Chapter Six

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"Clara, stai bene?" mi chiese Giacomo.

No, non stavo affatto bene.

Dopo la sua risposta, eravamo andate avanti fino a notte fonda e io, nonostante avessi provato di tutto, non sono riuscita a prendere sonno. Sono stata un po' nel dormi veglia dalle quattro fino a quando la sveglia non ha iniziato a suonare urtando il mio sistema nervoso.

I miei riflessi erano rallentati, il bar era strapieno e io non facevo altro che pensare a quella dannata ragazza, avevo scoperto si chiamasse Asia, per la quale mi ero presa una cotta.

"Ma neanche ci credo nel colpo di fulmine io" dissi mentre servivo la colazione ad una ragazza che, in tutta risposta, mi guardò come se avessi le antenne.

"Vuoi andare a casa?" mi chiese ancora Giacomo, non avendo ricevuto risposta. Scossi la testa e iniziai a preparare l'ordinazione successiva.

"Okay ti spiego in breve e mi dai un parere personale"

Lui annuì mentre rincartava una fetta di torta ad una graziosa bambina mano nella mano con la mamma.

"Una persona è entrata nel bar l'altro giorno e boom, da quel momento non ho fatto altro che pensarla. Ho pensato che non fosse possibile innamorarsi così e invece è successo. Cioè non sono innamorata, so solo che non ci capisco proprio niente quando la penso o la vedo"

Chiusi il bicchiere di carta e lo diedi alla cliente di fronte a me, aspettando che pagasse "Poi ieri è tornata, si è messa a sedere qui e ha bevuto il suo caffè facendomi delle domande. Ha degli occhi, Giacomo, ha degli occhi che sono una bomba ad orologeria... Cioè sono bestiali, ti incatanto. Comunque mi ha lasciato il suo numero, mi ha detto che gli avrei dovuto scrivere e ieri sera, non coscientemente, gli ho scritto e abbiamo chattato fino a mezzanotte circa"

Giacomo si girò verso di me e mi sorrise "E cosa sai di lui?"

Bene. O la va o la spacca.

"È una lei"

Non scherzo quando dico che più o meno, dato gli impiccioni che erano, anche se forse era stata colpa mia che avevo alzato la voce un po' troppo presa dal nervoso e quindi gli avevo dato la possibilità di sentire il discorso, mezzo bar si girò verso di me.

"Io non ho pregiudizi, assolutamente. Per me non cambia nulla tesoro, se è questo che ti preoccupa. Ama chi vuoi, non dare retta a dei coglioni che nel tempo hanno tramandato che un uomo o una donna non possono amare chi cazzo vogliono! Anzi, vanne proprio fiera" mi disse continuando a lavare la tazzina di caffè.

"Ma io non è che mi vergogno del fatto che mi piaccia una donna" sorrisi al signore porgendogli il suo cornetto ai frutti di bosco "grazie mille e arrivederci. È che ho terribilmente paura. Non ho mai avuto un ragazzo o una ragazza e non so dannatamente come comportarmi"

Giacomo si fermò di scatto e mi guardò diritti negli occhi "Tu non sei mai stata fidanzata?"

Scossi la testa e sospirai mentre lui si asciugava le mani ad un panno. Si avvicinò a me e mi mise le mani sulle spalle "Ascoltami bene. So che hai paura e che in un certo senso lei è la tua prima volta, ma devi stare tranquilla e buttarti. Se lei ti vuole e tu la vuoi, avete fatto scacco matto. Perché non le chiedi di uscire? Magari per una pizza o un'aperitivo... Qualcosa di semplice, giusto per conoscerla meglio e iniziare a farle capire che sei stracotta di lei"

"Dici?" gli chiesi, non del tutto convinta.  Lui annuì e mi prese il telefono dalle tasche, per poi mettermelo in mano.

Lo sbloccai e andai nella nostra chat, finita con una buonanotte con cuore ieri sera.
Digitai velocemente un "Ci sei stasera per una pizza insieme? <3" senza pensarci troppo e inviai.

Bloccai il cellulare e lo riposi nel taschino del grembiule, poi ascoltai l'ordinazione di uno dei clienti.

"Oi, sai cosa ho fatto una volta al liceo quando una tipa mi aveva, come si suol dire, rapito il cuore?"

Scossi la testa e lo guardai "Dato che avevo fatto di tutto per farglielo capire e lei sembrava non recepire il messaggio, andai in giro per tutta la scuola con una maglia con su scritto 'Ma l'hai capito che ho una cotta per te o no?'"

Iniziai a ridere e lui mi seguì a ruota "E lei?"

"Lei adesso è la mia ragazza, da circa sedici anni"

Mi Bloccai di colpo. Cavolo, avevano resistito dal liceo ad adesso?

"Questo per dirti, che io ho perso la dignità quel dannato giorno ma ho anche guadagnato una delle cose più bella della mia vita. Non avere paura Clara e goditi la vita, senza rimpianti"

Come Un Uragano|| LesbianWhere stories live. Discover now