Mangiamorte

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- Alle undici nella sala comune di Serpeverde- annunciò Riddle prima di sedersi tra i suoi compagni. Alle 10.45 ero seduta sul divano. Poco dopo iniziarono ad arrivare dei ragazzi del sesto anno, io ero ľunica femmina.
- Oggi abbiamo un nuovo membro: Estelle Black- tutti si girarono verso di me.
- Lord Voldemort, come possiamo fidarci di questa bambina quando non ha nemmeno il marchio- in quel momento Tom mi guardò e io capii cosa fare: tirai su la manica scoprendo il marchio, ora scuro come non mai. Sorrise soddisfatto.
- Ľunico ostacolo nella nostra impresa è Silente...- il suo viso di solito atono adesso esprimeva rabbia e disgusto - C'è una sola persona di cui il professore si fida- tutti si girarono verso di me- Dovrai distrarlo-
- Ma non so come! E se si accorgesse che sto mentendo? E se scoprisse tutto?-
- Non lo farà... Tu non fallirai-
- Come fai ad esserne tanto sicuro?-
- Perché altrimenti verrai punita- in quello stesso istante un dolore tremendo mi invase il corpo. Quando finì ero stremata.
- Che mi hai fatto?- chiesi ansimante.
- Maledizione Cruciatus- disse giocherellando con la bacchetta.
- Ma è illegale!- scrollò le spalle.
- Ora sai cosa ti aspetta se fallirai- adesso mi faceva decisamente paura. Uscimmo dalla sala comune e ci diriggemmo alľultimo piano e per fortuna non incontrammo Silente, quindi la mia presenza fu alquanto inutile. Ci fermammo davanti al bagno delle ragazze. Tom entrò.
- Vieni, Black!- lo seguii.
- Dovrebbe essere qui- disse accarezzando il rubinetto, poi mormorò qualcosa e la Camera dei Segreti si aprì. Per entrare bisognava saltare in un tunnel molto profondo. Sbiancai.
- Che ti prende?- chiese Riddle starnamente dolce.
- Vertigini, sulla scopa non ho paura, ma ora...- mi strinse la mano e alľorecchio mi sussurò:
- Non ti succederà niente finché resti con me- dopodiché saltò portandomi con se. Non urlai, avevo troppa paura per farlo. Camminammo per un lungo corridoio fino ad un'altra porta. Tom ( tenendomi sempre la mano) la aprì parlando in serpentese. Entrammo  in una stanza gigantesca.
- La Camera dei Segreti!- il ragazzo era al settimo cielo. Aveva un fascino tutto suo, il fascino del male.
- Perché ti fai chiamare Lord Voldemort?- chiesi ingenuamente.
- Non penserai mica che avrei tenuto lo sporco nome da babbano di mio padre? Mi sono creato un nuovo nome, un nome che un giorno le persone avrebbero avuto paura di nominare, una volta diventato il miglior mago del mondo!- si era chinato verso di me e la punta del suo naso sfiorava la mia.
- Paura?-
-Sì...-
- Lo sapevo- sorrise soddisfatto ed uscii dalla stanza.

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