Capitolo 52

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Leonardo's pov

"Non posso scappare dai miei errori, tantomeno da me stesso."
-Leonardo

Aprile 2016

Come avevo previsto, lo spogliatoio del Napoli era vuoto, nessuno vi era all'interno e potevamo tranquillamente fare ciò che avevamo stabilito di fare, ossia renderlo un porcile. Non se ne sarebbe accorto nessuno di loro, perché il nostro era un piano organizzato accuratamente.
Il primo pensiero che avrebbero potuto avere era quello che vi si fosse insediato qualche vandalo o tifoso juventino.
La completa assenza di telecamere rendeva il gioco più semplice.

"Siete sicuri di ciò che stiamo per fare? Perché a me sembra un'idea assurda, stupida e che macchierebbe l'onore della nostra squadra."sospirò Gigi, il nostro capitano. Lui non era mai stato d'accordo riguardante al piano di rendere un cesso lo spogliatoio della nostra squadra avversaria.

'Appena tornati dopo una partita carica di tensione e paura, si faranno una doccia con la pittura rossa e blu.' pensai, sorridendo compiaciuto della mia bellissima idea.

Il mister ci aveva raccomandato più volte di non combinare casini e di prestare attenzione, per farsi che non scoppiasse un altro scandalo su di noi e i giornalisti sapevano di essere davvero dei rompicoglioni.
Però non aveva considerato il fatto che la nostra rivalità e antipatia era più forte di ogni altra cosa, di sicuro non ce ne saremmo stati fermi senza aver dato un assaggio a quei napoletani.

"Ho ancora dei dubbi, ragazzi vi prego, torniamo indietro!"esclamò Giorgio, più intimorito del capitano.

Ma ormai era tardi: io, Miralem, Paulo, Mattia, Juan, Andrea, Leonardo Spinazzola, Daniele, Alex, Federico e Medhi Benatia avevamo già progettato tutto e non si tornava più indietro. Invece Dani Alves, Sami, Heray, Neto e Álvaro avevano deciso di restare in albergo senza farsi scoprire da nessuno.

Ribadirono che fosse una stupida idea e che non volevano essere coinvolti e scoperti.
Sapevo anche io che fosse un'idea altrettanto stupida, ma uno scherzo del genere non avrebbe di certo fatto del male a qualcuno.

"Ed ora che si fa?"mi chiese Paulo, spruzzando un pò di bomboletta sui muri.

"Quello che abbiamo deciso,"risposi risoluto, anche se suonava meglio 'ciò che io ho deciso', era stata una mia idea ma adesso non era il momento di discuterci sopra, volevo al più presto divertirmi con questo scherzo.

Distribui le bombolette dallo zaino ai miei compagni, in modo che tutti quanti potessero divertirsi come volevano, tra disegni e piccoli schizzi sui muri. Finalmente potevo divertirmi come volevo.

Non andavamo molto d'accordo con il Napoli, ma dopo l'episodio avvenuto in campo con una minaccia rivolta a Dani, avevano superato ogni limite.
Anche Heray aveva ribadito quanto fossero stupidi e per di più 'minacciosi', andarsene era stata la scelta migliore che avesse fatto in vita sua. Meglio per lui, almeno il suo carattere mite e pacifico non si sarebbe fatto coinvolgere da quei terroni!

"E se disegnassi un cazzo? Anzi no, un uomo ed una donna a letto con la posizione della civetta. Secondo me Rocco Siffredi approverà."scherzò Paulo, afferrando un pennarello dal mio zaino per disegnare... quelle due persone in quella posizione di cui non ero a conoscenza.

Due Battiti Cardiaci In Un CuoreWhere stories live. Discover now