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Lya

Mi risvegliai nel letto con le coperte color azzurro. Ormai conoscevo troppo bene quella stanza. Sentii dei rumori strani provenire dalla porta, con paura mi rannichiai sotto alle coperte. La porta si aprì di scatto rivelando la figura del lupo color carbone con in bocca qualcosa di sanguinante. Guardai meglio. Aveva tra le falci la testa della ragazza che mi aveva picchiata. In un secondo, rumore di ossa che si spezzano, il pelo che descresce, le zampe che passano a due gambe. Axel...quel lupo era Axel.
Le lacrime mi appannarono la vista. Com'era possibile? Allora esistono davvero. Sono sempre stata un'amante del soprannaturale ma il panico si creò in me.
"Mi ami ancora Lya? Mi ami ancora?" Gridò camminando verso di me con la testa in mano. Camminava, camminava e arrivato al bordo del letto tirò fuori un coltello. "Io ti amerò anche da morta" disse prima di saltare su di me.

"Noooo" gridai alzandomi di colpo dal letto, una vertigine si scatenò in me obbligandomi a ristendermi.
"Piccola shh sono qui, sono qui" continuò accarezzandomi la testa.
Sotto alle sue carezze ripensai a ciò che è successo ieri. I ragazzi che mi picchiavano, il lupo, Axel, il sogno..
Una fitta il fianco mi fece urlare e Axel prese subito qualche farmaco da darmi che fece subito effetto.
"Lya cos'è successo quando eri nel bosco?"
"Sono caduta"
"Lya dimmi la verità?"
"Okay non prendermi in giro però okay..?"
"Ok"
"Mi stavo arrampicando su un albero perché avevo visto uno scoiattolo... ero molto alta e ho messo male il piede. Sono scivolata e ho fatto la sottiletta per terra"
"Va bene.. devi stare più attenta! Lya mi hai fatto perdere 10 Lune piene così! Sei stata in coma per 2 giorni.."
"Come in coma per due giorni!?"
Per fortuna c'è stato il weekend, sennò avrebbero chiamato mio padre.
Due giorni.. Mi hanno fatta star male due fottutissimi giorni.
"Ti ho già fatto i compiti per domani, stanotte stai qui e domani ti ci porto e ritorni a casa con me"
"Ax vorrei ma...Non Posso"
"Non mi interessa, ti terrò rinchiusa se devo e ti obbligherò a fare la strada con me"
"Va bene.." dissi rimettendomi nel letto. Mi rannichiai nel mio angolino finché due mani mi cinsero la vita e mi trascinarono al centro del letto.
"Dove scappi vieni qui"
"Ax mi puoi lasciare? Voglio stare nel mio angolino"
"No zitta, adesso dormi"
Disse per poi stringere la presa ma non troppo e mettere la testa nell'incavo del mio collo.
Forse pensava che stessi già dormendo e che non lo potessi sentire, quelle parole, quelle fottute parole.. Perché Ax? Le dovevi tenere per te così mi rovini..

Il Mio Lupo La Mia CriptoniteWhere stories live. Discover now