76. Resistenza.

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76. Resistenza.

-E poi ci fu quando mi rubasti la patatina dal pacchetto.- Rise Ashton ricordando quel momento di tanti anni fa.

-Dove poi tu mi hai lanciato il telecomando della televisione in testa, così forte che mi feci uscire sangue.

-E mentre stavi piangendo mi mangiai quella patatina.- Finì di raccontare la storia ed entrambi ridemmo scuotendo la testa. -E poi mamma mi mise in castigo per una settimana.

-E nonostante tutto non ti sei nemmeno scusato con me, anzi mi hai solo guardato furioso minacciandomi se avessi di nuovo toccato il tuo cibo.- Dissi e sorrisi con nostalgia.

-Bei tempi.

-Mi manca, Ash.- Risposi ed il suo braccio mi cinse le spalle, attirandomi a se e rifugiandomi lì con tutto il conforto che quelle poltrone di ospedale potevano dare.

-Anche a me, piccola, anche a me.- Baciò la mia tempia e chiusi gli occhi sospirando.

-In momenti come questi vorrei tanto fosse qui.- Confessai mentre le labbra di Ashton erano ancora ferme su quella zona della mia fronte.

-Sono sicuro che se sapesse la situazione, sarebbe qui.- Pronunciò, ma sapevo che stesse mentendo, come faceva sempre quando parlava di nostra madre. Sapevo che Ashton la odiava tanto quanto mio padre per averci lasciato, semplicemente aveva inviato le carte del divorzio ed era sparita, come se fossimo oggetti di cui liberarsi, senza la minima compassione. Però Ashton nonostante la odiasse tanto, non ha mai marcato su questo, facendomela odiare anche a me di più, anzi ricordavamo sempre situazioni felici con lei.

Poi Travis e Luke apparvero nella stanza mentre il secondo teneva una busta. Travis aggrottò le sopracciglia e Luke ci osservava, ma il -Va tutto bene.- di Ashton lo tranquillizzò.

-Ci sono novità?- Chiese Travis mettendo le mani nelle tasche dei pantaloni.

-Lo faranno uscire finalmente.- Contestai con un sorriso. -Ma, si può sapere che cos'è quella cosa?- Chiesi con sguardo accigliato sulla busta che Luke portava in mano.

-Il tuo ragazzo.- Rispose Travis e roteai gli occhi mentre Ashton rideva lanciandogli uno sguardo di approvazione.

-Sul serio.- Insistetti osservando Luke alzare gli occhi pronto a rispondergli.

-Anch'io.- Rispose Travis e poi Luke mi guardò, sospirando profondamente, dimostrandomi che stava facendo un gran sforzo per non gettarsi contro di lui.

-Sono dei burritos, so che ti piace tutta questa merda di cibo piccante e abbiamo pensato di prenderne.

-Stai migliorando, Hemmings.- Sorrise mio fratello con gratitudine prendendo la busta. -Se la tua idea è conquistarmi con il cibo, ci stai riuscendo.- Risi mentre Luke si strinse nelle spalle orgoglioso. -Hanno anche detto che fra un paio di giorni lo dimettono.- Disse Ashton aprendo la busta e guardandone il contenuto.

-Tutto va bene quindi.- Rispose Luke ed io annuii. -Ti dispiacerebbe se questa notte la passo a casa? Mio padre viene per questo fine settimana e mia madre ha organizzato una cena alla quale vuole che ci sia.

-Ovvio, non era necessario che restassi qui tutto questo tempo.

-Sembra proprio che il bravo ragazzo debba tornare nel suo nido.- Disse Travis e roteai gli occhi alle sue continue provocazioni verso Luke.

-Ho sopportato abbastanza, stronzo.- Mormorò Luke mentre io cercavo di calmarlo con lo sguardo.

-Qui no ragazzi.- Dissi alzandomi e mettendomi in mezzo fra i due, da una parte Travis che sorrideva sarcasticamente e d'altra Luke che stringeva i pugni lungo i fianchi furioso.

Rebellion || L.H. [ Italian traslation ]Where stories live. Discover now