particolare caso mi affascinava come ricercatrice. Con il passare dei mesi capitava che la sera stanca me ne stavo seduta accanto a lui ad osservalo. E piano piano osservandolo riuscivo ad addormentarmi.
Da quando era morto Ronnie dormire era praticamente impossibile, non riuscivo a stare sola in quel letto. Così capitava che a volte la notte restavo sveglia, prendevo una coperta e stavo tutta la notte rannicchiata sul divano a piangere sulle nostre fotografie. Ecco perché quando Barry fu trasferito agli Star Labs preferivo restare lì con lui, mi faceva sentire meno sola. E devo dire che per nove mesi Barry è stato un rifugio, una spalla silenziosa su cui sfogarmi. Quando ero con gli altri tenevo tutto dentro, ero fredda, penso che Killer Frost sia nata proprio lì, ma quando ero sola con lui riuscivo ad alleggerire un po' quel peso che portavo. E poi lui si svegliò, aveva una vita e io? Beh io dovevo continuare quella lotta contro il dolore, da sola.

Quando Barry iniziò a frequentare i Laboratori mi mostrai fredda e poco disponibile ad aiutarlo con la sua lotta al crimine. Da quando si era svegliato non avevo più scuse per dormire agli Star Labs così praticamente non dormivo affatto. Ma se da una parte il risveglio di Barry mi aveva portato via quelle poche ore di sonno senza incubi, dall'altra mi stava tenendo occupata, molto occupata. Infatti, benché fossi contraria alla follia di Barry di voler diventare un supereroe, il mio animo da dottore mi impediva di lasciarlo nel momento del bisogno. Così non potei fare a meno di appoggiarlo trovando un altro modo per aiutare le persone. E piano piano Barry Allen entrò nel mio cuore. Lui riuscì di nuovo a farmi vivere, a farmi sorridere e anche a farmi dormire. La vita aveva preso dei nuovi ritmi e questi iniziavano veramente a piacermi. Barry era diventato veramente un rifugio, in carne e ossa con cui potevo sfogarmi.
E poi tanto per stravolgere la mia vita ancora di più Ronnie tornò. L'amore della mia vita mi chiese di andarcene via da tutti e da tutto, ma per qualche assurda ragione non riuscivo proprio a lasciare il team flash, a lasciare Barry. Non molto tempo dopo Ronnie morì veramente e io persi di nuovo il mio lieto fine. Solo che stavolta era colpa mia. Ero stata io a trattenere Ronnie a Central City, a coinvolgerlo nella mia nuova vita. Ero stata egoista e avevo perso tutto un'altra volta.

Non so descrivere il momento esatto in cui capii che non sarei più riuscita a vivere senza Barry, che mi stavo davvero affezionando a lui. So solamente che lui è stato fin dall'inizio l'unica persona, oltre Ronnie, che mi sapesse far infuriare sul serio; l'unico che per ben due volte è riuscito a tirarmi fuori dalla mia sofferenza; l'unico con cui forse avrei potuto veramente ricominciare. Ma non accadde, forse il destino era veramente avverso a noi, lo é sempre stato specialmente adesso dopo Flashpoint; era stato Barry a essere egoista stavolta stravolgendo la vita di tutti noi.

Continuai a camminare verso il cimitero, mi sarei nascosta e avrei aspettato la fine della cerimonia per farmi vedere dagli altri. Erano quasi tutti lì, mancava soltanto Barry, strano come lui essendo un velocista continui a essere sempre in ritardo. Avevo impiegato almeno quindici minuti ad arrivare e lui ancora non era là, chissà cos'era successo.

