42. Clemenza.

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42.   Clemenza.

Strinsi le braccia attorno alla vita di Luke e chiusi gli occhi con forza, quei ragazzi volevano farci cadere dalla moto, e lo avrebbero fatto provocando un incidente. Non avevo finito di pensare a quali sarebbero state le conseguenze di un incidente in moto, quando un altro colpo ci fece barcollare e la mia paura aumentò così tanto che sentii la bile salirmi in gola.

-Tieniti forte.- Gridò Luke e poi la moto accelerò in una maniera che arrivai a pensare che sarei caduta, non sapevo come Luke fosse stato in grado di guidare decentemente a quella velocità, ma ero contenta che in quel modo avremmo potuto superarli. Girai la testa quando entrammo in un rettilineno osservando come quei ragazzi, che prima si trovavano dietro di noi, ora erano a pochi metri di distanza. Quindi, la moto si fermò così all'improvviso che la ruota inferiore girò, provocando un fruscio e facendoci fermare verticalmente. Scendemmo dalla moto e quando gli altri ragazzi che ci seguivano si fermarono attorno a noi più lentamente, Luke disse -Si può sapere che cazzo state facendo?- Parlò Luca volendo sembrare rilassato, ma il respiro accelerato evidente dal suo petto lo tradì. Io ero dietro di lui e quando uno di loro fece un passo verso di noi, la mano di Luke si posizionò sulla parte inferiore della mia schiena, avvicinandomi alla sua.

-Volevamo divertirci.- Disse il primo che aveva camminato verso di noi e che sembrava essere il leader di quei quattro ragazzi.

-Il mio debito con Mark l'ho già ripagato, che impari una cazzo di buona volta, perché sono stanco di questa merda.

-L'ha saldata con te.- Pronunciò quel ragazzo di nuovo e rabbrividii per quel "te" indicandomi che io non ero del tutto esterna a tutto ciò. -Che ne dici Mickie?- Si girò verso di me facendo un altro passo e portando Luke a retrocedere. -Volevamo solo farle un po' di male, non aver paura bellezza, cosa sarà mai un osso rotto? Fa meno male di quanto sembra.- Sorrise macabramente ed ero sicura che avrei vomitato a momenti, troppa adrenalina per me per quella notte. Per tutta la mia vita.

-Sei un uomo così piccolo da far del male ad una ragazza?- Disse Luke e avrei voluto colpirlo per aver parlato in quel modo, dal momento che eravamo inferiori sia di forza che di numero, non avevamo scampo.

-Diciamo solo che la mia virilità dipende dal fatto se questa ragazza raggiunge casa sua sana e salva.- Mormorò con un sorriso divertito sulle labbra e Luke mi guardò.

-Avvisa Chris.- Sussurrò e misi la mano in tasca, cercando il mio cellulare. -Prima devi superare il mio cadavere.- Sfidò Luke quel ragazzo in modo da distrarlo mentre io inviavo un messaggio a Chris, mandandogli una descrizione del luogo in cui ci trovavamo non sapendo la strada esatta. Il ragazzo rise lanciando uno sguardo agli altri ragazzi dietro di lui per poi tornare a rivolgere uno sguardo verso noi. Tre secondi dopo stavo correndo via, incoraggiata da Luke che correva più lentamente dietro di me, in attesa che quei ragazzi lo prendessero per iniziare una lotta, perché lui stava solo prendendo tempo, in attesa dell'aiuto di Chris.

-Non lasciateli scappare !- Vociferò il leader quando osservò come i tre ragazzi iniziarono a circondare Luke. Girai la testa e guardai come, a pochi metri, uno di loro aveva cominciato a perseguitarmi. Girai l'angolo mentre sentivo come quel ragazzo si avvicinava sempre di più a me e non trovavo nessuno che mi potesse aiutare per quella strada. Quello era il peggior posto di Holmes Chapel per cercare aiuto. Erano ormai diversi minuti che correvo senza guardarmi indietro, quando sentii qualcuno afferrarmi la caviglia e farmi cadere a terra, dove colpii la fronte. Quell'animale si era gettato su di me, afferrandomi il piede per farmi fermare completamente e, cosa più importante, ferendomi. Iniziai a prenderlo a calci fino a quando lo colpii in bocca, sentendolo gemere, ed approfittai di quei pochi secondi per alzarmi da terra, pur essendo totalmente dolente e, invece di continuare a correre davanti, cambiai direzione, tornando da Luke che non potevo abbandonare, non ora che si sarebbe battuto, tutto per colpa mia. Sentivo un respiro pesante dietro di me facendomi capire che, ancora una volta, quel ragazzo aveva ricominciato a rincorrermi, e così decisi di non perdere tempo a girare la testa per assicurarmi che fosse lui veramente. Percorsi tutta la strada di poco prima preparandomi psicologicamente all'eventuale stato di Luke in quel momento, ma quando iniziai ad intravedere le moto parcheggiate al centro strada, la scena che mi si presentò non aveva niente a che vedere con quello che avevo immaginato, quanti minuti erano trascorsi durante la mia fuga da quel ragazzo che Chris ebbe il tempo di arrivare in quel posto insieme con un altro ragazzo? Quanti minuti erano trascorsi che Luke, insieme agli altri, aveva portato quei ragazzi ad implorare pietà, i quali in un primo momento volevano che noi chiedessimo pietà?

Rebellion || L.H. [ Italian traslation ]Where stories live. Discover now