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Se supponiamo l'esistenza della prima forma di vita, allora lo scenario evolutivo complessivo, presenta dei protozoi (organismi unicellulari microscopici) che portano ai primi invertebrati (forme di vita senza midollo spinale o spina dorsale); invertebrati che si evolvono in pesci; pesci in anfibi; anfibi in rettili; rettili in uccelli; uccelli in quadrupedi da pelo; quadrupedi da pelo in mammiferi, simili alle scimmie; Tuttavia, tutto ciò è pura speculazione, priva di qualsiasi valida prova a sostegno e lo stesso può dirsi del "capitolo finale" della storia evolutiva, in cui i mammiferi simili a scimmie si evolvono nell'Homo sapiens: la razza umana. Gli evoluzionisti si sono fatti strada con ogni mezzo, per cercare di stabilire questo collegamento particolare ma i loro sforzi più noti si sono terminati in un incredibile fallimento.
Dissotterrato in Germania nel 1857, l'uomo di Neanderthal è stato fatto passare per virale "anello mancante", ma le prove contro sono diventate così schiaccianti che i maggiori esperti in materia, ora sono d'accordo con il verdetto che, "Neanderthal è stato a tutti gli effetti un membro della famiglia umana." [Lubenow, Bones of Contention, p.65]
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Per quarant'anni, un gruppo di ossa trovato nel sud dell'Inghilterra nel 1912 e soprannominato uomo di piltdown, fu proclamato "il sensazionale anello mancante". Tutti ora sanno che si tratta di una gigantesca bufala: un teschio umano di quattrocento anni, unito alla mascella di un orango. [Ian T.Taylor, in the Minds of Man, Tre Pubblishing, p. 227.]
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Foto: C’è probabilmente una sola persona dietro alla truffa dei resti dell’Uomo di Piltdown: l’archeologo dilettante Charles Dawson.
Nel 1922 un singolo dente riportato alla luce nel Nebraska, richiamò l'attenzione di molti come prova di collegamento tra scimmie e umani. Nell'arco di sei anni, fu scoperto invece provenisse da un pecari, un animale selvatico simile al maiale che, come la teoria, è ora estinto.
Al proprietario originale di un teschio trovato nel 1959 in una zona dell'Africa orientale, fu dato il nome dell'uomo schiaccianoci e fu acclamato dal National Geographic, come prova della discendenza evolutiva dell'uomo alla scimmia; più avanti, però persino i paleontologi che lo trovarono, ritrattarono le proprie stravaganti affermazioni e ora è generalmente accettato che il teschio appartenesse ad una scimmia estinta.
