Divento un'assassina

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-Pronta?-
- Vai- Tom scatenò il basilisco: un'enorme serpente di circa venti metri uscì dalla Camera dei Segreti e iniziò a vagare per il castello, mentre noi tornammo nei sotterranei, per non destare sospetti. Mi sedetti su una poltrona e iniziai a fissare il vuoto.
- Qualcosa non va?- chiese Tom preoccupato.
- Stavo solo pensando... e se qualcuno dovesse farsi del male sul serio?-
Voldemort rimase un'attimo a riflettere.
- Vado a chiudere la camera- disse scattando in piedi- Tu rimani qua-
- Ma...-
Afferrò il mio braccio e il Marchio iniziò a bruciarmi.
- Rimani dove sei- era serio, più del solito.
- Fa attenzione-
Lo aspettai per un tempo che mi parve infinito. Ogni tanto sentivo delle grida, ma tentavo di distrarmi leggendo. Tom entrò nella stanza come una furia.
- Mirtilla... andata...morta...- disse col fiatone per la corsa.
- Calmo, respira e spiegami cosa è successo-
- Il basilisco ha ucciso Mirtilla Warren, ma so già come evitare ľespulsione- gli occhi gli brillavano maliziosi, sfilò la bacchetta e me la puntò al collo- Immobilus-
Passai ľintera notte aspettando che Tom tornasse. Se non fosse stato ucciso dal basilisco, ľavrei ucciso io.
-Hagrid è stato espulso al posto mio- disse il ragazzo entrando raggiante nella stanza.
- Liberami- sibillai. A Voldemort bastò scoccare le dita.
- Allora, non sei felice?-
- Come hai potuto immobilizzarmi per l'intera nottata!- esclamai colpendolo ripetutamente sul petto. Tom rise.
- Cosa c'è di divertente?!- strillai ancora più infuriata.
- Il tuo viso- rispose con ancora il sorriso stampato in volto.
- Sai di essere un completo idiota?- lui tornò serio.
- Come osi?!-
- Farti arrabbiare è semplice, basta dire "Sei proprio identico a tuo padre" e vai su tutte le furie- le guance gli si accesero di sdegno.
-Ti diverti?- chiese fissandomi negli occhi.
- Puoi giurarci- risposi sorridendo. Anche lui sorrise.
- Sei diventata cattiva e tagliente come una vera Mangiamorte, mi piace-
Gli accarezzai la guancia e la sentii avampare.
- Stai arrossendo-
- Non è vero, io non arrossisco mai- disse spostando lo sguardo altrove.
-E invece sì- ribattei dandogli un bacio sulla guancia.
- Mmm- mi baciò sulle labbra- Ora va meglio-
Il professor Lumacorno fece riunire tutti i Serpeverde nella Sala Comune.
- La Camera dei Segreti è stata aperta...purtroppo una nostra compagna non ce ľha fatta... Mirtilla Warren- nella stanza piombò il silenzio.
- Lumos...- mormorai alzando la bacchetta. Mi sentivo in colpa.
- Che stai facendo?- chiese Tom stizzito, lo ignorai. Mano a mano anche le altre serpi alzarono le bacchette per Mirtilla, tutti tranne uno.
- Tom... almeno fai finta...ti prego- avevo la voce incrinata. Il ragazzo alzò controvoglia la bacchetta. Qualche lacrima mi rigò le guance.
- Estelle, tutto a posto?- scossi la testa mentre le lacrime mi scendevano violentemente.
- È...è la prima volta che... che uccido qualcuno...- singhiozzai. Tom mi strinse in un abbraccio.
- Non ľhai fatta fuori tu, sei innocente-
- Io ti ho aiutato, sono complice- il ragazzo si limitò a stringermi un po' di più.
- Vuoi andare al mare?-
- No, non voglio scendere mai più nella Camera dei Segreti-
- Potremmo utilizzare il Marchio Nero-
Immaginai la spiaggia. Aprii gli occhi ed eravamo già lì. Tom entrò in acqua e mi trascinò per un braccio.
- Me lo fai un sorriso?- chiese asciugandomi le guance, poi mi baciò la fronte. Gli saltai in braccio come una bambina, ne sentivo il bisogno. Dopodiché mi lasciai andare e iniziai a singhiozzare sempre più forte. Tom si immerse in acqua e me ne schizzò un po' sulla schiena. Era congelata. Riddle iniziò a ridere divertito. Lo spinsi sott'acqua e lui fece lo stesso con me.
- Va meglio?-
- Sì, come fai tu a sopportarlo?-
- Ci sono abituato-
Ecco la cosa più spaventosa di Tom: non aveva paura di uccidere qualcuno.

Solo una Mangiamorte Where stories live. Discover now