Ti odio

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Seguii Ellen fuori dalla porta e mi bloccai di colpo. Tentai di rientrare in stanza, ma lei mi bloccò la porta.
- Dovete parlare, mi sembrate due depressi- io e Tom le lanciammo un'occhiata in simultaneo, odiavo la nostra coordinazione.
- Digli che è un'idiota-
- Ma...-
-Fallo-
- Estelle dice che sei un'idiota- Riddle mi guardò quasi in modo supplichevole.
- Estelle io ti amo-
- Digli che non lo sento- Ellen sbuffo.
- Dice che non ti sente-
- Va  via, subito!- la ragazza corse fuori. Tom mi mise al muro.
- Senti, bambina, smettila con questa storia o finirai in pericolo-
- Io non sono in pericolo, io sono il pericolo- gli tirai una ginocchiata allo stomaco, Tom cadde di sedere per terra. Afferrai la bacchetta e gliela puntai contro.
- Ahahah... che vuoi farmi? Vuoi ferirmi, farmi del male? Ahaha... non ne hai il coraggio, non ne hai mai avuto- disse ridendo in modo malvagio.
- Crucio- il ragazzo rimase impassibile.
- Sai, gli Horcrux sono utili in diversi modi- si era riavvicinato a me, posò una mano sul muro e fece aderire il suo corpo al mio. Tentai di ribellarmi, ma non vi fu verso, Tom mi stava già baciando, come un tempo, stuccandomi il fiato.  Lo spintonai cercando di allontanarlo da me. Con un sorriso beffardo mi strinse tra le sue braccia.
- Lasciami andare, sporco mezzosangue!-
- Ti ho già detto di non chiamarmi così!- mi sbattè di nuovo contro il muro, poi posò per ľennesima volta le sue labbra sulle mie.
- Sei uno psicopatico- mormorai con la bocca premuta sul quel bacio.
- Lo so e mi piace-
Cercai il modo di liberarmi e solo una persona lo avrebbe fatto allontanare.
- Malfoy! Abraxas!- strillai più forte-Sbigati porco Salazar!-
Tom posò le sue labbra sul mio collo, come se non sentisse le mie urla. Intanto Malfoy tardava ad arrivare.
- Malfoy!-
- Smettila di gridare, non verrà-
- Che?-
- Il biondino ora è a casa-
- Lasciami andare-
- Non posso, ti amo...- la sua voce si era ridotta ad un sussurro.
- Non è vero tu mi fai soffrire e poi quando torni credi seriamente che bastino un bacio e due parole dolci per farsi perdonare? Io non ne posso più... se solo rinunciassi ai tuoi piani per la conquista del potere, potremmo riprovarci-
Rimase zitto e immobile di fronte a me.
- Ho capito...- dissi passandogli sotto il braccio e andandomene. Io avevo rinunciato a tutto per lui e ora non era in grado di smettere di fare il marmocchio per stare con me, aveva ragione mio padre: i mezzosangue sono inutili e ti spezzano il cuore. Ma ora ero più forte e non avrei permesso ad una stupida cotta adolescenziale di farmi soffrire. Entrai in Sala Grande come una furia.
- Spostati- dissi ad un ragazzino del primo anno.
- Ma ci sono altri posti liberi-
- Non mi interessa, ora tu smammi e cedi il posto a me- il piccoletto si alzò e io mi  sedetti al suo posto. Tom entrò più infuruato del solito.
- Crucio!-
- Protego!-
- Expelliarmus!- la bacchetta mi volò dalle mani, poi il moro mi afferrò il polso.
- Tu ora vieni con me-
- Sì, come no- si guardò intorno spazientito,  poi mi afferrò in braccio e mi portò fuori.
- Fammi scendere, subito!- dissi colpendolo sul petto con entrambe le mani. Inaspettatamente mollò la presa e caddi a terra. In quel momento passò Silente.
- Signorina Black, tutto a posto?-
- Professore...io...-
- Ha solo perso ľequilibrio- intervenne Tom.
- Cerchi di stare più attenta- rispose il professore con un largo sorriso.
- Tu non mi fai esprimere- sibillai rivolta a Voldemort.
- Tu sei troppo piccola-
- Seriamente?! È tutto ciò che sai dirmi?- evidentemente era così, perché se ne andò senza degnarmi di una risposta.

Solo una Mangiamorte Where stories live. Discover now