Mentre mi dirigevo al bagno, prima di raggiungere Luca e gli altri in mensa, incrociai Stefano, il ragazzo timido ed enigmatico che  mi aveva detto di conoscere mio fratello Lorenzo. Quando mi vide sorrise, avvicinandosi per salutarmi.

"Ehi Dalila come stai? Ti stai adattando qui all'Istituto?" chiese Stefano.

"Sì ormai mi sono abituata e devo dire che sono felice di essere qui, non avrei mai pensato che mi potesse far bene, invece è proprio così. Ho trovato delle persone fantastiche qui. Te invece ti trovi bene?" chiesi curiosa.

"Faccio un po' fatica ad adattarmi nelle nuove situazioni, come anche a socializzare con persone nuove. Ma non è male qui" rispose lui. 

A un tratto sentii dei passi avvicinarsi, mi voltai e vidi Vanessa, Camilla e Davide. Ci mancavano proprio loro: era sta così bello riuscire a evitarli per un po'.

"Guarda un po' chi si vede, la sfigata e l'asociale insieme. Cosa ne penserebbe Luca se vi vedesse? Mi sembrava di capire che state insieme" commentò Vanessa sprezzante.

"Infatti stiamo insieme. Io e Stefano stavamo solo parlando, non sapevo che adesso fosse disdicevole essere gentili e amichevoli con gli altri, per fortuna non tutti siamo odiosi come voi" ribattei infastidita. 

Non avrei mai pensato di riuscire a parlare così a Vanessa, ma fu una soddisfazione vedere la sua faccia sconvolta e irritata.

"Dai andiamo Vane, non perdiamo tempo con questa sfigata" disse Camilla all'amica.

"Non finisce qui Dalila, ti pentirai di avermi parlato così" ringhiò Vanessa, andandosene con passo furioso, seguita da Camilla.

Davide si fermo di fronte a me, guardandomi con un sorrisetto.

"Se mai volessi tradire il tuo ragazzo fammelo sapere" disse facendomi l'occhiolino.

"Sei davvero viscido" risposi io disgustata.

"Dav che fai? Vieni" lo chiamò la sua ragazza Camilla, fulminandomi con lo sguardo.

"Arrivo dolcezza" rispose lui, allontanandosi finalmente da me.

"Hai fatto bene a parlargli così, io non ne sarei stato capace. Quei tre sono odiosi e trattano male davvero tutti" osservò Stefano, guardandomi ammirato.

"Non pensavo neanch'io di avere tanto coraggio, ma mi danno davvero fastidio, non capisco come certa gente provi gusto a fare del male agli altri" dissi arrabbiata.

"Quindi tu e Luca state insieme. Sono felice per voi" disse Stefano guardandomi.

"Grazie".

"Sei fortunata, l'amore è una cosa bella, ma anche difficile. Può rendere felici tanto quanto può ferire" riflettè Stefano, fissando un punto indistinto di fronte a lui.

"Parli come uno che ha sofferto per amore" osservai io.

"Sei brava a capire le persone Dalila. È vero, ho sofferto per una ragazza di cui mi sono innamorato, ma penso non mi ricambiasse, e io non ho avuto il coraggio di dichiararmi. Così l'ho persa" disse Stefano con aria triste.

"Ti capisco, anch'io ho sofferto per amori non corrisposti o perché non avevo il coraggio di dichiararmi a chi mi piaceva; e così li perdevo. Ma alla fine penso che quelle persone non fossero destinate a me, mentre Luca sì, con lui è stato tutto così naturale. Vedrai che troverai anche te un amore così".

"Abbiamo molto in comune io e te" disse Stefano sorridendomi.

"Dalila dov'eri finita?" la voce di Elisa interruppe la nostra conversazione.

"Ehi Eli scusa arrivo. Ste vuoi cenare al nostro tavolo?" chiesi, dispiaciuta che Stefano rimanesse solo: era così gentile e amichevole.

"Oh certo, se non è un fastidio per i tuoi amici" rispose lui osservando Elisa.

"Ma no figurati, siediti pure con noi, io sono Elisa" disse la mia amica sorridendogli.

"Piacere, Stefano" rispose lui ricambiando il sorriso.

Così ci dirigemmo al tavolo dove i ragazzi ci aspettavano. Guardarono Stefano stupiti e poi rivolsero a me ed Elisa uno sguardo interrogativo.

"Lui è Stefano, stasera cena con noi" dissi io. Stefano fece un cenno ai ragazzi che ricambiarono, presentandosi.

La cena trascorse tranquilla, anche se Stefano non parlò molto, immaginavo fosse a causa della timidezza: lo capivo, anch'io ero a disagio quando mi trovavo con tante persone che non conoscevo, ancora di più se erano già un gruppo. 

Finita la cena salutammo Stefano e trascorremmo il resto della serata solo noi quattro, chiacchierando e guardando un film in camera dei ragazzi, dopodichè fu l'ora di andare a dormire, e io ed Elisa li salutammo dirigendoci nella nostra stanza. 

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