Capitolo 15

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"Tanti auguri a teee, tanti auguri dormiglionaa, tanti auguri a teee! Sveglia svegliaa!". 

La squillante voce di Elisa mi svegliò come le scorse mattine, ormai ci avevo fatto l'abitudine; era lei la mattiniera tra le due. Ma sta volta invece che chiamarmi stava cantando una canzone di auguri. Mi sollevai di scatto dal letto,guardando la mia compagna di stanza che batteva le mani danzandomi attorno tutta allegra. Ma certo, oggi era il mio compleanno, come dimenticarlo. 

"Grazie Eli" risposi con un sorriso, abbracciando la mia amica. 

"Benvenuta nel club dei 17enni! Ora sbrigati, i ragazzi ti staranno aspettando per farti gli auguri e festeggiare, mettiti qualcosa di carino, ti aiuto a scegliere" disse Elisa trascinandomi per un braccio verso il guardaroba.

Scelsi una maglietta in pizzo e una gonna con le collant e degli stivaletti, poi mi misi un trucco leggero: mascara e lucidalabbra con un po' di fondotinta. Elisa mi lanciò un sorriso di approvazione, dopodiché mi seguii fuori dalla porta. Quando facemmo il nostro ingresso nella sala mensa improvvisamente tutti i ragazzi e i professori presenti si voltarono nella nostra direzione, esclamando: "Auguri Dalila!" per poi far seguire un coro di applausi. 

Mi bloccai sulla soglia per qualche attimo, incredula: nella mia vecchia scuola nessuno si ricordava mai del mio compleanno, a malapena mi salutavano. Non mi sarei mai aspettata che un'intera scuola mi facesse gli auguri in coro. 

"Come sanno che è il mio compleanno?" chiesi sottovoce a Elisa, che invece non era per niente sbalordita.

"Qui all'Istituto funziona così: ogni compleanno di ogni studente viene festeggiato, la preside lo annuncia agli studenti in modo che facciano gli auguri al festeggiato la mattina al suo ingresso in mensa e il compagno di stanza è incaricato di trattenerlo in modo che sia l'ultimo ad entrare in mensa; ma con te non è stato difficile, sei sempre l'ultima a svegliarti" commentò Elisa facendomi ridere.

"Incredibile" commentai io, osservando la sala che adesso era immersa nel silenzio, mentre la preside si alzava, dirigendosi verso di me con un sorriso.

"Tanti auguri cara Dalila, da tutta la scuola. Ci teniamo a ricordare il compleanno di ogni nostro studente come un giorno speciale che tutti noi dobbiamo festeggiare: in quanto questo è il giorno in cui ti è stata data la vita, il dono più prezioso per ognuno di noi" disse la preside.

"La ringrazio preside. Grazie a tutti voi per gli auguri, mi fa davvero piacere" dissi a voce alta, arrossendo per tutta quell'attenzione concentrata su di me. Alle mie parole seguì un applauso, che mi fece sorridere e arrossire ancora di più.

"Bene e adesso festeggiamo mangiando la torta!" esclamò la preside, le cui parole furono seguite da un boato di approvazione, mentre venivano servite fette di torta al cioccolato, decorate da fragole; manco a farlo apposta adoravo il cioccolato.

"Siediti pure a festeggiare con i tuoi amici cara. I tuoi genitori saranno qui a breve per unirsi ai festeggiamenti" mi disse la preside poggiando una mano sulla mia spalla per poi allontanarsi.

"Wow, i miei genitori saranno qui non ci credo.. ho tanta voglia di abbracciarli" commentai emozionata. Speravo potessero essere qui oggi, ma non essendo giorno di visite non credevo avrei potuto vederli.

"I genitori sono sempre presenti ai festeggiamenti del compleanno del proprio figlio, altra tradizione della scuola, per fortuna" spiegò Elisa sorridendomi "e ora raggiungiamo il nostro tavolo".

Arrivammo al tavolo dove ci attendevano i ragazzi sorridenti. 

"Tanti auguri Lil!" esclamò Andrea alzandosi per abbracciarmi. 

La selezione naturaleWhere stories live. Discover now