11. Io non mi innamoro.

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11.  Io non mi innamoro.

Non conoscevo la strada, ci stavamo dirigendo verso nord di Holmes Chapel. -Luke?- Dissi quando arrivammo in un quartiere abbandonato e scendemmo dalla moto, aveva mantenuto una velocità alta per tutto il percorso e inizialmente mi spaventai, ma poi pensai che forse lo faceva per scaricare l'adrenalina.

-Dammi qualche minuto per tranquillizzarmi.- Rispose e la mia mente si annebbiò, tranquillizzarsi? Ero io quella che era rimasta nuda fuori gli spogliatoi, perché lui doveva tranquillizzarsi? -Stai bene?- La sua voce sembrava essere più rilassata.

-Sì.

-Sai che quello che è successo era per me, vero?- Annuii guardando quegli occhi azzurri che tante volte mi avevano fatto arrabbiare. -Mi dispiace, angelo, per davvero lo dico.- Ripeté e una parte di me rimase scioccata, per essere un ragazzo così orgoglioso, era stata la seconda volta che mi chiedeva perdono, essendo solo una settimana che ci conoscevamo.

-Sto bene.

-Se torna ad infastidirti dimmelo, va bene? Non ti lascerò umiliare per colpa mia, okei?- Disse e mi fece ricordare lo scontro con Mark, ora il confronto con le cheerleaders e mi resi conto, che proprio come avevo pensato fin dall'inizio, Luke non era altro che guai ed io mi stavo a poco a poco abbandonando a lui.

-Sì.

-Puoi rispondere qualcos'altro a parte 'sì' ?- Disse frustrato.

-Ho anche detto che sto bene.- Risposi e vidi come la frustrazione che aveva dipinto il suo volto si era dissipata in un sorriso.

-Andiamo.- Mi tese la mano, che io afferrai e mi portò all'interno di una casa, sembrava molto rurale e mi chiesi perché eravamo lì.

-Luke, cos'è qu...?

-Questa è la casa che mio padre aveva quando studiava qui, ora è mia, almeno qualche beneficio devo pur ottenerlo con il suo denaro marcio.- Confessò senza lasciarmi finire la domanda. Mi morsi il labbro inferiore così forte per il male che provai dopo aver sentito quello, come se, dopo tutto, le nostre vite non erano così tanto diverse.

-Wow.- Dissi quando entrammo in una grande sala dopo aver aperto la porta di quel luogo.

-Ti piace?

-E' molto bella.

-Son contento che ti piace.- Si tolse la giacca e la appese all'appendiabiti all'entrata.

-Sai? Ora mi piace stare qui con te, ma appena scopriranno che io non sono in classe, ti ucciderò.- Pronunciai guardando ogni angolo di quel luogo.

-Hai appena detto che ti piace essere qui con me? Questi si chiamano progressi, angelo, almeno stai iniziando a tenere sotto controllo tuoi istinti assassini.- Scherzò ed io mi girai mostrandogli la lingua in maniera infantile per deriderlo. -Che facciamo?

-Scherzi a parte, credo che forse dovremmo tor...

-No, per oggi niente più scuola.

-Che cosa? Non voglio saltare tutte le altre ore di lezioni, Luke non sono disposta a...

-Ehi, piccola, vuoi rilassarti per almeno una volta nella tua vita?

-No, non lo faccio.

-Andiamo, lasciati andare, rompi gli schemi.

-Con te li sto rompendo ogni due per tre, questa frase non serve per dissuadermi, e prova a dirla ancora un'altra volta e ti picchio.

-Rompi gli schemi.- Rispose volendomi provocare ed io alzai la mano per far finta di colpirlo, però inaspettatamente me l'afferrò sollevandomi, e nel momento in cui mi buttò sul divano con lui di sopra, mi pentii di non averlo colpito veramente.

Rebellion || L.H. [ Italian traslation ]Where stories live. Discover now