~FINE~

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Narratore*

Il dolore di Axel lo sentiva tutto il branco. La sua angoscia, la sua tristezza, la sua paura attaccava tutti senza lasciare pietà.
Il branco è come una famiglia e ci sarà sempre per l'alpha.
100 lupi stavano correndo per le strade della città incuranti delle persone presenti. Il suo obiettivo era soltanto uno, lei.
Correvano anche se le zampe gli facevano male, anche se non avevano più fiato. Il vento negli occhi, il cuore infranto, la paura di perderla. Non voleva lasciarla, non poteva lasciarla.  Lui l'amava e al contrario di come la pensava suo padre era lei quella giusta, non quelle che suo padre gli obbligava a frequentare, no! Lei è il suo unico grande amore solo e soltanto lei.
Fecero l'ultima curva ed eccolo lì, l'ospedale.
Una grande folla si era formata dietro al passaggio degli amici a quattro zampe.
100 lupi che entrano in un ospedale Non era una cosa da tutti i giorni. Le infermiere stavano lì a guardare, i dottori avevano paura. Arrivati davanti alla Camera solo uno si trasformò lì, davanti a tutti.
Tutti rimasero stupidi, alcuni avevano paura e altri erano incuriositi. Nessuno osava fiatare o muovere un dito.
Axel si avvicinò al letto, prese Lya in braccio e uscì dalla porta della camera. Tra i lupi si aprì un vargo e aspettarono il passaggio dell'alpha inchinati. Axel uscì dall'ospedale con dietro tutti i lupi. In città tutti lo conoscevano, lui era il ragazzo più figo della città che viveva nei boschi.
Tutti sorpresi vedendo a capo dei lupi.
Fece i primi passi fuori dall'ospedale per tornare a casa quando una voce lo  Fermò. Poi dei passi e infine una spinta.
Tutti i lupi iniziarono a ringhiare.
"Lascia stare mia figlia mostro" disse strappandogliela dalle braccia.
Axel stava per perdere il controllo, per poco Non gli saltò alla gola se non fosse stato per Adrian.
"Non ne vale la pena" gli disse telepaticamente.

Axel*

"Come hai osato toccare mia figlia mostro che non sei altro" aveva appoggiato Lya per terra, non aveva cuore, lasciarla li sul marciapiede come si fa?
Nel frattempo tutta la città era a circondare gli interessati.
"Io mostro? Stai seriamente dando del mostro a me?" Guardai le persone intorno a me.
"Voi conoscete quest'uomo vero? Vi sembra una brava persona? Il mostro Non sono io ma è lui. Come si può picchiare la propria figlia? Come si può strappare via la purezza di una bambina alla tenera età di 7 anni? Come? Come hai potuto farle questo? Cosa ti ha fatto tanto di male una piccola bambina per essere picchiata e violentata a sangue freddo? Come si può continuare a trattare l'essere a cui hai dato la vita come uno schiavo? Tu Non hai diritto di chiamarmi mostro solo perché sono un licantropo, i veri mostri sono quelli come te." Un grande mormorio si alzò tra le persone.
Mi avvicinai per prendere il suo delicato corpicino quando qualcosa toccò la mia guancia facendomi male.
"Non la toccare" a questa frase detta dalle sue labbra mi fece perdere il controllo.
Con un balzo mi trasformai e gli fui alla gola.
Non lo volevo uccidere..Non era mia intenzione però..Il mio lato animalesco ebbe la meglio..gli morsi la gola e lo lasciai lì. Dei dottori corsero verso di lui e io ritornando umano andai verso Lya.
Gli umano ci fecero passare impauriti e tornammo a casa mia senza troppi problemi.
Salvare Lya era facile..se Non era troppo tardi. La dovevo marchiare.. in questo caso avrebbe acquisito i poteri da licantropo.
"Scusami amore" dissi prima di chiudere gli occhi. Le alzai la maglietta e la morsi a sinistra dell'ombelico.
Non tutti sopravivevano a questa procedura, solo i più forti.
Ti prego Lya..so che sei forte.
Aspettammo più del dovuto.
Di solito in un giorno si avevano i rusultati del test. Passarono tre giorni, non volevo accettare la realtà, lei Non era più con noi, non era abbastanza forte.
"Ti prego Lya, non mi lasciare.."
Passavo tutte le ore con lei.
"Alpha dobbiamo procedere"
Non volevo lasciarla ma dovevo.. La mia Lya era volata via.
Le diedi un bacio, un bacio pieno di sentimenti, pieno di desiderio.
"Addio amore mio" le sussurrai sulle labbra. Una mia lacrima le scivolò sulla sua guancia e gliela asciugai con il pollice. Sentii una sensazione nel cuore, un battito mancato. Cosa mi stava succedendo? Cosa stavo sentendo? Un altro battito mancato.
Il petto mi faceva male, il fiato mancava.
"Alpha Alphaaa"
Mi acasciai a terra.

Ti seguirò ovunque andrai.

Il Mio Lupo La Mia CriptoniteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora