Silenzi che urlano

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"Non ho fame"

Almeno una risposta. Fredda. Distaccata. La voce gli trema.

"Dovresti mangiare qualcosa non mangi da ieri"

"Ho detto che non ho fame"

"Parliamo un po' per favore... ne ho bisogno"

"Davvero?"

Ora alza lo sguardo.... e la voce. Mi spara addosso quei suoi occhi pieni di delusione. Non mi sono mai sentita così piccola...

"Vuoi parlare? Ora vuoi parlare? Beh mi dispiace ma io non voglio. Io volevo parlare ieri. Mentre tu invece facevi quello che ti riesce meglio! Scappavi"

"Mi dispiace di averti fatto preoccupare io non so cosa mi è preso. Claudio ti prego cerchiamo di parlare con calma"

"Ok parliamo. Ho una domanda da farti. Vabbene ho sbagliato con te ti ho mentito. Ti ho esposto a un rischio enorme. Ma davvero mi merito tutta questa cattiveria? Lo sai come mi sono sentito ieri sera! Mi sono sentito perso. Non sapevo che fare per trovarvi. Sono persino andato da Roberto. Non sapevo a chi rivolgermi. Mentre tu come una cazzo di bambina viziata scappavi! Ti chiedo da giorni di parlare di dirmi cos'hai tu niente mi escludi mi mandi via come se ti facessi schifo! Beh Alice se ti faccio schifo dillo ora. Perché io non passerò altri giorni così."

Non rispondo mi viene da piangere. Ha ragione. Ha perfettamente ragione. Ma io non so che rispondere perché non so nemmeno io cosa mi sta succedendo

"Non rispondi eh. Rispondi a te stessa Alice poi forse potremo parlare. Ma sbrigati perché io non lo so quanto possiamo andare avanti cosi."

"Dove vai?"

Prende la giacca e va verso la porta di casa

"Stasera sono io che ho bisogno di scappare."

Si volta verso di me

"Alice rifletti. Fallo per bene perché stiamo rovinando tutto e stavolta non si torna indietro".
***
Esco di casa e inizio a vagare con la macchina senza una meta.
Ho dovuto farlo. Se non fossi uscito avrei peggiorato ulteriormente la situazione. Avrei detto cose che l'avrebbero ferita. Avrei rovinato ancora di più la nostra storia e non voglio. Perché per quanto io sia arrabbiato e deluso so che non voglio perderla. Alice e io abbiamo bisogno di calmarci entrambi.
Dopo aver vagato per ore decido di tornare a casa. Spero di trovarla a dormire non mi va di ricominciare a discutere. Vado a casa ed effettivamente e tutto spento. Preparo il divano; stanotte dormirò qui non mi va di dormire di là... con lei.... sono deluso tanto, troppo.
Domani parleremo con calma... domani...
***
Passano le ore.. le 21... le 22...
Decido di chiamare Lara magari lei ha avuto sue notizie. Magari si è sfogato con lei. Ma niente neanche lei l'ha sentito

"Alice però pure tu. Ma che ti dice la testa scappare in quel modo. Ma non hai imparato niente dagli errori del passato?"

"Che vuoi dire?"

"Voglio dire che voi due dovete parlare. Che i problemi tra voi ci sono sempre stati per mancanza di comunicazione. Glieli hai detti i tuoi problemi? I tuoi dubbi? I tuoi malesseri?"

"No"

"Lo vedi
Come può capirti Alice. Non gliene dai modo. Lo escludi"

"Ma lui non vuole parlare"

"Forse perché prendi sempre il momento sbagliato per farlo?! Alice quando torna. Perché tanto torna presto. Prendilo e parlagli. Apriti. Non lo escludere. Cerca di non fare di nuovo lo stesso errore perché sai benissimo dove vi ha portati"

"Grazie Lara"

"Mi raccomando eh... ti voglio bene testona"

Le 23.... mezzanotte.... Non è ancora rientrato e io sono a pezzi... moralmente e fisicamente. Forse se lo avessi qui per la prima volta da quando sono tornata lo stringerei... forte... Mi farei cullare dalle sue braccia senza dire niente. Non sempre servono le parole.
Mi metto a letto ma non dormo. Lo aspetto. Aspetto che rientri e si venga a sdraiare vicino a me. Ma lui non sembra aver intenzione di tornare.
Ad un tratto un rumore. La chiave sulla serratura... la porta che si apre. È lui. Lui che entra in camera ma non rimane... Lui che prende il cuscino e una coperta... Lui che va in salotto...
Dopo qualche minuto quando non sento più rumori provenienti dall'altra stanza mi alzo e facendo attenzione a non fare rumore mi avvicino al divano dove sta sdraiato con il viso verso lo schienale. Possibile che dorma di già?
Lentamente accarezzo i suoi capelli...

"Scusami...ti prego perdonami"

Sussurro... poi mi alzo...
Afferra la mia mano... Non stava dormendo... si alza a sedere sul divano e mi guarda mi guarda negli occhi... intensamente... ancora deluso ma innamorato... come il primo giorno... E senza dare alle nostre bocche la possibilità di dire qualsiasi cosa...
Mi bacia.

L'Allieva...Fidati Di Me (#Wattys2019)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora