Noi

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Non volevo staccarmi da lui, mi sentivo al sicuro, mi sentivo a casa. Ma decisi di far scegliere Tom, così mi staccai dal bacio, volevo vedere la sua reazione. Mi posò la mano sulla guancia, sorrise e poi mi stampò un bacio sulle labbra, con talmente tanta forza che persi ľequilibrio e caddi e lui sopra di me.
- Mi stai schiacciando...-
- Scusami- disse Tom mettendosi in piedi e porgendomi la mano. La afferrai e mi rialzai, poi scoppiammo entrambi a ridere per la pessima figura che avevamo appena fatto. Dopodiché Riddle mi prese il viso tra le mani e mi baciò sulla fronte, mi sentivo terribilmente piccola.
- Sembri una bambina-
- Non sono poi tanto bassa-
- Sei la mia bimba e non permetterò a nessuno di farti del male-
- Tutti questi sentimenti da dove escono?- chiesi stupita.
- Non lo so- e poi ci perdemmo in un abbraccio strettissimo, quasi a fonderci ľuno con ľaltra. Non capivo ancora cosa vedesse in me.
- Che hai alla prima ora?- chiesi dopo aver finito di fare colazione.
- Pozioni, tu?-
- Trasfigurazioni- sbuffai. Tom mi accompagnò fino alľaula di Silente, poi mi baciò la tempia e se ne andò. La lezione finalmente terminò e io corsi fuori alľaula per andare in cortile. Fu lì che vidi Elizabeth abbracciare Tom. Lui alzò lo sguardo e mi guardò mentre io iniziavo a retrocedere lentamente, ogni passo però diventava più  veloce, finché non iniziai a correre. Solo che Riddle era più veloce di me, quindi mi raggiunse.
- Come posso fidarmi di te se ogni giorno mi fai del male?- dissi ricacciando indietro le lacrime.
- Sei gelosa?-
- Sì, va bene? Sono gelosa, perché io mi sono innamorata delle tue lune storte, dei tuoi scatti ďira, dei tuoi errori, io mi sono innamorata della parte peggiore di te, quella che tutte scartavano in principio, solo io e te possiamo formare la parola noi!- glielo gridai in faccia.
- Sappi che io sono ancora più geloso- la sua voce si era ridotta ad un sussurro -e comunque è stata lei ad abbracciarmi, non io- un bacio sulla guancia, poi un'altro e un'altro fino ad arrivare alle labbra.
- Guarda, guarda, la sfigata è arrivata a conquistare il principe- disse Lucy avvicinandosi - Che pozione hai usato?-
- Nessuna-
- Vuoi dirmi che gli piaci pe eccome sei? Ma fammi il piacere!-
- E  invece è proprio così- disse Tom intrometendosi. Lucy si ammutolì e se ne andò.
- Te lo avevo detto: ti proteggerò sempre, sei la mia bimba- intrecciò le sue dita alle mie e decidemmo di andare nella Camera dei Segreti.
- Non ti sembra più grande?- chiesi osservando la stanza.
- Più segreti ha ľerede più le dimensioni aumentano-
Sapevo già a che tipo di segreto si riferiva, quindi preferiirimanere in silenzio a stringergli la mano. In lontananza sentii un sibilo, come se ci fosse un'enorme serpente.
- Tranquilla, il basilisco verrà solo se chiamato- un basilisco? - Posso aizzarlo contro i mezzosangue, se voglio-
- È troppo pericoloso e tu sei troppo giovane- mi guardò perplesso, poi girò la testa e continuò a fissare la statua di Salazar Serpeverde di fronte a noi.
- È ovvio che ti sei innamorata della parte peggiore di me, non ne ho una buona-
- Tutti hanno un lato positivo, sta a noi se rivelarlo o no e tu hai deciso di nasconderlo- la sua mano strinse un po' di più la mia. Poggiai la testa sulla sua spalla e rimanemmo così, solo io e lui.

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