Black & White

23. Vortice indomabile

Alberto's pov

Sono seduto sul divano della sala, mentre leggo attentamente i testi delle mie nuove assegnazioni. Non sono decisamente i miei generi, ma in questa scuola bisogna sapersi mettere in gioco e confrontarsi con brani anche diversi dal proprio stile. Sento dei passi alle mie spalle e mi volto, adagiando i fogli al mio fianco. Sollevo lo sguardo e noto Tish varcare la soglia e posizionarsi nel posto accanto al mio, sbuffando sonoramente e ridacchio alla scena.

«Qualcosa non va?» alzo un sopracciglio.

«Non proprio, ma penso che io e te dovremmo parlare. Avrei dovuto farlo sin da subito, ma tra le prove, l'ansia e lo stress non me la sono sentita» annuisco incerto.

«Dimmi pure» affermo, voltandomi nella sua direzione.

«Vorrei iniziare con il dirti che non è stato affatto facile prendere questa scelta, ma credo che sia la cosa più giusta da fare al momento. Tu sai il forte sentimento che provo nei tuoi confronti, oltre alla stima artistica, ma penso che la nostra relazione debba essere messa in pausa. Almeno per adesso. Dobbiamo entrambi concentrarci sul nostro percorso, sul nostro serale e sulla nostra carriera musicale, perché non avremmo più questa occasione nella vita. Oggi ero a lezione e durante le prove ho preso coscienza del fatto che tutto ciò ha influenzato il mio andamento, non permettendo di concentrarmi nel modo che vorrei. Ti chiedo solo di avere un po' di pazienza e di comportarci come se nulla fosse successo, è la cosa migliore»

Abbasso lo sguardo sulle sue mani, mentre io la osservo attentamente, cercando una falla nel suo discorso o un gesto sbagliato che mi faccia capire che non pensa realmente quello che ha appena detto, ma nei suoi occhi vedo soltanto una profonda tristezza. Le mie iridi cercano le sue invano. Mi sta negando un qualsiasi tipo di contatto.

«E così hai deciso anche per me, senza neanche consultarmi? Ma dopo tutta la fatica che abbiamo dovuto affrontare, dopo tutti gli ostacoli che si erano frapposti nella nostra relazione e dopo tutti i sacrifici per poter essere finalmente felici insieme, tu pretendi che io dimentichi tutto per il tuo egoismo?» sbotto.

«Stai fraintendendo il mio discorso, non è questo il punto. Ti sto solamente pregando di mettere da parte l'amore che ci unisce, di lasciare in un angolino le nostre emozioni, per pensare di più a noi stessi, semplicemente a Tish ed Alberto, non alla coppia. E no, non è egoismo, è soltanto preservare un sentimento importante che c'è e che continua ad esserci. Non svanisce da un giorno all'altro, è praticamente impossibile che accada, ma ora non è la situazione più adatta per farlo emergere e per manifestarlo a pieno. Guardati intorno. Siamo entrati qui per coronare il nostro sogno, non per innamorarci»

«Sinceramente non ti capisco, come fai ad essere così indifferente alla nostra passione? Io cosa dovrei fare, allora? Cancellare la tua esistenza, per un tuo pensiero elaborato alle mie spalle? No, non funziona così. Mi dispiace, ma non sono d'accordo» mormoro.

Mi prende le mani e le racchiude nelle sue, facendo incontrare i nostri sguardi. Anche le emozioni che proviamo in questo istante sono diverse, lo percepisco. Nel mio verde c'è rabbia, delusione, amarezza e profonda malinconia. Nei suoi azzurri c'è solo rassegnazione e consapevolezza dei suoi gesti e delle sue parole, non riesco a cogliere neanche un pizzico di pentimento.

Lo pensa davvero.

«Per favore, cerca di capire» mi implora.

«Stavolta non posso. L'ho sempre fatto, ti ho sempre assecondata, ricordi? Abbiamo nascosto tutto alle telecamere, ai nostri compagni, al pubblico e persino al mondo intero. Ci siamo amati come non mai, ma chiedermi questo, adesso, dopo tutto ciò che abbiamo vissuto è come una pugnalata al cuore. Non pensavamo di innamorarci, però è successo e non puoi tirarti indietro. Quello che ho sentito io, quello che tu hai sentito, quello che noi abbiamo sentito è reale. Ma adesso è come se rinnegassi a me in primis e poi a te stessa di aver provato quell'amore travolgente che ci ha colti di sorpresa, ed io non posso accettarlo. Non ce la faccio, Tijana» sussurro.