Iniziò la cerimonia e io feci in modo di non essere vista. Mentre ascoltavo mi persi nei ricordi amari di quel posto, negli ultimi tre anni ero stata a una svariata serie di funerali. Ad un certo punto mi sentii osservata. Mi girai ma non vidi nessuno così continuai a guardare gli altri e notai che era stato proprio Barry ad accorgersi di me. Lo guardai un istante e una miriade di bei ricordi mi passò per la mente: la serata karaoke, gli abbracci, i litigi, i consigli, tutte le giornate passate insieme e i baci. Avevo davvero pensato che Barry mi stesse baciando e quando scoprii che in realtà non era lui mi sentii talmente stupida, insomma si confidava con me sui suoi sentimenti per Iris, perché avrebbe dovuto baciarmi?
E poi Killer Frost l'aveva veramente combinata grossa. Non ricordavo granché della trasformazione, ma c'era un vago ricordo di quel bacio dato a Barry.
Evitai il suo sguardo. Sapevo che se l'avessi guardato, nonostante non fossi stata totalmente Caitlin, le emozioni avrebbero preso il sopravvento. Avevo bisogno di Barry e invece da quando era stato accidentalmente nel futuro il suo unico e solo pensiero era stato Iris. Quando divenni Killer Frost e Savitar si mostrò a me credetti di avere un'altra possibilità, di poter avere anch'io il mio Barry Allen, ma mi sbagliavo, lui non era totalmente Barry e io non ero totalmente Killer Frost.

Il funerale finì e io vidi Barry venire verso di me insieme a Cisco e Julian. Chissà cosa avrebbe detto adesso, dopo quella conversazione sul tetto.
Mi avvicinai a loro.

CISCO: ~ Bene, bene, bene. Almeno ora non segui più le orme dei nostri nemici.~
CAITLIN: ~ Mi dispiace per HR. ~
BARRY: ~ Sono sicuro che sarebbe stato contento della tua presenza.~
JULIAN: ~ Come mai sei venuta?~
CAITLIN: ~ Non lo so.~
CISCO: ~ Forse perché volevi tornare a casa?~
CAITLIN: ~ Non ho più una casa. ~
JULIAN: ~ Si che ce l'hai, Caitlin. Ce l'hai con i tuoi amici... con me. ~
Gli diedi la fiala con la cura. ~ Mi dispiace, Julian... ma non sono più Caitlin.~
BARRY: ~ Ma non sei neanche Killer Frost. ~
CAITLIN: ~ No, infatti. Sono qualcos'altro. E devo capire cosa, di preciso. Ma devo farlo da sola.~
Stavo per andarmene ma Cisco mi bloccò.
CAITLIN: ~ Cisco. Lasciami andare.~ mi costò lasciarlo così dopo tutto quello che avevamo passato insieme, ma avevo veramente bisogno di allontanarmi da tutti e da tutto per capire cos'ero diventa.
Mi costò tanto anche deludere Julian. Si era dato tanto da fare per aiutarmi ad avere una cura e io invece sono l'avevo soltanto ferito.
Mi girai un'ultima volta prima di andarmene e incrociai lo sguardo triste di Barry.
Ci lasciammo così con uno sguardo. Non sapevo cosa mi aspettava, ma sapevo solamente che in quel futuro non poteva esserci posto per Barry Allen; stavolta mi sarei rialzata da sola.

Dopo il funerale tornai a casa, mi cambiai e mi soffermai davanti allo specchio. Ero così diversa e non erano solo i capelli, era lo sguardo, tutto il contorno che era cambiato; ad un tratto sentii un forte rumore provenire da fuori, mi affacciai dalla finestra del bagno per capire che cosa era stato quando vidi una tempesta di fulmini colpire la città.
La Speedforce. Il pensiero andò a Barry, la prigione all'interno di essa era vuota e doveva essere riempita. Uscii fuori e iniziai a correre verso gli Star Labs, la mia mente non era lucida, ma il mio corpo mi stava portando nell'unico posto in cui avrei voluto essere in quel momento.

Arrivai vicino ai Laboratori appena in tempo per vedere l'ultimo bacio di Barry per Iris, aveva deciso di sacrificarsi. Avrei voluto anch'io essere lì per potergli dire addio. Lo vidi entrare nel wormhole e fu in quel momento che la sentii, una lacrima che scendeva lenta sul mio viso e con essa i capelli che riacquistavano il loro colore naturale. Stavo piangendo e il cuore di ghiaccio aveva cominciato a sciogliersi. Caitlin Snow era tornata.

" Stay "Där berättelser lever. Upptäck nu