Capitolo 07

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Elsa's pov

Tieniti più stretti gli amici e più stretti i nemici...

La sveglia iniziò a suonare interrottamente, senza lasciarmi il tempo di aprire gli occhi e dormire un altro pò. Questa era la quarta volta che la sveglia suonava, stava suonando per tante volte di seguito e quel ghiro addormentato di Leonardo nemmeno si era alzato per andare a spegnerla; andai io come al solito mentre sbattevo contro sedie, tavoli, Obama, la Madonna scesa in terra... . L'avevo anche svegliato con modi dolci come nella pubblicità del mulino bianco, come quella madre che dava il dolce risveglio a suo figlio, solo che invece di svegliarsi mi aveva dato un segno di vita cacciando una flatulenza, fu davvero orribile.

Mi alzai per l'ennesima volta per spegnere quella dannatissima sveglia che non mi lasciava un pò di tregua. Leonardo, con le sue solite idee intelligenti, aveva deciso di lasciare la sveglia in salotto, dicendo che quando avrebbe suonato si sarebbe alzato presto e che sarebbe corso in cucina per spegnerla e prepararsi presto per la partita di oggi. A quanto pare non riusciva a resistere al suo letto, il suo unico più grande amore della sua vita, secondo lui non sentiva nemmeno il bisogno di una ragazza... . Mi diressi in salotto per spegnere quel dannatissimo affare, quando andai a sbattere il bacino contro una dannatissima sedia messa lì alla cavolo.

"Giuro che se sbatto un'altra volta contro una sedia o un muro per spegnere una cazzo di sveglia, la prendo e la lancio fuori dalla finestra. E infine picchierò Leonardo fin quando non si alzerà"sbottai con voce abbastanza alta.

Sperai vivamente che quella grandissima testa di cazzo di mio fratello si sarebbe svegliato, invece ottenni in risposta solo un'altra flatulenza. Non feci in tempo a parlare che la sveglia si spense.

"Sia ringraziato il Signore!"mormorai guardando in alto, mentre una voce roca mi fece sobbalzare:"no, grazie a Paulo Bellissimo Ferrantes!"

Rivolsi un piccolo sorriso al ragazzo senza maglia e con soli boxer.

Ah giusto, Paulo stanotte aveva dormito da noi. Verso le 2 del mattino avevamo sentito dei rumori verso la porta e c'era lui senza maglia, si era infilato nella nostra camera e disse  che una fan impazzita della Juve lo stava cercando. Questa fan si era intrufolata dentro casa sua mentre si stava facendo la doccia, comprendendo che la bellezza di Paulo metteva a dura prova il lato razionale di ogni ragazza, e così la giovane fanciulla lo aveva fotografato nudo. Aveva dormito tutta la notte sul divano, visto che c'erano solo due letti e Leonardo non voleva correre il rischio che il giorno dopo rimanessi incinta. Come se a me piacesse Ferrantes. E' un bel ragazzo per carità, ma per me era solo un fratello. Lo stesso vale per Mattia De Sena.

"Ehi, buongiorno..."disse una voce impastata dal sonno, capii che si trattava di mio fratello.

Leonardo aveva ancora la stanchezza accumulata, camminava come uno zombie e salutò il suo migliore amico con una pacca sulla spalla. Era così buffo quando si alzava la mattina, sembrava un leoncino che non sa ancora camminare, era disorientato e per poco non sbatteva contro il divano. Ammettevo che mi sarebbe piaciuto vederlo cadere.

"Sapete che ore sono?"chiese mio fratello tra uno sbadiglio e l'altro. Sapevo che prima o poi avrebbe fatto quella cavolo di domanda. Se sapesse che eravamo in ritardo si metterebbe a urlare per tutta la casa come una dannata casalinga disperata. Invece ci pensò Paulo a rovinare tutto:"sono le 10, alle 11 abbiamo gli allenamenti in Val di Sole. Io sono già pronto, sbrigati se non vuoi far tardi."

Due Battiti Cardiaci In Un CuoreWhere stories live. Discover now