Capitolo 53 - L'apparenza inganna

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Sistemo la scollatura del vestitino azzurro, lego i capelli in una coda alta e una tracolla. Scrivo al volo un messaggio per Paulo e lo lascio sul tavolo, giusto per fargli sapere che non sono scappata. Spero non la prenda troppo male. Clara apre la porta, chiama l'ascensore e mentre sto uscendo mi sento afferrare da dietro.

<<Dove stai andando?>> dice Paulo al mio orecchio, con una voce talmente sensuale da farmi quasi svenire.

Il petto del calciatore preme contro la mia schiena, le sue braccia muscolose mi avvolgono la vita e i miei occhi si fissano sul tatuaggio nero. Il cuore sta per uscirmi dal petto e non riesco a muovere un muscolo.
Clara ha la bocca spalancata, ma non dice nulla.

<<Io...>> balbetto, con la salivazione azzerata. Paulo affonda il viso nel mio collo e giurerei che mi stia annusando.

<<Mi sono svegliato e non c'eri, non è stato un bel risveglio.>> borbotta, peggio di un bambino capriccioso.

Mi volto tra le sue braccia e gli sistemo un ciuffo ribelle, Paulo è quasi in apnea mentre la mia mano gli sfiora la guancia in una carezza veloce. Gli do un bacio sulla guancia, lasciandolo di stucco.

<<Buongiorno figliolo.>> esclamo, trattenendo una risata.

<<È una specie di pratica perversa?>> chiede, confuso. Appena sveglio è veramente adorabile.

<<No, ma mi hai chiamato mamma poco fa. Davvero inquietante.>> rispondo, dandogli un buffetto.

<<Oddio.>> mormora, diventando rosso.

Accenna una risata e gli occhi chiari si illuminano come due stelle. Si, Paulo Dybala di prima mattina è uno spettacolo unico. Lo abbraccio, e ne approfitto per dirgli cosa è successo senza che Clara mi senta. Il ragazzo mi stringe come se non volesse lasciarmi andare, le mani posizionate alla base della schiena.

<<Ti posso lasciare qui o devo preoccuparmi?>> gli domando, sfiorando le sue labbra con le mie.

<<Dimmelo tu. Questa situazione non mi fa stare tranquillo, cosa pensi di fare con Clara?>> risponde, lanciando un occhiata rapida alla mia amica, ancora ferma fuori la porta.

<<Non lo so.>> mormoro, ancora indecisa sul da farsi.

<<Promettimi che non farai nulla di avventato tesoro, promettimelo.>> sussurra, avvicinandosi così tanto da sentire il suo respiro sulle labbra.

Prima che possa rispondere sentiamo una porta aprirsi e purtroppo per me è quella del mio ex. Paolo, con i capelli scompigliati e due occhiaie da far paura esce in corridoio e si blocca. Guarda prima Clara ferma vicino all'ascensore e poi sbianca appena nota la posizione intima tra me e il calciatore. Sbuffa, prende le scale e se ne va.

<<Non posso promettertelo.>> dico, facendo sgranare gli occhi al moro che si allontana.

Non voglio fare promesse che so di non poter mantenere. Il problema è che molto spesso dire la verità ed essere onesti può dare fastidio o fare male. Leggo dell'incertezza negli occhi chiari del calciatore, così accenno un sorriso.

<<Farò del mio meglio, giuro.>>

Ed è l'unica cosa che mi sento di dire, farò del mio meglio. Se dovesse finire con me che lancio Aaron fuori da una finestra...beh, sono cose che capitano no? Che ci posso fare, so cosa significa essere pugnalati alle spalle da una delle persone più importanti della tua vita. So quanto fa male, e so che la sete di vendetta non andrà via molto facilmente.

Paulo annuisce, conscio che più di questo non potrà ottenere. Mi dà un bacio sulla guancia e saluta Clara con una mano. Arretro piano piano verso l'ascensore, senza distogliere lo sguardo dal bel ragazzo mezzo nudo al centro della stanza. Vederlo così, con i muscoli in bella vista e a piedi nudi mi fa pentire di non averlo toccato un po' di più.

Colpita da una stella 🌌 /// Paulo Dybala (Completa)Where stories live. Discover now