PROVE ARCHEOLOGICHE PARTE 2

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L'APOSTOLO FILIPPO

Quasi ogni anno l'archeologia ci regala scoperte più o meno importanti

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Quasi ogni anno l'archeologia ci regala scoperte più o meno importanti. Nell'estate 2011, è stata diffusa la notizia del ritrovamento della tomba dell'apostolo Filippo a Hierapolis, in Turchia, risalente ovviamente al primo secolo dopo Cristo. Dopo le ovvie cautele (doverose in casi come questi), Alfredo Valvo, docente di Storia romana ed Epigrafia latina all'Università Cattolica di Milano, aveva delineato la portata della scoperta. L'archeologia e l'epigrafia si dimostrano ancora una volta indispensabili per confermare le notizie delle fonti letterarie, prime fra tutte i Vangeli e gli Atti degli Apostoli (per quanto riguarda Filippo).

 L'archeologia e l'epigrafia si dimostrano ancora una volta indispensabili per confermare le notizie delle fonti letterarie, prime fra tutte i Vangeli e gli Atti degli Apostoli (per quanto riguarda Filippo)

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Gv 12:21: "Questi dunque, avvicinatisi a Filippo, che era di Betsàida di Galilea, gli fecero questa richiesta: «Signore, vorremmo vedere Gesú»."

Il prof. Francesco D'Andria, archeologo dell'Università di Lecce e attuale direttore della Missione Archeologica Italiana, dichiara: 'Il valore di questo ritrovamento è indubbiamente di altissimo livello, non solo per quanto riguarda la tomba dell'apostolo, ma soprattutto perché intorno a quella tomba abbiamo individuato e in parte scoperto, un nuovo grande complesso archeologico che si estende per l'intera collina orientale di Hierapolis". Un complesso che dimostra come Filippo, a Hierapolis, nei primi secoli della storia cristiana, godeva di una grandissima popolarità.

Il professore spiega che secondo la tradizione e antichi documenti scritti, sappiamo che Filippo svolse la sua missione in Scizia, nella Lidia, e negli ultimi anni della sua vita, a Hierapolis, in Frigia

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Il professore spiega che secondo la tradizione e antichi documenti scritti, sappiamo che Filippo svolse la sua missione in Scizia, nella Lidia, e negli ultimi anni della sua vita, a Hierapolis, in Frigia. Policrate, che verso la fine del secondo secolo era sacerdote in Efeso, in una lettera, ricorda i personaggi importanti della propria Chiesa, tra cui gli apostoli Filippo e Giovanni. Di Filippo dice: 'Fu uno dei dodici apostoli e morì a Hierapolis, come due delle sue figlie che invecchiarono nella verginità.... Altra sua figlia... fu sepolta in Efeso. La scoperta dunque, conferma ovviamente le informazioni di Policrate già ritenute attendibili dagli storici.

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